Serie TV > Hélène e i suoi amici
Segui la storia  |       
Autore: scrittrice pii    23/09/2015    0 recensioni
Helene,una diciannovenne alle prese con studio,lavoro,amori ed amici. Carina,spigliata,riservata e dolce,avvolta da un pizzico di misteriosità, con un papà scrittore, il fidanzato musicista ed un'infinità di amici, non potrebbe desiderare di meglio e quando realizza di andare a vivere con le sue migliori amiche lasciando casa, è al colmo della felicità...! Unico inconveniente? Il mondo là fuori non è tutto "rose e fiori" e tornare a rifugiarsi tra le quattro mura di casa non è sempre una buona idea...!
Mi piacerebbe sapere cosa pensate della mia storia,quindi recensite per favore...!Vi aspetto!!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UN  SEGRETO  TUTTO  DA  ACCAREZZARE

Helene e Nicolas, ultimamente sono sempre raggianti: per lei ogni scusa è buona per sorridere allegra e beata, anche lui è di ottimo umore e canticchia sotto la doccia, quindi Christian con evidente sfacciataggine gli chiede cosa stia combinando, ma come risposta ottiene soltanto un sorrisetto stupido e allo stesso tempo semplice. Johanna sottopone la piccola Girard ad un vero e proprio interrogatorio “da brividi”, ma non riesce, nonostante gli sforzi, ad ottenere risposte plausibili a parte i sorrisetti stupidi e semplici proprio uguali a quelli del fidanzato e che fanno tanto saltare i nervi alla “curiosona”. Quest’ultima non vuole arrendersi, intanto Cathy sbadiglia annoiata dopo aver passato l’intera giornata sui libri e Johanna l’ha rimprovera dicendole di pretendere il suo aiuto per capire cosa abbia in testa Girard: perché così euforica?... Che avrà combinato con Nicò?... E soprattutto perché non ne parla!... Devono confidarsi ogni cosa, fa parte del regolamento della comitiva e non può essere assolutamente infranta, non si fanno di certo eccezioni per la signorina…, borbotta ancora mentre l’altra si addormenta e pure Helene. L’interrogatrice continua a brontolare da sola per un po’, ella non riesce a dormire con tutti questi pensieri per la testa e poi il suo malumore è anche dovuto al fatto di aver perso in qualche modo l’amicizia stretta con Jean-Luc, lui infatti tiene un po’le distanze, e poi Benedicte ha iniziato a frequentare altri ragazzi e lei non lo sopporta proprio.
Cathy e Benè ogni tanto escono insieme a Jean-Jacques e Christophe, quest’ ultimo ha ventitré anni e lavora nell’officina del padre, è di carnagione scura e fisico prestante, nato a New -York, vive a Parigi dall’età di diciassette anni. Una sera come tante, andando in giro incontrano Valentine, lei non si ferma nemmeno a salutare, quindi non hanno modo di dirle di aver saputo la bella di lei e Etienne. Ogni volta Johanna le aspetta fuori dalla camera per interrogarle, è una vera torturatrice, così stanche di averci a che fare, alla prossima uscita rientrano dalla finestra della camera di Benedicte, pur potendolo fare comodamente dall’entrata principale visto che il coprifuoco nei fine settimana scatta intorno alla mezzanotte, solo che al rischio di incrociarla nel corridoio, le due preferiscono sporcarsi salendo su dalla grondaia, sfuggendo alle sue temibili grinfie.
E a proposito di grondaia, Roch ne sta diventando parecchio pratico visto che a mezzanotte lui invece di rientrare esce, Nicolas e Etienne hanno il vago sospetto che stavolta c’entri una ragazza in particolare, qualcosa gli dice che non sia una delle tante, per averne conferma basterebbe chiedere alla detective Redfield, scherza Nicolas e l’altro ha già preso la cornetta in mano pronto a fare il numero:
-che dici la chiamo?
-Temo che la nostra detective non dia questo genere di informazioni senza pretendere nulla in cambio…
-Per carità, non mi va di subire interrogatori, -e sbuffando rimette a posto la cornetta.
-Già, neppure a me!
