Quest’ascensore è esageratamente lento. Perché accidenti è così lento?! Già che di tempo ne abbiamo poco, quello solo per noi sarà ancora di meno…!
Muoviti ammasso di ferraglia! Anche se sono tra le braccia di Neo, il più bel posto del mondo, e ci stiamo baciando travolti da una indescrivibile passione, non ho certo intenzione di passare qui tutto il tempo!
No. Certo che no, l’unica cosa che voglio è arrivare al nostro alloggio e chiudere tutto il mondo fuori dalla porta!
I pensieri di Neo non sono diversi dai miei. Lo sento da come cerca la mia bocca con la sua, da come mi stringe e muove le mani tra i miei capelli.
Sento che potrei esplodere da un momento all’altro tanta è la mia voglia di stare con lui… solo io e lui… da soli… lontano da tutto  e tutti…
Al rumore delle porte che si aprono, ci stacchiamo subito, non è il caso di farsi trovare così da altri… E meno male che lo abbiamo fatto immediatamente, perché ad attenderci c’è una gran folla!
Oddio! Ma questi cosa vogliono? E’ il primo pensiero che mi balza in mente ma in meno di un secondo mi rispondo da sola. Certe volte mi dimentico che Neo non è solo “il mio Neo” ma è anche l’Eletto… ed è come tale che spesso nel bene e nel male lo tratta la gente… infatti tutte queste persone cominciano subito a rivolgerglisi come a un dio protettore ed io, inquadrando subito la situazione mi allontano.
Neo prova a fermarmi
“Hanno bisogno di te” gli dico
“…e io di te…” mi risponde
Ho un brivido. Facendo appello a tutte le mie forze per non correre da lui, col tono più tranquillo possibile lo rassicuro “Lo so… c’è tempo…”

Quando arrivo alla grotta del tempio c’è aria di festa, come se nessuno sapesse che siamo in mezzo ad un guerra…
O forse, proprio perché tutti lo sanno per un attimo cercano di dimenticarlo e lasciarsi andare come fosse l’ultima volta…
Ho fatto solo pochi metri e già mi ritrovo tra le braccia di Neo che mi saluta con un dolce bacio.
“Mi sei mancata…”
“Puoi ben dirlo…”
Ora, fronte contro fronte rimaniamo così… per un attimo che pare infinito… poi lui sussurra £Stavo pensando – lo guardo negli occhi – sono tutti qui…” e non c’è bisogno che dica altro.
Lo prendo per mano e usciamo da lì. L’ascensore è lento come sempre e come sempre noi abbiamo fretta ma intanto ne approfittiamo per consumarci di baci.
Finalmente le porte si aprono al nostro livello. Mi sciolgo dal suo abbraccio e gli sussurro “Se mi vuoi, prendimi” e sollevando l’orlo del vestito esco di corsa dall’ascensore, lasciandolo esterrefatto.
Lo stupore dura solo un attimo, e lo sento subito che si è mosso ad inseguirmi. Non sono veloce come dentro Matrix in più l’abito mi è un po’ d’impiccio, ma tutto questo mi diverte, queste frivolezze da donna mi fanno sentire viva.
Cercando di non inciampare mi volto a guardarlo, con un sorrisino furbo, Neo è sempre dietro di me, e mi rincorre con un’espressione non so… spensierata, affatto preoccupata.
Ecco la nostra porta. La raggiungo per prima, sto per aprirla quando due forti braccia mi bloccano contro la porta di metallo e nel girarmi incontro la sua bocca.
“Presa…” mi sussurra
Rispondo ai suoi baci ma gli do solo l’illusione di aver vinto del tutto perché nel frattempo riesco a sbloccare la serratura e di nuovo gli scivolo via, all’interno dell’alloggio.
Per lo scatto improvviso Neo sembra quasi perdere l’equilibrio ma subito afferrandolo per il bavero del maglione lo trascino dentro con me.

Come si sta bene tra le tue braccia Neo, sembrano fatte apposta per accogliermi, non credo esista un posto migliore al mondo. Quando stiamo insieme così mi sento protetta, sicura, in grado di affrontare il mondo intero… tu sai cosa sto pensando… tu lo sai, o forse no, però mi guardi e sorridi… mi accarezzi i capelli, in realtà io odio il contatto fisico così diretto e in particolare chi mi tocca i capelli, inconscio istinto femminile suppongo, ma tu non sei uno qualunque, in più lo fai con gesti sempre uguali… dolci e ritmati… come fossero una ninnananna cantata con le mani… così mi lascio sempre più vincere dal sonno…
Però sento che, anche se non mi dici nulla, c’è qualcosa che ti turba… e già da un po’…
Quando te l’ho chiesto l’unica cosa che mi hai detto è stata:” Non posso  perderti…”
Come se fosse possibile.
“Non rischi di perdermi…” ti ho risposto semplicemente. Ed è vero. Non sei obbligato a dirmi tutto… ma ricorda, io sono con te.
Mi viene spontaneo darti un bacio, così mi sollevo un po’ e poggio le mie labbra sulle tue.
“Cosa c’è? Qualcosa non va?” mi chiedi a metà tra lo stupito e il divertito.
“Non sei obbligato a dirmi tutto… ma ricorda, io sono con te…”
Adesso la tua espressione si fa seria e mi guardi negli occhi, anch’io sono seria.
Forse stai per dire qualcosa, ma poi rimani in silenzio… mi dai solo un bacio sulla tempia e riprendi ad accarezzarmi i capelli…
Il modo in cui hai ripreso è leggermente diverso ora, lo prendo come un segno che non devo preoccuparmi oltre e allora mi lascio prendere dal sonno definitivamente.

Angolo dell'autrice:
scritta ai tempi di "The white room" l'ho ritrovata adesso e siccome mi sembrava fatta bene l'ho pubblicata senza cambiare una virgola rispetto alla prima stesura. spero quindi che possa esservi piaciuta ugualmente ^^
Era tanto tempo che non mi dedicavo a questo mio grande amore e quindi lo dedico ad una delle mie coppie cinematografiche preferite <3