Mi sto logorando lentamente
come una foresta che prende fuoco.
Divampo come un fulmine a ciel sereno
e distruggo tutto ciò che è intorno a me.
Urlo dal dolore che mi hai provocato andandotene,
come una foglia morente trasportata dal vento.
Dicevi di amarmi e invece son rimasto vittima delle tue illusioni,
trappole mortali che hanno sciupato la mia anima.
L'incendio s'espande e le mie pene aumentano.
Rimango immobile, inerme davanti a quel fuoco
che riempie i miei occhi chiari di quel rosso infernale.
Piango, perché ormai non ho più scampo.
Sento le fiamme vibrare intorno a me, sono vicine.
Mi prenderanno e mi bruceranno come quei poveri alberi,
anime piene di vita ormai ridotte in cenere.
Ho perso tutto lì dentro, non mi è rimasto più niente.
Ti ho amata, ti ho desiderata,
bramando quell'amore che scorreva nelle mie vene mentre ti toccavo.
Avevo bisogno di te e tu non ci sei mai stata.
Guardo in alto per osservare il cielo pieno di fumo.
Ombre oscure iniziano a vorticare sopra di me.
Gridano, urlano fino a scoppiarmi i timpani.
Sono entrato nell'inferno senza uscita.
E questo è solo colpa tua.
Sono morto dentro questa desolazione,
piangendo lacrime amare che scorrono sui miei zigomi.
Porto le mani verso il mio volto marcio e urlo il tuo nome,
causa di tutte le maledizioni che ha subito la mia vita.
Mi curvo con la schiena verso il terreno,
mettendo le dita tra i capelli e strappandomi ciocche scure.
La mia disperazione è sopra ogni limite,
non voglio vivere in mezzo a quest'agonia.
Rimango immobile, inerme,
con i singhiozzi nel cuore, distrutto dal tuo amore fasullo.
Avvicinatevi ombre maligne, portatemi dentro questo fuoco
ormai diventato la mia casa e il mio infermo.
Solo,
in mezzo alle fiamme eterne,
io muoio,
mentre sottovoce, sussurro il tuo nome.