CAPITOLO 2
Una ventina di minuti dopo
la squadra era al completo.
Teal’c vivendo alla base
era arrivato per primo, poi arrivò Carter, Daniel e per ultimo O’Neill che fu
letteralmente buttato giù dal letto.
Nella sala briefing:
Amish: mi presento, sono
Amish dei Tok’ra. Voi siete la famosa squadra SG1 dei Tau’ri! È un onore per me
conoscervi!
Teal’c: il piacere è anche
mio!
Daniel: piacere di
conoscerla!
Sam: benvenuta!
Jack: sì sì, va bene,
siamo tutti felici di conoscerla, ma ora passiamo alle cose serie. Per prima
cosa, lei cosa ci fa qui, e soprattutto a quest’ora?!?
Amish: ci scusi
Colonnello, noi non teniamo conto dell’ora del pianeta su cui ci rechiamo. Per
noi è indifferente!
Jack: oh bhè, si sà, i
Tok’ra non dormono mai e la galassia tantomeno!
Hammond: esatto
Colonnello, ed è per questo che lei è qui adesso, vada avanti pure Amish
Amish: sono venuta per
comunicarvi la cattura di Selmak e del suo ospite da parte del Signore Ba’al
Sam: oh mio Dio!
O’Neill si voltò
preoccupato verso Carter che aveva un’espressione indecifrabile.
Jack: tutto bene Carter?
In realtà Carter era
alquanto scossa dalle parole di Amish e O’Neill si era accorto dello stato
d’animo della sua sottoposta.
Jack: dove lo hanno
portato?
Amish: non ne siamo
sicuri, ma potrebbe trovarsi su Vikus, un pianeta sotto il controllo di Ba’al.
Sembra essere la loro base.
Jack: visto che sapete
dov’è, perché non lo salvate?
Amish: il pianeta è troppo
sorvegliato
Daniel: non avete
infiltrati nelle fila dei Jaffa di Ba’al?
Amish: sì, ma non possiamo
rischiare la loro cattura
Sam: allora lasciamo che
mio padre muoia solo perché a voi interessa di più la vostra missione?
Jack: calmati Carter!
Sam sembrava essere sul
punto di aggredire
Jack: cosa volete da noi?
Amish: vi saremo grati se
lo andaste a salvare
All’improvviso Sam scattò
in piedi è si poggio con le braccia sul tavolo, sporgendosi verso
Sam: contate sul fatto che
essendo mio padre, siamo disposti ad affrontare missioni suicide al vostro
posto! È così o sbaglio?
Hammond: Maggiore Carter,
stia seduta!
Jack: Carter!
Sam: perché non rispondi
alla mia domanda?
Jack si alzò in piedi
afferrando l’avambraccio di Carter che aveva oltrepassato il limite.
Jack: Sam siediti!!
O’Neill aveva appena
alzato la voce contro Carter. Non lo aveva mai fatto e per questo la donna ebbe
una stana reazione. Si voltò verso il suo diretto superiore e dopo averlo
fissato negli occhi con un misto di rabbia e dolore, uscì dalla stanza.
O’Neill provò a richiamarla.
Jack: Carter!
Daniel: lasciala andare
Jack, è scossa per l’accaduto, deve riflettere come tutti noi del resto
Teal’c: Daniel Jackson ha
ragione
Hammond: andiamo avanti e
cerchiamo di trovare una soluzione