Anime & Manga > A un passo da te/Ao haru ride
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Autore: _nona    14/09/2015    3 recensioni
[Shuko Centric | riflessioni di Shuko su Kominato]
Non si era mai preoccupata troppo di pensare al suo amico in un certo modo ma doveva ammettere che, di recente, trovarselo attorno le faceva un certo effetto. Probabilmente non ci aveva mai pensato con attenzione o, meglio ancora, non le era mai interessato soffermarsi per troppo tempo su cosa realmente fosse per lei il biondo. Allora com’era possibile che in quel momento si era ricordata di quella conversazione? Cosa era scattato dentro di lei?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maps of the Heart
 



« Penserai che sono uno sfigato. »
« Non penso che tu sia uno sfigato. »
« Quindi trovi che io sia figo! »
« Non ho detto questo. Cerca di mostrarmi i tuoi punti più cool. »



Perché improvvisamente le era tornata in mente quella conversazione che aveva avuto tempo addietro con Kominato? Shuko non seppe darsi subito una risposta, si passò svogliatamente una mano per i capelli che subito ritornarono ad accarezzarle le spalle minute. Quella giornata aveva preso una strana piega dal momento in cui aveva messo i piedi fuori casa e, con l'avanzare delle ore, non faceva altro che peggiorare.
Con la borsa stretta nella mano destra e le cuffie nelle orecchie si incamminò in direzione della stazione, a passi misurati e delicati. Le scarpe di cuoio facevano un rumore strano a contatto con l’asfalto ma lei non ci badò continuando a passeggiare non curante di ciò che le accadesse intorno. Aveva inventato una scusa con Futaba e Yuri per poter stare un po’ da sola e pensare cosa le stesse capitando nell’ultimo periodo.
Non si era mai preoccupata troppo di pensare al suo amico in un certo modo ma doveva ammettere che, di recente, trovarselo attorno le faceva un certo effetto. Probabilmente non ci aveva mai pensato con attenzione o, meglio ancora, non le era mai interessato soffermarsi per troppo tempo su cosa realmente fosse per lei il biondo. Allora com’era possibile che in quel momento si era ricordata di quella conversazione? Cosa era scattato dentro di lei? Poggiò una mano sulla camicia, all’altezza del cuore, e percepì l’organo cavo pompare più velocemente. Quella cosa la stava spaventando maledettamente nonostante sul suo volto fosse dipinta una maschera di pura indifferenza. La musica era diventato solo un sottofondo rumoroso e fastidioso, così spense immediatamente il lettore musicale, cosa davvero inusuale per una come lei che nella musica si immergeva totalmente.
Devo smetterla di agitarmi in questo modo. Se non mi calmo non penserò mai a mente lucida.” si morse istintivamente un labbro e riprese a camminare, questa volta più velocemente. Shuko era il tipo di persona che preferiva accantonare qualsiasi tipo di sensazione negativa e preoccuparsi solo di ciò che risultasse quantomeno positivo. Stando a contatto con Yuri e Futaba aveva imparato davvero tante cose, ma soprattutto aveva capito che era importante saper dare e sapere ricevere. Era diventata più fiduciosa ma aveva comunque mantenuto quel suo lato dal carattere razionale, deciso e calmo. Un lieve sorriso si fece spazio sul suo volto e ripensò ingenuamente a tutto ciò che era successo da quando era entrata a far parte di quella classe, dall’orientamento fino al rifiuto di Tanaka-Sensei, dal festival culturale alla gita scolastica. Inaspettatamente la risata innocente di Kominato scoppiò nella sua mente come un campanello d’allarme. Il ragazzo aveva deciso di entrare nella sua vita proprio come un uragano, non si era mai arreso e aveva stravolto la sua esistenza con il sorriso sulle labbra. In tutti quei bei ricordi la presenza del biondo era perpetua e Shuko non poteva che esserne grata.
In men che non si dica si trovò alla stazione e si accinse a raggiungere la piattaforma andando con una tranquillità degna di lei, scendendo ogni gradino della scalinata con eleganza e leggerezza. Il treno era già arrivato al binario ma questo non le negò di andare piano, sapeva che non sarebbe partito prima dei prossimi tre minuti! Si accomodò sul sedile e decise di riprovare ad ascoltare un po’ di musica. Poggiò l’indice sullo schermo del suo lettore e cliccò sulla riproduzione casuale, la prima canzone che partì fu “Can you feel the love tonight?” di Elton John. Si domandò come fosse finita della musica così nel suo MP3 e mentre si preparava per cambiare traccia, la voce melodiosa del cantautore inglese iniziò a cantare. Shuko decise di mettersi alla prova e cominciò a tradurre ogni parola per capire il significato, dopotutto l’inglese era la sua specialità. La canzone era oggettivamente bella, nessuno avrebbe potuto negare il contrario ma fu una singola frase a stregare la ragazza che continuava a tenere le palpebre abbassate.
When the heart of this star-crossed voyager beats in time with yours.”, così cantava Elton John e Shuko non potè fare a meno di pensare a Kominato e al suo sorriso vivace. Impulsivamente premette il pulsante per spegnere il lettore e le sue candide guance si imporporarono tenuemente. Una verità celata all’interno del suo cuore si palesò davanti ai suoi occhi: Kominato non era più un semplice amico. Era il viaggiatore che sospinto dalle stelle seguiva le linee della mappa del suo cuore per arrivare a lei. 





AngoloAutrice: Salve! Come prima cosa saluto questo nuovo fandom nel quale bazzico davvero da poco. Questa è la prima One-Shot che scrivo su "Ao haru ride" e ho deciso di dedicarla ad un pg e ad una coppia che a me piace molto. Ammetto di averci pensato davvero a lungo prima di scrivere questa """storia""" e vorrei ringraziare anche Adeia Di Elferas per avermi, in qualche modo, ispirato a scrivere sulla coppia ShukoxAya. Ho pensato di ambientare questa fic, grazie alla mia fantasia e ad Elton John, poco dopo la gita, quando Shuko prende consapevalezza di cosa prova realmente per Kominato e come è avvenuto il flusso dei suoi pensieri. Ovviamente è opera della mia immaginazione e non essendo ancora arrivata al volume "decisivo" ho pensato di voler fantasticare un po' e, sperando di non essere andata OC, vedere come sono andate le cose nella testolina della bella Shuko. Spero che voi apprezziate questo lavoro!
_nona

  
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