-Chissà con chi si vede il nostro batterista…, -si chiede Etienne
-Con cenerentola non di sicuro, quella a mezzanotte doveva rientrare, -ride
-E poi sarebbe troppo raffinata per lui, non credi?–ride anche lui. Mah, cambiando argomento, tu che ne pensi di Jacques?
-Simpatico direi e tu?
-Mi sono arrabbiato trovandogli in mano il mio basso, poi però ho capito, gli manca la musica, io senza morirei!
-Lo so, pure io sono come te e guai a chi tocca la mia chitarra, -ride, -a parte gli scherzi, te lo chiedo una sola volta e poi non torno più sull’argomento se non vuoi: è per il basso o per Cathy che hai fatto quella faccia arrivati al garage, sii sincero! –Gli chiede guardandolo faccia a faccia
-Oh, che domande, per il basso te lo appena spiegato,-risponde senza esitare, - a me fa piacere per Cathy e spero sia davvero un bravo ragazzo. Ma dimmi un po’, ti sei fatto influenzare dalla battutaccia di Johà, per caso?
-L’hai sentita, eh?
-Come no, forte e chiara. A me piaceva Cathy, forse, non lo so, ma ha vinto Valentine, basta!
-Mi fa piacere, comunque scusami se mi sono azzardato a farti questa domanda e come già detto non tornerò più sull’argomento, basta, discorso chiuso.
-Tranquillo, è che riconosco di aver avuto una reazione esagerata, poi mi sono scusato ancora con lui dopo e con Cathy per aver fatto l’antipatico. Ora però posso farti anch’io una domanda un po’personale?
-Certo, ci mancherebbe, dimmi…
-Come mai così felici tu e Helene ultimamente?
-Cos’è, devo chiamarti Christian 2 la vendetta? –Scherza Dupont, -se prometti di non dirlo te lo svelo
-…acqua in bocca, allora?
-Si tratta di un cucciolo!
-Un cucciolo?
-Si, lo abbiamo trovato sotto la tour Eiffel, è stato molto romantico!
-E non ha un padrone?
-Sembrerebbe di no, ecco perché Helene è così di buonumore, se non si fa vivo nessuno le ho promesso di tenercelo noi.
-Non per fare il guastafeste, ma tenerlo dove?
-Penso a tutto io, non ti preoccupare, un modo troverò, forse in campagna dai miei nonni, a loro farebbe piacere la compagnia di un cucciolo, -pensa Nicolas, -uno di questi giorni andrò a chiederglielo.
-Se avranno qualcosa in contrario, forse potrò aiutarti io perché ora che ci penso, c’è un mio amico che adora i cani e magari sarebbe felice di tenerlo, oltretutto abita qui vicino e potreste andarci ogni volta che vorrete
-Ottimo, grazie, ne terrò conto!
-Ma come sta il cagnolino?
-Il veterinario ha detto che è sano come un pesce, certo a qualcuno dovrà pure appartenere, o è stato abbandonato o si è perso, comunque non è stato maltrattato, questo almeno è sicuro.
-E questo è l’importante!
-Si Etienne. Comunque per il momento è ospite fisso del veterinario e non passa un giorno senza che Helene ci vada, quasi quasi ho paura che me la soffi…
-Chi, il cane o il veterinario?
Ridono insieme, intanto si fanno le due e Nicolas si addormenta mentre Etienne non riesce proprio a prendere sonno.
Christian fa il misterioso e alle prove si scatena con la sua batteria, Jose è di ottimo umore e pure gli altri due, durante la pausa poi Jose racconta di aver visto Valentine in mattinata e ad Etienne improvvisamente scivola il basso dalle mani.
-Ho detto qualcosa che non va?
-Accidenti, ma come ho fatto a farlo cadere, non mi era mai successo. Che c’è perché mi guardate in quel modo? Mi è solo scivolato dalle mani, tutto qua. Ma dove l’hai incontrata Valentine?
