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Autore: chuxie    14/09/2015    0 recensioni
Le (dis)avventure di una tirocinante non retribuita nella giunga del lavoro milanese, alla caccia di un impiego che le permetta di dare un senso alla sua vita. O semplicemente che le consenta di continuare a mangiare gelato per supplire al vuoto.
Tratto da una storia vera. E assurda.
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Dopo aver ingaggiato una battaglia furiosa con se stessa ed essersi costretta a comprare uno smalto rosa Barbie per fare la hostess allo stadio, Chuxie si era recata a vendere pesce pescioso presso il banco del pesce di un grandissimo supermercato disabitato. Aveva così trascorso la giornata tra pescivendoli canterini e addetti alle merci provoloni, venendo puntualmente trovata dal caporeparto nei momenti di calma piatta a grattarsi via lo smalto dalle unghie. Era riuscita a uscire incolume dall'attacco ripetuto dei Vecchietti Sproloquioni (una specie che recentemente si sta sempre più diffondendo sul territorio, fagocitando la restante fauna anziana) e da quello della temutissima Pipi-che-non-può-essere-fatta, una nemica temuta da tutte le eroine lavoratrici non aventi il diritto alla pausa bagno. Avevamo lasciato Chuxie ferita con un occhio pesto, gonfio e vampiresco dopo che la sua natura di tirchia l'aveva costretta a rimettere per il quarto mese di fila un paio di lenti a contatto mensili. Con questa più che evidente contusione Chuxie si apprestava ad andare allo stadio...

 

Chuxie non ha mai creduto nel look da segretaria sexy. Ha sempre pensato che i colori le donassero di più e se proprio doveva abbandonarsi ad una classica divisa da impiegata ha sempre prediletto un look androgino con pantaloni e cravatte. Per cui il tacco 10 e la gonna sopra il ginocchio la impacciano non poco mentre con passo infermo e maldestro si dirige verso lo stadio.
Ha il batticuore Chuxie, la sua prima volta a San Siro, chissà cosa la aspetta? Orde di tifosi violenti? Uomini dalla mano lunga e dall'occhio strabico? Capiresponsabili che la squadreranno dall'alto al basso e le diranno "Hai un occhio pesto, ti sei drogata prima di venire qui, non sei professionale, addio"?
La fantasia di Chuxie galoppa (del resto l'hanno scelta proprio per questo), mentre individua un gruppo di ragazzi vestiti eleganti come lei davanti allo stadio. Tutti si conoscono, tutti l'hanno già fatto, tutti si lagnano un pò. Nessuno le spiega niente e lei da creatura impavida ed eroica quale è non fa domande: i salti al buio senza sapere se sotto c'è una rete sono il suo pane quotidiano 
Alla fine viene condotta sugli spalti e prova a parlare con qualche ragazza per capire di che si tratta. Nessuna purtroppo parla la sua lingua. Infatti le rispondono riferendosi a garage, skybox, desk e ad altri concetti che superano la sua puntuale conoscenza della lingua inglese. Questo non fa alro che migliorare il suo umore di donna mezzo vampira. 
Arrivano finalmente i capi per fare un briefing di chiarimento. Parlano per 20 minuti e ripetono tutti la stessa cosa "sorridete, non toglietevi le scarpe, se dovete svenire fatecelo sapere per tempo". Per le spiegazioni ci sarà tempo e se non capirà qualcosa Chuxie potrà sempre chiedere ad una dei responsabili che le sono appena stati presentati e di cui ha già dimenticato il nome e che sono già impegnati nella scelta della loro squadra di hostess.
Iniziano le selezioni: le ragazze vengono indicate e chiamate in una maniera apparentemente casuale, ma che Chuxie sospetta abbia a che vedere con del fascino (e 20cm di gambe) di cui lei non dispone. Alcuni responsabili si litigano delle ragazze "Gaia la voglio io che è brava" "No, tu prenditi Laura che Gaia serve a me".
Ma la fortuna arride a Chuxie che viene giustamente schiaffata alla rampa dei garage a distribuire delle buste con i pass per il parcheggio a quelli che sono stati troppo pigri per stamparselo da casa. A farle compagnia ci sono i tifosi più ignoranti e pressapochisti che la nostra paladina abbia mai avuto modo di incontrare e una hostess russa 36enne disillusa dalla vita e dall'Italia che le consiglia ripetutamente di lasciare il Belpaese sinchè è in tempo. Metà dei clienti pigri non si presentano, in compenso vengono a trovare Chuxie e le sue collant 8denari un freddo autunnale e un piogerellina infida e leggera. Gli amici Giacca e Ombrello sono dovuti rimanere a casa, purtroppo, e non possono aiutarla a far fronte all'ibernazione imminente. 
A scaldarle il cuore ci sono l'apparizione dell'ex capitano Zanetti e una parata di automobili di lusso, grandi 5 volte la sua e che probabilmente costano come la somma degli stipendi di tutta la sua vita. Tra tutte spiccano una Ferrari blu coi cerchioni gialli e una Rolls Royce bianca e nera. Perchè la gente che va allo stadio sa cos'è la sobrietà.
Trascorrono così 3 ore, fino a quando non viene riassegnata come elemento Jolly, viene mandata agli Skybox (le cabine dove i ricchi, stufi di guardare la partita sui loro schermi personalizzati, vanno a mangiare cibo dall'aria costosissima su divanetti di pelle). Qui sostituisce tutte le ragazze messe a presidiare le diverse stanzette, concedendo loro di andare a farsi una pausa lunga non più di 10 minuti, utile solitamente ad arrivare al bagno guardarlo con aria bramosa e tornare indietro prima che il tempo scada. 
Chuxie, con soddisfazione estrema, può finalmente fare bella mostra del suo sorriso più falso, scivolare agilmente fuori dalle braccia troppo amichevoli di quello che sicuramente era un personaggio importante che lei non è stata in grado di riconoscere perchè preferisce l'idea di collezionare francobolli alla prospettiva di leggere riviste di gossip, e ascoltare le lamentele di tutte le sue colleghe su quanto dolgano loro le scarpe a stare ferme immobili davanti alla porticina a vetri dello Skybox. Ogni tanto dà un'occhiata alla partita dove si convince che metà del gioco sia basato sulle doti da teatranti dei giocatori, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che ogni due minuti questi si trovino a terra a singhiozzare di essere stati mortalmente feriti. In cuor suo ritiene che .le capovolte che riescono a fare per rendere più plateali le loro cadute siano degne di un ginnasta olimpico. 
Infine Chuxie assiste con commozione all'attesissimo goal, che i giocatori interisti hanno fatto durante i 5 minuti del recupero per dimostrare al pubblico che sono dei calciatori pieni di talento, oltre ad essere degli attori dal grande spessore drammatico. Il pubblico grida, i bambini abbracciano i padri, i vecchi saltano, le donne piangono commosse, partono finalmente i cori ad una voce che per tutta la durata della partita erano stati mosci come una canzone di Tiziano Ferro sulla fine di un amore.Persino gli oziosi che erano stati negli Skybox ad abbuffarsi escono dalle loro salette per battere il cinque agli amici. 
E Chuxie un pò si commuove davanti a tutta quella folla festante, perchè la vita è strana e ti sorprende sempre. Anche quando indossi uno smalto rosa Barbie, hai un occhio pesto e i tuoi piedi implorano pietà.

 

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e il derby Milan-Inter!

   
 
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