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Autore: robertamichelle    12/09/2015    1 recensioni
[Video musicale ]Michelle è una ragazza di appena 16 anni. Eppure è destinata ad essere la nuova eletta, la nuova ribelle per guidare la rivoluzione contro il regime totalitario che si è impadronito di Suburbia.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christian, Gloria, Jesus of Suburbia, St. Jimmy, Whatsername
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi risveglio.

Silenzio.

Dopo la tempesta, le mie urla, l'assurdo bacio (o qualsiasi cosa sia stata) con Jimmy e il rumore sordo di una porta sbattuta con forza, non c'è altro che silenzio attorno a me.

Ho dormito per circa due ore. Mi alzo lentamente, ancora un po' intontita. La discussione con Jimmy mi aveva quasi fatto dimenticare dei dolori alle varie parti del corpo, che ora sento più forti che mai.

Mi metto a sedere e cerco di analizzare cosa é successo.

Jimmy, per non so quale motivo, ha cercato di baciarmi. In fondo tra ragazzi può succedere. Normale, no?

No. Non tra me e lui. Non in questa situazione.

Jimmy aveva dimostrato una grande freddezza in tutto il tempo in cui siamo stati a contatto, come può all'improvviso essere attratto da me?

Da me... No, Jimmy non é attratto da me. Ricordo bene il suo sguardo.

Whatsername. É lei che vuole.

Ma io cosa c'entro con il suo passato?

Sono come un'attrice, che porta alla vita un pallido ricordo, recitando una parte non mia: quella di Whatsername.

Basta. Ho già i miei guai per occuparmi anche di quelli di Jimmy.

Ora che tutto il mio mondo sta crollando,ora che Browneyedboy mi ha tradita, e a me sembra di star vivendo la vita di qualcun altro. E mi chiedo se ero io quella ragazzina che aveva il cuore pieno d'amore fino a pochi giorni fa, che sperava, sognava un mondo migliore.

Esco dalla stanza. Trovo Jimmy nel salone, abbandonato sul divano , che fissa il soffitto con lo sguardo vuoto. Si gira di scatto appena mi sente entrare.

C'è imbarazzo e tensione nell'aria.

"Io esco", mormoro.

"Ah si? E dove credi di andare?" risponde lui, tornando a fissare il soffitto.

"A prendere una boccata d'aria."

"Con tutta la polizia locale che ti sta cercando? Tu resti qui."

"Pensavo mi avessi portato in un luogo sicuro..."

"Sicura é solo la morte. Mentre sei qui, sarebbe meglio limitare al minimo indispensabile le uscite. Quindi si esce solo per comprare da mangiare. E comunque, non uscirai mai senza di me. Non possiamo rischiare."

""Possiamo"? Cosa sei, la mia balia? Da quando ti preoccupi per me?", dico sardonica. In realtà, non sono arrabbiata con Jimmy. Ma devo far si che non traspaia il mio imbarazzo, non voglio che si ritorni a parlare di quel maledetto bacio. L'unico modo é trattarlo male.

"Hey, hey, hey. Calmati, mocciosa. Io sto rischiando il culo quanto te. Anzi, io lo rischio ogni giorno. Quindi non ti ci mettere anche tu a rompermi le palle.", chiude lui deciso.

"Vaffanculo, Jimmy."

Sto per tornare in camera, quando mi ferma.

"Aspetta."

"Cosa vuoi adesso? Vuoi assicurarti che non scappi di casa?" Lo so di cosa vuole parlare. Devo evitarlo a tutti i costi.

"Siediti."

"Perché?"

"E stai un po' zitta, cazzo. Comportati da donna e non scappare."

Il suo modo di parlarmi é decisamente fastidioso, ma ha ragione. Non posso continuare a fuggire ed evitarlo.

Mi siedo accanto a lui, che smette di guardare il soffitto e guarda me.

I suoi occhi verdi sono fissi nei miei. Alla fine, Jimmy era davvero un bel ragazzo. Aveva qualcosa di attraente. Forse i capelli scuri che facevano risaltare così tanto la sua pelle chiara. Forse la sua voce... Togliendo il tono sempre gelido, é molto suadente.