-Stava andando in biblioteca credo, era insieme a delle amiche, amiche con la “e” finale Etienne, okay? –Precisa con tono ironico Jose
-Guarda che lei ha anche degli amici, amici con la “i” finale, -ripete. –Uffa, sto pensando a quando saremo in tournee e non potrò tenerla sotto controllo, vuol dire che chiederò alle ragazze di farlo al posto mio.
-Si, e alle nostre chi ci pensa, eh? –Riflette Vasseur
-Per quanto riguarda me, io mi fido ciecamente di Helene, dovresti avere più fiducia in Nathalie, sai?
-Ma le ragazze diventano volubili quando rimangono da sole, non lo sapevate?
-Dì pure che sei geloso e fai prima! –Gli dice Roch
-Non sono geloso, sono previdente, tutto qua. Tu piuttosto, è bello non doverti separare da nessuna in particolare, vero?
-Beh, a riguardo avremmo un dubbio, -spiega Etienne, -non si passano tutte le notti fuori per una ragazza qualunque, o mi sbaglio!?!
-Non comment! –esclama
-Mah! Comunque l’importante è che ti comporti bene, sappiamo come sei fatto: prima sperimenti il tuo fascino e dopo ti volatilizzi…-lo raccomanda Nicò
-Ma che dici, io non sono affatto così
-Ah, si giusto, scusaci, dimenticavamo che hai un fratello gemello –interviene Jose, e tutti ridono.
-Bravi, bravi, prendetemi pure in giro. Proviamo invece forza, sfaticati…
-Sfaticati noi…, -ridono
…E mentre i raga sono in piena attività, Johà e Cathy dormono ancora, fino a quando qualcosa le sveglia, uno strano rumore proviene dal bagno, poi scoprono che è solo Helene che sta facendosi la doccia ed è stato lo scorrere dell’acqua ad averle svegliate…, ma dopo qualche instante, di nuovo qualcosa non va, si udisce un tonfo, poi un altro, infine la Girard apre la porta, venendo fuori un amore di cucciolo, il quale scuotendosi a tutta forza allaga quasi la stanza. Ella disperata confessa di aver cercato di fargli il bagno ma lui è un vero terremoto, le ragazze chiedono da dove sia sbucato fuori e lei vuota il sacco, ora Johà si offende, sa che si credeva vedendola con tutta quell’aria da mistero in questi giorni. Oggi il veterinario non può tenerlo perché deve curare un gattino abbastanza aggressivo, poverino si è spaventato ed è corso via…, il cucciolo non il veterinario…, così l’ha chiamata per avvertirla e quando si è recata alla clinica, lo ha trovato talmente confuso…, il veterinario non il cucciolo stavolta.
Ad ogni modo vederlo scodinzolare per tutta la stanza non è certo la fine del mondo, almeno per il momento, forse non si è ancora ambientato ed è meglio che non lo faccia, perché se inizia a ficcare il musetto dappertutto sono guai, intanto si prende tutte quante le coccole il ruffiano, si lascia facilmente accarezzare, pure Cathy e Johà gli si stanno affezionando adesso. A quest’ultima viene la brillante idea di portarlo al garage dai ragazzi, “chissà se oltre che dei gatti, si terrorizzi pure vedendo il pazzo di Christian”, quando è alle prese con la batteria, è capace di fare rabbrividire pure i santi lui, esclama facendo ridere le altre, intanto  avvolgono il cucciolo con un piumoncino per farlo passare inosservato davanti al portiere, il signor Charvet, il quale dopo, notando il fagotto che tiene Girard abbracciato a sé, si insospettisce tentando di bloccarla, ma lei con un scatto veloce fugge via, anche le altre se la danno a gambe mentre il portiere scuotendo la testa, prega che questi ragazzi di oggi prima o poi non lo mandino al manicomio.
