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Autore: Rose Luna McDonald    24/09/2015    1 recensioni
"Inizi a parlare prima ancora di aprire la porta: “Lo so, lo so, in ritardo di nuovo. Sto arrivando, sto..” ti mangi la frase a metà alla vista di lui che sorride, con quell’adorabile sorriso a trentadue denti che fa nascere delle deliziose rughe attorno agli occhi, e che sorregge due fumanti tazze del ristorante al piano di sotto."
Un particolare giorno sul set cinematografico in compagnia del tuo collega preferito.
La protagonista della storia sei tu. Sì proprio tu che stai leggendo!
La storia non è mia, ho chiesto il consenso all'autrice per tradurla.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Tennant
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La storia originale appartiene a DavidTennantRequests, una ragazza dolcissima che ha accettato volentieri la mia supplica richiesta di traduzione. Quindi ovviamente i vostri commenti saranno reindirizzati da me in inglese a lei.
Qui trovate la sua pagina: davidtennantrequests.devianart.com 
E qui invece la sua pagina di Tumblr: davidtennantrequests.tumblr.com

Laddove trovate il segno "_______" è dove dovrebbe stare il vostro nome ;)

È una di quelle solite mattine in cui non distingui il suono della sveglia in sogno e non riesci a sentirla.
In compenso senti qualcuno bussare alla porta.
Quando finalmente apri gli occhi sai di aver dormito più del dovuto ma, da quanto puoi intravedere dalla finestra dell’hotel, fuori è ancora buio, quindi non puoi essere in ritardo. Controlli l’ora sul cellulare: mezz’ora di ritardo per il trucco e parrucco. Probabilmente hanno mandato qualcuno dello staff a chiamarti e a portarti sul set. Non è la prima volta che dormi troppo, ma persino dopo più di tre mesi di riprese, è ancora difficile abituarti alle sveglie mattutine, non importa quanto tu possa amare questo lavoro o quanto sia attraente il co-protagonista maschile. Con un grugnito butti le coperte da un lato, rotoli fuori dal letto e appoggi i piedi sul sottile tappeto della camera d’hotel; inciampi fino alla porta per poter mandar via il membro dello staff e avere un momento di pace. Non ci hanno messo tanto quanto ti hanno assegnato per truccarti a acconciarti, comunque.
Inizi a parlare prima ancora di aprire la porta: “Lo so, lo so, in ritardo di nuovo. Sto arrivando, sto..” ti mangi la frase a metà alla vista di lui che sorride, con quell’adorabile sorriso a trentadue denti che fa nascere delle deliziose rughe attorno agli occhi, e che sorregge due fumanti tazze del ristorante al piano di sotto.
 