"Devo spiegarti quello che é successo... Il bacio."

Il suo tono é cambiato. Mi sento molto strana. É la prima volta che Jimmy mi parla come se fossi un'amica. É una sensazione indecifrabile.

"Vedi... Per un momento.. Mi hai ricordato Whatsername. Da quanto ho so, hai capito chi é. Lei aveva sempre questo modo di fare così... Selvaggio. Anche quando litigavamo, era sempre molto aggressiva... E anche quando andavamo a letto, in realtà."

Questo poteva anche risparmiarselo, penso.

"Ma oltre quella rabbia, nei suoi occhi io vedevo qualcosa. Una forza indescrivibile, in tutto quello che faceva. Anche nel suo modo di amarmi. La sua rabbia sembrava a volte quasi gioia, speranza, euforia portata all'esasperazione. Sapevo che aveva molti sogni.. Sognava sempre che il mondo diventasse un posto migliore, che tutti quanti fossero felici. Era buona. Ma non ho mai capito perché non mi parlava mai di tutto questo. Con me si comportava sempre come una stupida puttana, vuota, senza aspirazioni, senza una meta nella vita; ma io lo so, LO SO, che era molto di più. Ho passato anni a chiedermi il perché di tutto questo... Sono impazzito cercando di capirlo. La mia risposta é che forse voleva somigliarmi. Forse pensava che l'avrei amata di più se fosse stata come me? Ma non avrei mai potuto. Non posso cercare negli altri ciò che ho già.

Lei diceva sempre: "Ora sei nei guai, St. Jimmy"; e dopo finivamo sempre a scopare.

Hai detto la stessa frase, con la stessa luce negli occhi, nello stesso fottutissimo modo.

Me l'hai ricordata. E non posso negare che ho spesso la sensazione di vederla in te."

Silenzio. Mi accorgo che il mio cuore batte un po' più forte, ora che Jimmy si é avvicinato di più al mio viso, continuando a fissarmi negli occhi.

"Me la ricordi anche ora...", sussurra.
Le sue labbra sono così vicine alle mie. Le apre appena per aggiungere, con un filo di voce: "Cristo, Michelle..."

Ammetto che per un secondo ho pensato di restare lì immobile, e perdermi, lasciarmi andare. Ma non posso iniziare una storia con Jimmy. Sono troppo incasinata, così come lo é lui. Mi scosto con delicatezza.

"Forse devi solo andare avanti", dico fissando il pavimento. Non voglio farmi vedere, perché so bene di avere il viso completamente paonazzo.

"Non serve a niente restare incastrato nel passato. La tua vita continua, non domani, o tra due settimane; ADESSO. E te lo ripeto.. Mi dispiace ma io non sono Whatsername. Mettitelo in testa. Non voglio essere il fantasma di nessuno."

Jimmy non proferisce parola, ed io continuo a sfuggire al suo sguardo, ma so che ha capito.

"E devi smetterla anche di farti di quella roba", ora inizio a guardarlo, decisa, contenta di poter cambiare argomento.

"Credi che non ti abbia visto quando sono entrata nella stanza? Credi che non abbia notato il tuo sguardo vuoto, il buco sul braccio, e la siringa che hai inutilmente cercato di nascondere sotto quel cuscino?"

"Hai un'ottima vista", dice lui sorridendo malizioso.

"Quella roba ti fotte il cervello!"

Lui ride. Una risata finta, fredda. "Dimmi: Non siamo già tutti fottuti in questa vita?"

"Appunto! Perché peggiorare le cose?"

Il suo sguardo cambia da ironico a seriamente incuriosito e quasi divertito.

"Mmmh. Però. Giusta osservazione. Ti meriti una birra." si alza e si dirige verso il frigo.

Non posso fare a meno di sorridere.

"...E birra sia.", sussurro, con la netta sensazione che da oggi le cose andranno decisamente meglio.



 

Angolo dell'autrice

Cari lettori, mi dispiace di essere stata via così tanto tempo. Purtroppo, la vita non è facile per Jimmy e Michelle.. E non è facile neanche per me.

Saluti, Roberta.

   
 
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