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Autore: An13Uta    11/09/2015    2 recensioni
[Mystery Detective]
[Mistery Detective II]
[Ace/Mackenzie]
Alzò lo sguardo e la vide.
Seduta sul bordo della fontana,con il visino tra le mani,la giovane detective che Ace aveva incontrato sul treno numero 17 aveva un'aria davvero triste.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you still sad?









Ace sorrise,prendendo un altro dolcetto dallo scaffale degli assaggi gratuiti di Antoinette e infilandoselo in bocca senza neppure masticarlo,ingozzandosi.
Stava mangiando a sbafo,come sempre.
Lo sbafo era la sua vita,la sua professione,come l'avrebbe chiamata lui. Si sforzava di non pagare nulla e di estorcere quanto più poteva dalle persone in giro,come i biglietti del treno su cui gli piaceva passare il tempo,senza scendere a nessuna fermata e godendosi l'invulnerabilità dal malefico controllore Jack Demone. Se mai l'avesse beccato senza biglietto...fuori dalla finestra!
Ma ora si era stanziato in quella cittadina tanto piccola e carina che sembrava fatta apposta per lo sbafo:c'erano sempre assaggi gratuiti alla pasticceria (per strafogarsi di cibo fino a scoppiare),una bella fontana dove a volte si immergeva provando insistente a togliersi la macchia di fuliggine che gli sporcava il nasino da topino,comodi vestiti scartati dal negozio di abbigliamento insieme a stoffa perfetta per farsi rudimentali coperte,materassi e cuscini e poi il condominio con quella svampita bambina dai capelli rossi che lo accoglieva ogni volta che si presentava con gli occhi pieni di lacrimoni (finti) chiedendo un pezzo di formaggio per il suo topolino Friday.
Ecco,Friday era un pezzo che non lo vedeva,ma di sicuro si trovava bene se non tornava da lui.
Friday era un duro,mica si faceva mettere i piedi in testa da tutti. Di sicuro si trovava bene e viveva come il più gran scroccone di sempre,senza nessuna preoccupazione.
-Ehi,tu!-la vociona di Dover fece sussultare Ace.
Il grosso squalo giallo si era alzato minaccioso ergendo tutta la sua stazza possente e muscolosa.
Aveva uno sguardo rabbioso:-Smettila di strafogarti,stai per finire gli assaggi gratuiti! Non credere che IO non mangi!-.
Il ragazzo simile ad un topo lanciò un'occhiata allo scaffale, notando che era rimasto solo un dolcetto. Se li era mangiati senza neppure accorgersene.
Veloce come un fulmine agguantò l'ultimo assaggio e filò via dalla porta,ridacchiando tra sé e sé alla faccia che quella specie di montagna aveva fatto vedendolo scappare.
Diede un morso soddisfatto al suo premio per la perizia con cui viveva a sbafo. Alzò lo sguardo e la vide.
Seduta sul bordo della fontana,con il visino tra le mani,la giovane detective che Ace aveva incontrato sul treno numero 17 aveva un'aria davvero triste.
Lo scroccone si grattò il naso perennemente nero,un po' confuso e vagamente preoccupato.
-Ehi sorella,che ti è successo?-le chiese.
Chiamava quasi tutti sorella o fratello. Si salvavano solo i suoi amici e Jack Demone.
Mackenzie non lo degnò neppure di uno sguardo:-Lasciami in pace.-borbottò,sconfortata.
Ace gonfiò le guance,cominciando a spazientirsi:-No che ti lascio in pace.-replicò,scompigliandosi i capelli di una tinta più scura del verde acqua,-Dimmi che hai,sorella,ti sentirai molto meglio.-.
Mackenzie sospirò:-Il tipo che mi piace si è fidanzato con un'altra persona.-.
-E ti sconforti per questo? Dai,sorella,la vita è fin troppo bella per rovinarla solo a causa di un cuore spezzato.-provò a scuoterla Ace.