“Ciao!” dice allegramente porgendoti una delle tazze.
Prendi la tazza. “Oh, scusa, David. Credevo che avrebbero mandato qualcuno..”
“Oh beh anche io ho dormito fino a tardi. Hanno mandato qualcuno per entrambi ma sono passati prima da me. Ho detto loro che ti avrei preso io.” prende un sorso dalla sua tazza e storce il naso, come se avesse appena bevuto del whisky.
Anche tu prendi un sorso e fai la stessa smorfia schifata, “Ma è terribile!”
“Disgustoso, vero?” ammette tenendo la tazza vicino al naso ed ispezionandola. Stai quasi per fare una battuta su di lui che ne sonicizza il contenuto per migliorarne il sapore, ma poi ci ripensi.
“Beh almeno ha compiuto il suo dovere, se non altro.” sorridi, “Grazie.”
“Qualunque cosa per voi, m’lady” lui si inchina verso di te e ridacchia. A volte è così idiota, ed è una delle cose che più ti piace di lui.
Raddrizzandosi di nuovo tira fuori il cellulare per controllare l’ora, “Beh ti lascio dare una sistemata, non vorrei facessimo tardi. Specialmente per il grande giorno.” Sogghigna con gli occhi più aperti e dei cenni nervosi del capo, come se cercasse di nascondere un sentimento differente.
“È oggi, non è così?” le tue spalle crollano di botto. Il giorno che aspettavi di meno sin da quando hai segnato il contratto del film.
Il giorno in cui devi provare una scena “d’amore” con uno degli uomini più attraenti di tutti i tempi e di tutto il pianeta.
“Esatto.” dice quasi scusandosi, “Ho sempre odiato questo genere di cose.”
“Okay, Casanova.” Scherzi, lui ha molta più esperienza di te con quel tipo di scene, e ti stai imbarazzando prima del previsto.
Lui ruota gli occhi alla tua battuta, “Oh Dio, andremo bene, sempre meglio farlo con qualcuno che conosci.”
“Oh, di sicuro.” Annuisci fingendo di sapere di cosa sta parlando. “Bene, sarò pronta fra poco, non vorremmo farli aspettare ancora a lungo.”
“Ci si vede di sotto!” sembra più eccitato di quanto dovrebbe essere, ma smetti subito di pensarci.
Chiudi la porta e prendi un altro sorso dalla tua tazza storcendo nuovamente il naso. Appoggi la tazza sul mobile del bagno e guardi il tuo riflesso nello specchio. I capelli sono arruffati dopo un lungo sogno, e l’occhio destro è sbavato di eyeliner della sera precedente, perché non si era voluto struccare perfettamente. Ecco perché lui sghignazzava quando poco fa hai aperto la porta. Decidi di non preoccupartene più di tanto, piuttosto racchiudi i capelli pieni di nodi in uno di quei chignon che stanno bene a tutte le ragazze, tranne che su di te. Tu devi solo pensare a lavarti e a scendere sul set, così puoi rilassarti mentre qualcun altro si prende cura di te.
 
Ciò che dovrebbe essere una mattinata rilassante e ricostituente, senza preoccupazioni, sfuma nella tua mente al pensiero di cosa possa andare storto nel pomeriggio. E se fai dei movimenti sbagliati o se emetti strani suoni? Già sai che stare così vicino a David ti provocherà qualcosa, e tu non vuoi proprio farglielo intendere. Voi due siete solo amici, giusto?
Certo, lui fa sempre gesti carini e ti ronza sempre attorno sul set, anche quando non ne avrebbe motivo. E un paio di volte, nei vostri giorni liberi, ti ha invitato fuori a pranzo e a passeggiare per la cittadina in cui viene girato il film.
Ma lo fa soltanto solo per essere gentile e per conoscerti meglio, così che la vostra chimica davanti alle telecamere sia più realistica. La tua mente corre libera mentre continui a fissare lo specchio con uno sguardo vuoto. Ti accorgi che qualcuno va e viene e ti rimette in sesto, ma sei così presa dai tuoi pensieri da non prestargli abbastanza attenzione. Alla fine un familiare accento Scozzese rompe la bolla nella tua mente:
“Oh beh, sembri diversa dall’ultima volta che ti ho visto.”
Ti ammiri allo specchio. Finalmente hai un’aria presentabile. Una botta di fiducia è proprio ciò di cui hai bisogno. Slacci la mantellina che era legata al tuo collo, giri la sedia verso di lui, accavalli le gambe e alzi un sopracciglio.
“Ti piace?” lo seduci.
“Direi proprio di sì.” Ammette, “Ma non mi dispiacevi neanche prima”.
Ti fa l’occhiolino e si volta per andarsene. Ringraziando il cielo, non è rimasto abbastanza a lungo per vederti arrossire di conseguenza. Ti ricomponi e vai nella tua roulotte per cambiarti di costume.
Avete già girato la scena che porterà alla famosa “scena d’amore” di cui il regista parlava un paio di settimane fa, e che così potete iniziare da adesso. Entri sul set per vedere lo scenario della camera da letto descritta nel copione. Ci sono in ogni angolo alcuni addetti dello staff che sistemano gli oggetti di scena per rendervi il lavoro più semplice. Alla fine vedi David in piedi accanto alla porta della stanza e qualcuno che si lamenta dei suoi capelli, senza alcun dubbio è stato lui a renderli così spettinati. Non fa altro che passare le lunghe dita fra i suoi capelli. E magari fra poco sarai tu stessa a compiere quel gesto. Il solo pensiero ti provoca una scarica di adrenalina e uno sfarfallio nello stomaco.
Salti all’improvviso quando l’assistente del regista urla al tuo fianco: “Tutti ai vostri posti! Iniziamo a filmare, abbiamo già iniziato in ritardo.” Tu sai che il commento è diretto a te, ma lasci passare mentre cammini verso David. Lui sembra voler dire qualcosa quando il regista si avvicina a voi due per farvi un discorso d’incoraggiamento riguardo alla scena e al suo svolgimento. È molto semplice: tu entri nella stanza e David chiude la porta. Tu rimani accanto al letto e lui si avvicina, ti prende fra le sue braccia e ti bacia. Finite sopra le coperte con te sopra di lui, e poi potrete prendere una pausa pranzo prima di arrivare alla parte più “divertente”. Oh, certo, così semplice. Annuite entrambi e il registra alza un pollice in su prima di tornare dietro la telecamera.
“Pronta?” chiede David.
“Oh, sì” dici cercando di suonare convincente.
“Azione!” urla il regista, e David ti porta per mano nella stanza.
 