Giungono al garage morte dal ridere e Fagotto esce fuori le zampe dal piumoncino, eh si gli hanno messo questo nome strada facendo, in ricordo di quel momento in cui l’hanno scampata bella, (il regolamento vieta di tenere quattro zampe al dormitorio), allora Nicò presenta a Roch “l’investigatore”, il segretuccio del loro ottimo umore, mentre Helene si accoccola Fagotto. Johà prova ad insegnargli ad impugnare anzi ad inzampettare le bacchette, ritenendo più capace un cane di Roch a suonare la batteria, quest’ ultimo sta per ammazzarla rincorrendola per tutto il garage, mentre Jose prende Fagotto sedendolo sullo sgabello di fronte alla batteria, “che buffo”, è anche più carino del nanerottolo, chissà se fa strage di cagnoline pure lui, si chiedono divertiti…, Roch adesso sta per ammazzare tutti quanti. Più tardi Fagotto si conquista la simpatia di Benè, Nathalie e Jean-Jacques, è così tenero, Helene ormai spera che non si faccia vivo nessuno, Christophe è allergico al pelo del cane perciò è costretto a tenersi a distanza il ché è un punto in meno a suo favore per far colpo sull’affascinante Guiber.
Ad ogni modo, inizia una nuova settimana e come ogni lunedì alla Redfield frulla nella testolina una nuova idea, un’idea portatrice di guai come al solito; Nathalie invece ha in testa un’ottima idea, una di quelle geniali ed artistiche e cioè scattare più foto possibili ai ragazzi durante le prove, cogliendo così ogni loro movimento, la passione per la musica, l’amore per gli strumenti, racchiudendo il tutto in una sorta di album foto-ricordo, il quale possa raccontare un po’di loro insomma, ma solo attraverso le immagini senza usare alcun testo. Johanna rielaborando l’idea dell’amica, decide di fotografare Christian in vari più modi ovvero nel suo modo di essere, di fare, di pensare, durante la sua attività da galletto, quindi armandosi di digitale, esce furiosamente dalla camera alle ore otto del mattino.
Cathy non avendo lezioni decide di fare un po’di compere, le piacerebbe trovare un pensierino carino per il suo Jean, non per forza deve aspettare il suo compleanno per regalargli qualcosa, per strada incontra la sorella, che sorpresa rivederla così può chiederle del ragazzo misterioso, ma ella non si sbottona, al contrario cambia argomento dicendo di voler dare un taglio netto al suo modo di apparire, l’altra non capisce che cosa voglia dire, però vedendola così particolarmente felice neanche ci insiste a saperne di più, quindi si salutano e vanno ognuno per la propria strada. Da quelle parti si trova a passare Antoniò che vedendo Cathy sola soletta si ferma a parlarle:
-ciao, mi domandavo se eri tu da lontano…
-Come vedi ero io. Che vuoi Antoniò?- Gli chiede con tono brusco
-Niente, solo salutarti, puoi abbassare la guardia adesso!
-Ma guarda che io sono calmissima, e che ho mille cose da fare, quindi se vuoi scusarmi…, -fa per andarsene
-No aspetta, non vuoi fare nemmeno quattro chiacchiere?-Gli chiede insistente
-Beh, visto che sei tu a proporlo, che dice Barbarà, sta bene?
-Barbarà? E che vuoi che ne sappia io, nemmeno ci vediamo più! –risponde seccato
-Ma come, sembrava andaste d’amore e d’accordo …-aggiunge Cathy dubbiosa
-Ti dico che io e Barbie non ci vediamo più, non ci senti? –Chiarisce infastidito, -Barbie ha altri interessi, fila un altro adesso
-E va bene, non c’è alcun bisogno di scaldarsi tanto, ho capito!
-A parte di Barbie, non mi chiedi altro?
-Beh, visto che sei in vena di domande: come mai tutta questa confidenza a chiamarla con il diminutivo?
-Cosa? Ma io nemmeno mi ero accorto, e poi Barbie o Barbarà che differenza fa, scusa…
-No, no, nessuna differenza figurati.
-E di te non mi dici niente?
-Tu cosa vuoi sapere? Ah no aspetta, provo ad indovinare: se ho il ragazzo? la risposta è si!  
-Non ci credo, non ti credo affatto mi dispiace, tu non puoi avere il ragazzo!
-E perché mai non potrei? –Chiede incavolata
-Ma perché tu sei innamorato di me è logico, ho notato il modo in cui mi hai guardato quella volta, è ovvio si vedeva lontano un miglio che eri gelosa di Barbie!
