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Autore: Steffa    10/02/2009    1 recensioni
“Castigo...”
Voltò un poco il capo per osservarlo con la coda dell'occhio, senza rispondere, ma invitandolo a continuare.
“Troverò un modo per liberarti.”
Se avesse potuto, probabilmente avrebbe sorriso, invece solo gratitudine riempì la sua mente, mentre scopriva le zanne candide.

[Castigo's POV]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Freedom


Il cielo era terso e la temperatura fresca anche a terra, lassù, dove l'aria rarefatta gli permetteva un volo più veloce e fluido, volute di vapore abbandonavano le sue zanne così come sapeva accadeva lo stesso per il suo Cavaliere.
Sarebbe stato giusto chiamarlo in quel modo?
Loro due erano diversi da quegli altri, estremamente diversi.
Uno sbuffo di fumo gli sfuggì dalle narici al pensiero di quel drago.
La ricordava perfettamente, maestosa, fiera, abbagliante nelle sue lucide squame blu.
Un momento di indecisione nel timore che Murtagh potesse percepire i suoi pensieri, cercandolo quasi timidamente sentì invece che era distratto da altro.
“Che c'è?”
Gli domandò allungando una mano su una delle sue punte cervicali.
“Nulla...”
Lasciarono cadere le parole nel vuoto, tornando ognuno ai propri pensieri.
Subito di riaffacciò nei suoi ricordi un guizzo blu, la sua aria feroce, il candido scintillio delle sue zanne, eppure anche quell'assoluta dolcezza nelle iridi quando sapeva si stesse rivolgendo a quel cucciolo di uomo.
Improvvisamente desiderò di essere libero come lei, sua sorella di razza, di poter volare nel cielo senza il peso di quelle parole che furono costretti a pronunciare di fronte a quell'essere spregevole, distruttore di uova.
Fremette leggermente in un improvviso calo di pressione nell'aria, riacquistando la stessa quota dopo aver compensato con un movimento delle potenti ali.
Cercò di ricollegare quel fremito a quello subito quando il distruttore di uova aveva pronunciato le parole che rappresentavano il suo vero nome.
Completamente differente...
Si era sentito violato, impotente, succube, aveva udito il sospiro della morte e poi l'impossibilità di avere una propria volontà.
Quanta invidia aveva provato nel conoscere un drago che rappresentava l'esatto contrario di ciò che aveva subito...
Libertà, fierezza, amore.
Quasi non aveva creduto ai propri occhi, non aveva minimamente immaginato che un drago potesse far scaturire tali sentimenti.
Shruikan non era così.
Incuteva timore, come la dragonessa, ma era ben differente.
Incuteva terrore reverenziale, poco ci mancava per la dragonessa.
Era saturo di cattivi pensieri, forse non suoi, eppure presenti, niente a che vedere con Squamediluce. Fremette di nuovo, quella volta al pensiero di essere destinato a divenire come l'Oscuro, come era solito chiamarlo tra sé.
Non voleva, desiderava essere libero, voleva indietro una dignità che gli era stata sottratta ancor prima d'esser uscito dall'uovo per Murtagh.
Invece ancora una volta volava, diretto verso un'ennesima missione volta a far spegnere le vite di quei piccoli esseri.
Avrebbe combattuto ancora una volta con quei suoi poteri inconcepibili, avrebbe sentito i pensieri dei suoi avi mentre erano costretti a cedere i loro poteri.
Sapeva di non essere in grado di possedere e controllare i poteri che solitamente si sarebbero acquisiti nel corso di interi secoli, la sua giovane mente era persa in un corpo cresciuto troppo velocemente.
Infine ecco il drappello dei loro “nemici”, non riusciva ancora a concepirli come tali, anche se aveva già affondato le zanne nelle loro carni ed aveva straziato i loro corpi.
Trattenne un altro fremito quando la mente di Murtagh cercò la sua, con la fine vista credette anche di vedere per un momento il baluginare delle squame della sorella, là, da qualche parte.
“Sei pronto?” gli chiese l'uomo.
“... Sì.”
Uno sbuffo di fumo gli fuoriuscì dalle narici.
“Castigo...”
Voltò un poco il capo per osservarlo con la coda dell'occhio, senza rispondere, ma invitandolo a continuare.
“Troverò un modo per liberarti.”
Se avesse potuto, probabilmente avrebbe sorriso, invece solo gratitudine riempì la sua mente, mentre scopriva le zanne candide.
“So che troverai un modo per liberarCi.”
Un momento dopo Murtagh usò la magia per far arrivare la sua voce fino al Cavaliere dei draghi, suo fratello.




Angolino dell'autrice
Beh, che dire, una storia senza pretese... XD
A dire il vero l'ho scritta un bel po' di tempo fa e l'ho ritrovata solamente oggi, così ho deciso di postarla, tra una pausa e l'altra con lo studio...
Diciamo che si può ambientare... Ehm.. Non mi ricordo il capitolo e sinceramente non ho voglia di andare a cercarlo...
Avete presente l'incontro tra Murtagh ed Eragon, quando quest'ultimo scopre da dove proviene il potere del fratellastro e di Castigo...?
Bene, altrimenti pazienza... X°D
Spero vi sia piaciuta, in caso contrario, scusate l'obbrobrio... XD
Kiss
  
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