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Autore: ninety nine    11/09/2015    4 recensioni
24 MARZO 1944. Trecentotrentacinque uomini vengono uccisi a Roma, nelle Fosse Ardeatine.
2015. Una persona comune, potreste essere voi, potrei essere io, si reca al sacrario.
In 441 parole, ho provato a descrivere le sue emozioni, le emozioni di quegli uomini, quella notte.
11 SETTEMBRE 2001. Le torri gemelle, a New York, si schiantano al suolo in seguito ad un attentato terroristico. Muoiono quasi tremila persone fra lavoratori, turisti e soccorritori.
Ho immaginato i pensieri, quattordici anni dopo, della figlia di un vigile del fuoco che non è tornato a casa, quella tragica giornata che ha cambiato la storia del mondo.
Genere: Angst, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Novecento/Dittature, Dopoguerra
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11/09/2001-Twin towers





Faceva caldo, quel giorno. Il cielo era sereno, soltanto qualche candida nuvola a coprire per qualche tratto l'azzurro.

Le persone ridevano mentre si recavano al lavoro, mentre salivano le scale, mentre premevano il pulsante dell'ascensore.

Avevano salutato figli, mogli, mariti soltanto poco tempo prima, con la muta promessa di tornare a casa, quella sera. Avevano i loro progetti, ci pensavano mentre lavoravano.

Una gita in barca, una cena a lume di candela, una passeggiata nel parco.

Tu non saresti dovuto andare al lavoro, avevi il turno di riposo, ma sei uscito di casa non appena hai sentito dell'accaduto. Ti ricordo, nonostante fossi molto piccola, in divisa che mi salutavi. Avevi prenotato i biglietti per andare al luna-park il giorno dopo, e io non vedevo l'ora che quell'undici settembre finisse e arrivasse l'indomani.

Se ci ripenso, avrei dovuto sperare che il tempo si fermasse prima che tu uscissi di casa, o prima ancora che gli aerei si schiantassero, ma non mi rendevo conto di ciò che stava succedendo. Mamma lo capiva e piangeva a dirotto.

Chissà dove volevano andare i passeggeri sugli aerei. Chissà se si sono resi conto di ciò che stava accadendo, mentre andavano a schiantarsi sul vetro della Torre Nord.

Non avevano nessuna colpa, se non quella di trovarsi sul volo sbagliato.

Non avevano nessuna colpa nemmeno gli uomini e le donne che stavano nelle torri.

Svolgevano il loro lavoro, nel posto sbagliato, il giorno sbagliato.

E' stata tutta una questione di coincidenze. Se fossimo andati al luna park quel giorno forse tu non saresti intervenuto. Non saresti entrato nella torre in fiamme per cercare di portare in salvo più persone possibili. Non saresti morto bruciato, insieme ad altri trecentoquarantadue colleghi, insieme ad altre duemilasettecentocinquantun persone.

Mi manchi, sai? Mi manchi ogni giorno di più. Quell'undici settembre hai lasciato me e mamma a cavarcela da sole. Certi giorni mi capita di arrabbiarmi, non so nemmeno io con chi. Forse con i terroristi che hanno fatto schiantare gli aerei, forse con te che sei uscito di casa nonostante non fossi in servizio. Eppure dentro di me so che non saresti potuto rimanere a guardare, poiché amavi il tuo lavoro e cercavi sempre di aiutare in ogni caso.

Avevi l'animo del vigile del fuoco e so che dicevi che se proprio saresti dovuto morire avresti voluto farlo in servizio.

La cosa più brutta è sapere che io non posso fare nulla. Sono già passati quattordici anni, io sono cresciuta, ma tu rimani morto insieme a tutte quelle persone. Vorrei riavvolgere il nastro, tornare indietro, ma non posso. Un po' mi arrabbio anche con me, perché non ho questo potere.

E' stupido, lo so, ma non posso farne a meno.

Ricordare.

Ecco l'unica cosa che posso fare.

Ricordare e sperare che il mondo lo faccia a sua volta.

Ti voglio bene, papà.

 

 

Buongiorno a tutti, lettori, grazie di aver letto questa storia.

Pubblico il secondo capitolo di questa raccolta a distante di quasi un anno.

Oggi, 11 settembre 2015, quindici anni dopo l'attentato alle Torri Gemelle, h scritto questa storia. L'ho fatto di getto, l'ho scritta dopo aver letto le parole di una bambina che aveva perso il padre pompiere quel giorno.

Anche mio padre è un vigile del fuoco e io non ho potuto far altro che provare empatia per quella piccola, nonostante ormai sarà cresciuta, nonostante abiti dall'altra parte del mondo.

L'ho scritta per non dimenticare quelle persone morte in una maniera insensata, i lavoratori nelle Twin Towers, i soccorritori, i viaggiatori che erano sugli aerei.

Per loro.

Grazie di aver letto, se vi va lasciate un commento....a presto 99

  
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