Non farmi ridere, io gelosa? Ma sei matto! Che film ti sei visto ultimamente?
-Nessun film, non mi invento niente, e sai ti confesso di averla lasciata per te, perché mi sono accorto di amarti, Cathy. –Gli dichiara spudoratamente tentando di baciarla
-Ma ti sei impazzito? –Lo riprende lei incredula spingendolo più in la per poter passare
-Perché fai così?!? Ora sono cambiato, sono cresciuto…
-Forse fuori, ma dentro sei sempre tu, va’ lasciami passare!
-Ti sto facendo una dichiarazione e tu mi tratti male? Più romantico di così non riesco ad essere.
-Ma quale romanticismo, non sai neanche cosa sia.
-Cathy, ti sto dicendo che ti amo, non l’hai ancora capito?
-Ma capire ché? Non c’è niente da capire a parte il fatto che sei un bugiardo, fammi il favore, tornatene dalla tua Barbie e smettila di seccarmi.
-Ma io l’ho lasciata per te, certo lei è interessante, simpatica, ma tu sei più bella…
-Beh, peggio per te allora che hai avuto tanta fretta di mollarla, se prima chiedevi a me ti dicevo di non farlo. Adesso lasciami andare che mi hai già fatto perdere fin troppo tempo e il mio ragazzo mi aspetta!
-E chi è costui? Non mi dire che è quel bamboccio con cui ti ho vista l’ultima volta in quel locale là al “Caprices et rencontres”!
-Si è lui, e non è un bamboccio tanto per cominciare, è gentile, tenero e affettuoso, tu invece sei solo un maleducato e basta, -gli grida in faccia arrabbiata
-Ti accontenti di troppo poco piccola, lasciatelo dire, comunque se sei felice così…
-Si, sono molto felice, qualcosa in contrario?
Finalmente lui l’ha smette di importunarla e lei corre via arrabbiata perché mezza mattinata è già volata via senza poter far nulla di ciò che si era programmata, colpa di quell’imbecille di Antoniò, chi glie la fatto fare di dargli corda, la prossima volta cambierà strada. Nel frattempo Nathalie è alle prese con gli scatti, ne avrà fatti una dozzina tra: Jose mentre suona il sintetizzatore, Nicolas che accorda la chitarra, Christian ed Etienne che si prendono a bacchettate, Jose che scioglie la coda a Nicolas e quest’ ultimo che gli tira i suoi bei riccioloni, Christian che tanto per cambiare importuna Johanna, poi però Helene strappando di mano la digitale all’amica fotografa il suo amore mentre sta sghignazzando divertito vedendo Vasseur con i boccoli in su e Nathalie a sua volta, ristrappandogliela di mano, fotografa Girard alle prese con Jose che le scompiglia tutti i capelli mentre Nicolas l’ha difende…! Quando arrivano Cathy e Jean-Jacques si confondono poverini, Etienne in vena di scherzi si tira lei nella mischia, torturandola a più non posso, Johanna approfittando del frastuono tenta di trascinarsi fuori Christian, Etienne spinge fuori quest’ultimo per le spalle e intanto Johà lo tira per un braccio dicendogli che devono discutere per forza di una cosa. Mettendolo con le spalle al muro nuovamente gli chiede di Barbarà, egli con tono seccato la prega di piantarla con questa storia perché non c’è più niente da dire, ma l’altra dandogli strattoni non molla dicendo di voler sapere a tutti i costi il motivo per cui è finita e in quel momento lui divincolandosi, una volta rientrato dentro guarda male l amico Gauthier.
La sera poi in camera, Roch dice a quest’ultimo che la prossima volta non dovrà più azzardarsi a fare una cosa del genere, non doveva permettersi di spingerlo fuori dal garage in balia di Johanna, l altro si giustifica dicendo di non averlo fatto di proposito ma si scherzava in quel momento e poi gli chiede cosa gli abbia detto lei di così tremendo per costringerlo a rientrare di fretta, però Christian non gli risponde proprio.