-Lasciami in pace.-ripeté la ragazza bionda,sentendosi persino più triste di prima.
L'altro capì di aver fatto un discreto sbaglio e pensò ad un modo per tirarla su. Non erano amici,lui era quel che si dice un poco di buono,ma chissà perché si era intestardito di farla sentire meglio di quanto adesso stesse.
Lo sguardo gli cadde sul dolcetto a cui aveva dato un piccolo morso.
-Ehi,sorella.-fece,tentando di avere l'attenzione della giovane detective.
-Mi chiamo Mackenzie.-.
-Ok,allora,ehi,Mackenzie,vuoi questo? Almeno ti tiri su.-.
Mackenzie guardò appena quello che lo scroccone le stava porgendo e rispose,disgustata:-No,te lo sei già mangiato!-.
Ace allora se lo infilò in bocca,sedendosi accanto a lei.
Aveva proprio dei bei capelli biondi,corti,che si muovevano appena quando passava un venticello leggero.
Era veramente carina.
All'improvviso gli si accese una lampadina nel cervello.
Il ragazzo simil-topo prese a mugugnare insistentemente, facendo voltare la piccola detective verso di lui, spazientita:-Che hai adesso?-.
Per un attimo Mackenzie non se ne accorse da quanto era stato veloce. Poi si rese conto che Ace la stava baciando molto appassionatamente sulle labbra.
Avvampò all'istante,tentando inutilmente di allontanare l'altro,che era presissimo e non la lasciava neanche per sogno,continuando a premere dolcemente le labbra contro quelle della biondina.
Mackenzie sentì qualcosa di morbido e dolce scivolarle in bocca poco prima che il ragazzo interrompesse il bacio.
Ace fece un piccolo ghigno e premette il pollice sulla bocca della detective:-Mastica.-ordinò gentilmente.
La ragazza fece come diceva. Sorpresa! La cosa dolce si disfaceva contro i suoi denti lasciando il sapore tipico delle paste con la glassa di Antoinette.
“Quindi si è infilato il dolcetto in bocca...e me l'ha passato con il bacio?”la piccola investigatrice rabbrividì dallo schifo, continuando comunque a masticare.
In fondo il gusto non era tremendo come si sarebbe aspettata...era persino un po' più dolce.
Ingoiò tutto senza fare scene e si ritrovò persino a leccarsi le labbra.
Ace rise,rischiando di finire a gambe all'aria nella fontana: -Visto che ti piaceva? Quella pasticcera fa cose troppo buone per metterle sempre gratis!-.
Mackenzie lo guardò ridere corrugando la fronte. Faceva pochissime espressioni,quasi mai un sorriso.
Aspettò che il ragazzo si asciugasse le lacrime che gli erano sgorgate dagli occhi a furia di sghignazzare.
-Perché mi hai dato quel bacio?-chiese,a metà tra il furioso e il timido.
L'altro ghignò:-Un po' per farti mangiare il dolcetto...e un po' perché sei troppo carina per non dartene uno.-e gliene schioccò un altro sulla guancia.
La detective si asciugò veloce la guancia diventata rosso fragola dall'imbarazzo mentre il ragazzo se la rideva.
A quel punto la biondina gli afferrò la sciarpa con foga e premette per ripicca le proprie labbra contro le sue,sempre più scarlatta in volto.
Ace spalancò gli occhi,stupito. Quindi rispose al bacio con incredibile trasporto,sentendosi stranamente euforico.
Farfalle vorticavano veloci come uragani negli stomaci di entrambi mentre le labbra si schiudevano appena.
-Se era un modo per dirmi che ti piaccio,-ansimò Mackenzie una volta staccatasi,-allora era molto efficacie.-.
Ace sorrise stringendola a sé e sghignazzando così allegramente da contagiare la piccola detective.
-Sei ancora triste?-.
-Assolutamente no!-.
   
 
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