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Autore: AlnyFMillen    11/09/2015    5 recensioni
Vi alzate, avete deciso: le arrostirete tutte senza pietà.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siete in camera vostra, schiena sul letto, occhi al soffitto. In televisione nessun film: avete ispezionato minuziosamente i cartoni animati in circolazione e siete arrivati al limite controllando anche i canali sulla vendita di "case da sogno" che vostra madre tanto adora, ma niente.
Ai messaggi i vostri amici non rispondono: facebook, twitter, whatsapp e persino instagram. Sono tutte intente a godersi la propria vacanza, loro, sotto le mani di un qualche bel hawaiano. Che diamine! Perché proprio oggi hanno deciso di rendersi così socievoli? Sempre attaccati allo schermo di qualche aggeggio elettronico, ma quando invece servono a voi... ecco che li ritrovi tutti infervorati nel socializzare con il bel bocconcino di turno.
Fa caldo, molto caldo. Siete in pieno agosto, sotto il sole cocente del Lazio.
Il termostato sfiora i quaranta gradi centigradi, misura che, a parer vostro, non dovrebbe nemmeno essere inserita all'interno della scala. L'aria condizionata, è ovvio, non basta a farvi star freschi. Ed è, ancora ovvio, il fatto che proprio quest'oggi voi abbiate assistito ad una tragedia, mentre, pigiando sul tasto «ON» del condizionatore, le lucine sono morte; mentre, disperati, avete tentato e ritentato, pigiando e ripigiando. Un unico suono, infine, un lungo e definitivo bip che mirava a farvi arrendere definitivamente al clima estivo.

I forti come voi, vi siete detti, non sono tanto patetici da mollare, ma non ci sono danze della pioggia che tengano – fatta eccezione per le vostre lacrime salate, ormai ridotte a tanti granuli di sale. È finita, lo sapete anche voi.
È in quel momento di sconforto che loro ne approfittano: arrivano di soppiatto, prendendovi alle spalle. Piccole, irritanti zanzare che pungono e ronzano ovunque, costringendovi a coprirvi fino al collo, con tanto di pantaloni lunghi e para orecchie. Tutto pur di non sentire nemmeno lontanamente quel dannato zazzare.
E allora, essendo voi persone per nulla pessimiste, vi dite che, anche se state morendo assiderati, almeno non verrete punti e potrete finalmente godervi quella tragica giornata meditando sulla vostra morte. Poveri illusi. Le zanzare si insinuano sotto i vestiti e pungono i più piccoli lembi di pelle nuda, facendovi grattare fin a raggiungere l'osso.
Alla fine, vi decidete a scoprirvi: insomma, il vostro abbigliamento è inutile tanto quanto la scorta di unguenti, spray, candele, congegni che spruzzano addosso e qualunque altro robo da due milioni di euro che dovrebbe – e dite dovrebbe, far restare lontani da voi quelle bestie di Satana.
Vi spogliate, restando in biancheria e poi tirando il lenzuolo fino alla punta dei capelli, con il rischio di far prendere fuoco a casa tramite l'attrito pelle/tessuto. È quasi l'effetto in cui sperate, in effetti, dato che probabilmente quegli insetti non sopravviverebbero.
Finalmente soddisfatti, chiudete gli occhi, tentando un pisolino. Poi zack!, una zanzara vi ronza intorno, zigzagando fiera del rumorino che vi perfora le tempie tanto bene.
Con uno scatto degno di un atleta, scattate in posizione semi-eretta, scacciando via le coperte violentemente e scrutando l'ambiente circostante, con uno sguardo al contempo folle ed assassino, alla ricerca del demone. Occhi iniettati di sangue, brandite le mani a mo' di arma e tendete l'orecchio, seguendone il rumore.
Quando credete di averla finalmente in pugno, sparisce.
Con passo felpato e sospettoso vi avvicinate al letto, poggiando la testa sul cuscino... e nuovamente giù a ronzii di ogni genere.
Ah, ma con chi crede di aver a che fare? Siete furbi, voi. Giù le serrande, sbranghe alle porte, poi di nuovo sotto le coperte. Il tutto, pensando che non se la caverà.
Restate fermi, immobili. La vedete! Vi passa sotto il naso.

< SPLAT! >
Un silenzio assordante cala nell'intera casa. silenzio di morte, che voi saggiate trionfanti con la lingua per assaporare la vittoria. Il corpo senza vita del vostro incubo cade teatralmente a terra e voi trionfanti vi godete la scena. Vostra camera.
Un rumore vi fa sgranare nuovamente gli occhi. È lei, è tornata, lì a pochi centimetri da voi.
O io o lei, pensate. Non vi lascerete cogliere impreparati.
Cautamente, senza farvi vedere, fate scorrere la mano sotto al letto, che poi va ad aderire perfettamente al manico in plastica. Con un movimento repentino scatta la trappola, la paletta elettrica fa il suo dovere ed un leggero odore di zanzara bruciata si fonde con l'aria circostante.

Vi alzi, avete deciso: le arrostirete tutte senza pietà.

   
 
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