Tornando agli alloggi, strada facendo, Cathy e Jean-Jacques stanno avendo una discussione, nulla di serio ma potrebbe diventarlo: lui ha capito chi è il ragazzo di cui diceva di essere innamorata, ed è lo stesso che oggi senza alcuna delicatezza se l’è trascinata sul divano pronto a strapazzarla e lei lo ha anche lasciato fare, reagendo con gli stessi suoi modi di fare e dimenticandosi ovviamente dello “scemo” con cui poco prima  fosse arrivata al garage…, Cathy mortificata gli chiede scusa per averlo trascurato ma lui le dice che non è per questo, sono altre le cose che gli hanno dato molto fastidio. Parla infatti di tutta quella confidenza, quella familiarità tra loro due, ciò lo porta a concludere che lei non gli sia indifferente e che la cosa sia reciproca per giunta, per questo le chiede di essere sincera, di guardarlo negli occhi e dirgli che Etienne è soltanto un amico, non è difficile se è la verità. Cathy è come immobilizzata, il cuore prende a batterle furiosamente, cosa le sta accadendo? Se è la verità, se di Etienne non gli importa nulla, perché non riesce a dirglielo, lo sguardo di Jacques così severo l’ha fa star male, si sente agitata, nervosa, poi d’improvviso un capogiro…, e due secondi dopo si ritrova sdraiata per terra, stretta tra le sue braccia, egli baciandole la fronte le chiede scusa per averla attaccata in quel modo, ma è solo un po’geloso perché l’ama e senza più aggiungere nulla, prende a baciarla dolcemente. In quella stradina non passa nessuno: in lontananza si udiscono rombi di macchine, motorini e grida di ragazzi in vena di far chiasso, fa piuttosto freddino ma Cathy non lo avverte stando accoccolata a lui che intanto caricandosela in braccio, come futuro medico le fa una diagnosi immediata, quei sintomi sono dei chiari segni di innamoramento spiega, ma niente paura lui sa come intervenire e lei sorridendo si lascia curare ben volentieri.
<>, afferma Nathalie dando esclusivamente la colpa al fidanzato perché se non avesse fatto lo scemo sciogliendo la coda a Dupont, non si sarebbe perso tempo prezioso e lei non ama perdere tempo, Jose ribatte dicendo di non aver fatto lo scemo solo lui bensì tutti quanti, persino lei stessa, ma qui Payot non c’è l’ha fa a reggere il colpo: “lui le dà della scema?”, allora per punirlo si gira dall’altro lato del letto dandogli le spalle e continuando ad ignorarlo nonostante lui l’ha stuzzichi scoprendole il lenzuolo, proponendole un massaggio rilassante, ella rimane impassibile tenendogli il broncione, alla fine lui per farsi perdonare è costretto a…, chiedere scusa, gesto che non fa quasi mai, e come se avesse pronunciato una parolina magica, scioglie il broncione di Nathalie trasformandolo in un dolce sorriso.
Neanche in camera delle ragazze si chiude occhio, Johanna va’ su e giù per la stanza perché Cathy non torna ed è già l’una, Helene si mette a letto ma tanto speranza di dormire non c’è n’è proprio, poco dopo lei rincasa e la texana fa storie per aprirle la finestra, menomale che bussa alla loro porta Guiber che senza saperlo, salva la Andrieu da un’eventuale terzo grado, raccontando alle ragazze di avere un ammiratore segreto. Ha trovato infatti una lettera nel suo armadietto in facoltà la mattina prima, nella busta vi è spruzzato un profumo abbastanza familiare, è sicura di averlo già sentito da qualche parte spiega, però non riesce a ricordare bene dove, le altre annusano la busta (la Redfield sembra un cane poliziotto mentre fiuta un possibile indizio…) le amiche l’ha osservano un po’impressionate. La lettera contiene una poesia: frasi di speranza ed amore e al tempo stesso di paure e tormento, copiata sicuramente da un buon libro pensa lei, almeno ché non si abbi davvero a che fare con un poeta, ad ogni modo non ha la più pallida idea di chi possa essere confessa, la cosa che più l’ha incuriosisce è la firma un po’originale aggiunta alla fine: “N.C.”, “un souffle de pluie”, ossia un soffio di pioggia, non riconosce nemmeno la calligrafia e poi le due iniziali rappresentano nome e cognome o qualcos’altro? Non sta nella pelle e si chiede già da adesso quale sarà la sua prossima mossa. La Redfield analizza il foglio, lo annusa, lo mette contro luce, ancora lo gira e rigira annusandolo, sembra voglia mangiarlo, le ragazze scoppiano a ridere perché sono sicure che neanche Fagotto è capace di fare il cane quanto lei in questo momento, è da non credere…, Andrieu ha notato che non vi sono errori ortografici di alcun genere quindi immagina possa frequentare lettere, Johà prendendo carta e penna inizia a scrivere dei nomi: Charles, Christophe, Carl..., Benedicte chiede chi siano ed ella spiega che sono tre secchioni del corso di lettere. E’ a questo punto che l’altra sussultando le raccomanda di non farle fare qualche mala figura andando ad interrogare ciascuno di loro come è solito fare, la Redfield facendosene nuova, appoggiandosi una mano sul petto come per voler dire: “io!!” , risponde che non lo farebbe mai, ma per chi l’ha presa, non sono affari suoi continua a dire spuntandole sulla testa un’aureola, eh si, quando parla in questo modo vuol dire che sono già iniziati i lavori in corso nella sua testolina bacata, oramai l’amica si è pentita di averne parlato davanti a lei, ma purtroppo indietro non si può tornare.
Intanto Helene stringe al cuore un piccolo orsacchiotto, Nicolas glie lo aveva fatto trovare appeso alla maniglia della sua porta di casa, ricorda ancora che con la fretta di uscire non lo vide, perciò più tardi incontrandolo non gli disse nulla e lui ci rimase molto male, non dimenticherà mai la sua faccia, racconta alle altre. In quel periodo non stavano ancora insieme, eppure si era precipitato lì di mattina presto per lasciarle a sorpresa il peluche e farglielo trovare al risveglio, con allegato un biglietto con su scritto: “ti penso sempre Helene, sei speciale!” firmato Nicò, invece ahimè lo trovò la madre che  per fortuna non diventò isterica al pensiero che la sua bambina stesse crescendo. Certo Dupont iniziava a farsi delle idee sbagliate convincendosi che l’orsacchiotto fosse finito diretto nel cestino della casta straccia, mentre Helene tornando a casa e parlando con la madre, era corsa subito da lui spiegandogli ciò che era successo, stringendosi al cuore l’orsacchiottino, forte forte stretto a sé come per non farlo scappar via, come d’altronde faccia ancora adesso, soprattutto quando si intristisce pensando alle tournee, spiega alle amiche, allora le basta giocare con “Nicò 2” , il suo secondo fidanzatino, e le torna il sorriso,  poi si vede arrivare un cuscino addosso, subito dopo un altro sempre da parte dell’antipaticona che con gran faccia tosta intende fare la spia a “Nicò 1”, …che buffona, non cambierà mai!
Cathy ha di nuovo quella stretta allo stomaco quando si accennano le tournee, le amiche la vedono un po’pallida e lei racconta loro dello spiacevole incontro con quell’idiota di Antoniò, sembra non si frequenti più con Barbarà e che voglia sostituirla, non perde tempo il ragazzo, ma si è avvicinato a lei soltanto perché diverse volte l’ha vista con Jacques, Benedicte non ha alcun dubbio, egli si sta mangiando le mani dalla gelosia e ben gli sta a quel presuntuoso…! Ma quello che veramente faccia male a Cathy è aver litigato con Jean, non ne parla con nessuno ma durante la notte non fa che rimuginarci su e l’indomani mattina esce presto per andarsi a fare una bella nuotata in piscina.
Uscendo la testa dall’acqua di tanto in tanto per riprender fiato, intravede il suo Jean mentre si esibisce in un tuffo niente male…
-Ah! Il mio medico! –Sospira nuotando fino a raggiungerlo. –Se stessi affogando mi faresti il bocca a bocca?
-Certo, ma solo se stessi annegando sul serio, piccola mia, ma tu stai bene…, -ribatte con un dolce sorriso.
