Ace of Diamond, 'Voglia di viaggiare' di Mei

UmeNao 1 "Sai cosa mi piacerebbe molto fare, quando sarò in grado di camminare di nuovo, Ume-chan? A parte il tornare a giocare a baseball?" erano ritornati a scuola: avevano perso contro il Seidou, quindi il loro sogno di andare al Koshien si era fermato lì.
"Non ce l'hai con noi, Nao? Volevi andare al Koshien, ma non ti ci abbiamo portato... Eppure eravamo a un soffio dalla vittoria." Umemiya si sentiva a dir poco frustrato: non aveva mai dimenticato ciò che aveva detto il compagno dopo l'incidente, quando era ancora in ospedale e mai lo avrebbe fatto. C'era pure da dire che avevano ancora il torneo estivo per rifarsi: poi più nulla, a meno che non avrebbero frequentato tutti la stessa università, come era successo con le superiori...
"Perché dovrei? Avete dato tutti il meglio di voi stessi e abbiamo perso per pura sfortuna: vediamo di proiettarci direttamente a vincere il torneo estivo e poi arrivare a solcare il campo del Koshien. Non è ancora finita Ume-chan: non dovete sentirvi in colpa." gli diede un colpetto con un pugno, contro la schiena, sorridendo.
"Si, ma..." si zittì appena sentì quel pugno contro la schiena e alla fine sorrise come suo solito, in quel modo che metteva tutti gli avversari in soggezione. "In ogni caso: cosa ti piacerebbe fare?" prima gli aveva impedito di dirlo, ma ora era curioso di scoprirlo.
"Mi piacerebbe viaggiare per il mondo. Conoscere nuovi posti; ora che sono sulla sedia a rotelle è molto scomodo, ma se mai fosse possibile... Sarebbe stupendo." si sapeva che spesso era molto scomodo andare in giro con la sedia a rotelle, figurarsi se per caso doveva prendere l'aereo.
"Nao..." Umemiya si abbassò alla sua altezza, appoggiando le braccia sulle gambe del compagno. "Sappi che ti seguirò ovunque andrai." arrossì lievemente alle parole che aveva appena pronunciato, però era la verità.
"Ume-chan, grazie... Sei sempre stato quello che mi ha supportato più di tutti e sei tornato a giocare nonostante ciò che era successo, per me. Hai un cuore d'oro, Ume-chan, sei diverso da quella volta." lo disse in modo gentile, sorridendo in quel modo che Umemiya tanto adorava, anche se spesso significava guai in vista: era pur sempre considerato un masochista.

(*＾▽＾)／

N.d.A.:
Fan fiction ispirata al prompt: - Ti seguirò ovunque andrai
Numero di parole: 370.