Ventottesimo compleanno.
Tom si era ritrovato a festeggiare il suo compleanno sul divano, da solo, senza nessuno.
Non che le feste non gli piacessero, ovviamente, ma per quel giorno aveva preso un impegno. La sera doveva partecipare ad un provino per fare il protagonista di un film ma, quando la sfiga decide di mettersi in mezzo, nessuno può fermarla.
Il manager lo aveva avvertito che il produttore della pellicola si era ammalato ed il suo provino era stato re-inviato a data da definire e lui si era ritrovato a guardare la tv con in mano una scatola di gelato.
 Rise un poco, quando si accorse di com’era messo.
Sembrava una di quelle bambine depresse e quel giorno aveva compiuto ventotto anni!
Si sbilanciò sul divano, quando il cellulare attirò la sua attenzione. Sul display vi era una nuvoletta con sopra scritto Potter.
Rise al ricordo di tutti gli anni passati a schernirlo con quel cognome e di come Daniel lo riprendesse continuamente per quello.
Aprì il messaggio e ne lesse il contenuto:


Ehilà Tom!
Ho saputo che il tuo provino è stato rimandato e non posso permetterti di festeggiare i ventotto anni da solo.
Sappi che, voglia o non voglia, sto venendo da te con una torta e lo festeggeremo come si deve.
Daniel.


Quel ragazzo era sempre stato una manna dal cielo per lui ed era in quei momenti che se ne accorgeva.
Lui e Daniel erano fidanzati ormai da qualche anno, dagli ultimi film di Harry Potter. Si erano accorti, giorno dopo giorno, che qualcosa in loro era cambiato e che la semplice amicizia era troppo poco per spiegare quei sentimenti.
E così quel giorno di anni prima, Tom aveva tirato dietro le quinte Daniel con una scusa e successivamente lo aveva baciato. Il moro era rimasto un po’ scombussolato all’inizio ma dopo qualche secondo era tornato a desiderare le labbra del biondo con più foga, finché i polmoni non erano stati svuotati dall’aria completamente.
E così nei successivi anni tutti sapevano che loro erano ormai una coppia che ancora andava avanti fiera e spedita.
Dopo la fine delle riprese avevano continuato a vedersi, più raramente.
Sia lui che Daniel avevano avuto altre proposte, altri film e Tom non se n’era mai perso uno del compagno.


Tu oggi non avevi le riprese del tuo ultimo film?
Non farti licenziare per il mio compleanno!

Tom spedì il messaggio con un sorriso sulle labbra, ricordando la telefonata del giorno prima di Daniel. Il ragazzo gli aveva detto che probabilmente non si sarebbero visti ma che avrebbe rimediato il giorno successivo.
La risposta al messaggio arrivò subito.

Ho chiesto di poterle rimandare, non è un problema, apparivo solo in alcune scene perciò non era molto importante.
Cinque minuti e sono li, fatti bello.
;)
 
Tom rise al “Fatti bello” e lo fece di più alla faccetta.
Si mise subito in piedi, posando la scatolina di gelato nella cucina.
Avanzò a grandi falcate verso la porta della camera ed aprì l’armadio con velocità.
Optò per un completo bianco, facendo così risaltare il colore dei suoi occhi che tanto Daniel amava. Le spalle ritte e ben composte vennero racchiuse nella camicetta ed una cravatta azzurrina completò il tutto.
Si diresse successivamente verso il bagno, fermandosi davanti al lavandino. Si lavò i denti e si pettinò i capelli, per poi sorridere a se stesso.
Quando il campanello suonò fece un gran respiro e andò ad aprire la porta.
 
“Auguri!”
 
Daniel entrò tutto pimpante con in mano una scatola decorata.
Tom gli sorrise e successivamente gli baciò le labbra come risposta.
 
“Quando ti ho chiesto di farti bello non pensavo ti trasformassi in un angelo.”
“Ma smettila.”
 
Il rossore sulle gote di Tom prese vita e Daniel rise al vederle.
Si poggiarono nella sala ed il moro si tolse la giacca rilevando una camicetta nera con i primi due bottoni aperti, sottostata da un paio di jeans blu scuro.
 
“Lo so che non sono adatto al tuo tipo di abbigliamento, ma vengo diretto dal set.”
“Non preoccuparti, mi piaci così come sei.”
 
Daniel abbassò lo sguardo e Tom si ritrovò a ridere per il rossore sulle gote del compagno.
Si sedettero sul divano ed il moro poggiò la scatola di cartone sul tavolo, aprendola davanti a Tom. Ciò che rivelò fu una semplice torta millefoglie, con sopra due candeline che segnavano il numero degli anni.
 
“Aspetta che le accendo e…”
“Daniel, ma io compio ventotto anni, oggi.”
“Lo so.”
“E perché le candele ne segnano diciotto?”
 
Il moro guardò le candele e poi si diede una pacca sulla testa. Non aveva ricontrollato il lavoro fatto dal pasticcere, intento ad autografare alcuni libricini e sicuramente aveva sbagliato a dire il numero che le candeline avrebbero dovuto comporre, sovrastato da miliardi di ragazze felici.
 
“Mi dispiace, davvero…”
“Non fa niente.”
 
Tom anticipò Daniel ed accese le candeline, posando successivamente l’accendino sul tavolo. Daniel gli sorrise e dopo qualche secondo, Tom spense le candeline.
 
“Hai espresso un desiderio?”
“Si.”
“E vuoi dirmelo?”
 
Tom gli fece di No con la testa.
 
“Se te lo dico non si avvera.”
 
Si avvicinò poi al moro, baciandolo. Le mani veloci cominciarono a salire sul petto di Daniel, infilandosi nella camicetta aperta del ragazzo. Successivamente lo spinse sdraiato, infilandosi poi fra le sue gambe. Quando il bacio diede tregua ai due, Daniel sorrise, allungando le mani verso la faccia del compagno.


“Buon compleanno, mio caro Malfoy.”
 
 
Note: E’ una piccola sciocchezza, senza troppe pretese.
Auguro con questa piccola OS un buon compleanno a Tom e ringrazio chiunque leggerà e lascerà un commento.