-Aiuto, aiuto…, -fa iniziando ad annaspare boccheggiando, lasciandosi andare sott’acqua
-ah, la metti così allora, ora vedi che ti faccio…
E trascorrono un tre quarti d’ora a rincorrersi nuotando, ridendo come pazzi. Dopo asciugandosi con le tovaglie da bagno, guardandosi in faccia, tornano a pensare alla sera prima:
-Mi dispiace…, -dicono entrambi nello stesso momento
-Non hai nulla di cui dispiacerti, Cathy, sono io invece che…
-No Jacques, mi dispiace invece davvero tanto per non averti detto che fosse Etienne quel ragazzo, avrei dovuto dirtelo che io e lui abbiamo da sempre un rapporto speciale, ma ti giuro non c’è niente tra di noi!
-Ho perso la testa, non sai quanto mi sono pentito di averti sgridata, non eri tenuta a darmi spiegazioni, ieri al garage c’erano tutti i tuoi amici ed è normale che ti sei fatta trascinare nella mischia…
-si, ma ti ho abbandonato in un angolo e non dovevo scusami, avrei dovuto coinvolgerti perché io e te stiamo insieme e…
-sss! –L’ha interrompe lui appoggiandogli un dito sulle labbra, -tu non hai fatto nulla di male, sono io che devo chiederti scusa, ti ho fatta sentire male ieri.
-Ma è stato solo una mancamento, nulla di ché
-si, ma il mio comportamento ne è stata la causa, perciò potrai mai  perdonarmi, piccola mia? –gli chiede sfiorandole il viso
-Non saprei! –Riflette dubbiosa, -ma si certo! –Sorride
-Ma signorina senta un po’, non le avevo ordinato di stare in assoluto riposo, uh? –L’ha fissa dandosi arie da medico
-E’ vero, ma sono in ottima forma, giudichi lei stesso dottore, -gli fa alzandosi volteggiando, -visto?
-Beh, non saprei, forse per accertarmene dovrei passarle una visitina, non crede? –Gli propone malizioso
-se è proprio necessario! –annuisce facendogli l’occhiolino, -basta che non si emoziona!
-Sono un medico, non ho emozioni quando visito le mie pazienti
-oh, ma io non sono una paziente qualunque, io…, -lo bacia, -io faccio questo!
-Mi piace sai? Scherzare con te, far parte del tuo mondo, sei uscita da una favola per caso?
-No, sono reale Jean-Jacques. Sai saperti arrabbiato con me non mi ha fatto chiudere occhio.
-Neppure io ho dormito, io ti amo Cathy, voglio che tu capisca che insomma vedendoti così in sintonia con Etienne mi ha fatto credere cose che non avrei dovuto
-Rifammi quella richiesta, avanti…!
-Quale richiesta?
-Guardarti negli occhi ed essere sincera riguardo Etienne. Per me è solo un amico, nulla di più!
-Prometto che in futuro non litigheremo più per motivi così sciocchi
-Me lo auguro sennò ti strangolo, e poi chi ti salva, il dottore sei tu
-Ma tu sei la mia infermiera personale, vieni qua. –l’ha tira a sé baciandola con passione. –A chi strangoli tu?
-A te, -risponde puntandole il dito contro più volte, punzecchiandolo di brutto, -proprio a te!
-E poi chi ti fa ridere, chi ti riempie di bacini, chi ti stuzzica al posto mio, amore?
-Non lo so, ci penserò al momento opportuno, ma qualcuno troverò, sai! –Gli dice torturandolo
-io invece dico di essere insostituibile…!
-Oh, che modesto l’amore mio…
-Perché, vorresti forse insinuare il contrario?-Fa con voce grossa, -guarda che te la faccio pagare…
…E in un attimo se la carica in braccio buttandola in acqua, dopo lei per vendicarsi riesce a tirarselo giù. Ora che si sono chiariti va tutto bene, Cathy è felice adesso!
 
 
                                  
  
 
 
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hélène e i suoi amici / Vai alla pagina dell'autore: scrittrice pii