Le telecamere filmano mentre David ti si fa più vicino. Ti accarezza una guancia con la mano destra prima di prenderti il volto fra le mani e di sfiorarti le labbra con le sue. La scarica che attraversa il tuo corpo non l’hai mai sentita prima d’ora e smetti di fingere. David ti bacia di nuovo, stavolta con più passione; tu avvolgi le braccia attorno al suo collo e rispondi al bacio. Le sue braccia stringono i tuoi fianchi e ti spingono il più possibile a lui mentre ti bacia ancora, e ancora. Finalmente ti ricordi di doverti spostare sul letto così lo allontani e ce lo spingi sopra. La cosa diventa imbarazzante perché non sai esattamente come fare per montargli sopra. Ma David sale per primo e ti trascina con poca grazia per i fianchi fino a stargli a cavalcioni. Tu sei così presa alla sprovvista da questo gesto rude (?) che sussulti e atterri con le mani ai lati della sua testa, sovrastandolo e guardandolo dritto negli occhi. I suoi occhi sono così belli, contornati da rughette a causa del finto desiderio.
Tu lo baci mentre abbassi i fianchi verso i suoi e riesci a sentire qualcosa che preme contro la gamba. Un’altra scarica di eccitazione percorre il tuo corpo, ma questa è diversa dalla precedente. Proprio nel momento in cui ti domandi per quanto tempo ancora puoi controllarti, vieni riportata alla realtà dallo “Stop!” del regista.
Schizzi via dal letto, con le labbra gonfie e il fiato corto, lontano da lui, senza nemmeno guardarlo.
“Oh Cielo!” sta esclamando il regista, “Voi due siete fantastici assieme! Non credo ci sia bisogno di ripetere la scena. C’è stato un minuto di imbarazzo ma lo possiamo tagliare più tardi. Okay, ciurma, pausa pranzo e si ricomincia entro un’ora.”
Tu passi l’intera ora di pausa nella roulotte. Un membro dello staff passa per chiederti se ti può prendere qualcosa da mangiare e senza pensarci un attimo rifiuti la sua proposta. Trovi una barretta ai cereali nel kit di emergenza e la mangi. In realtà hai ancora fame per aver saltato la colazione ma non vuoi rischiare di imbatterti in David. Non vuoi sapere se lui ha capito che per te è significato qualcosa. Non ne vuoi parlare adesso, e non vuoi proprio sapere come si è sentito lui, perché sei sicura che per lui non è stato lo stesso. Qualcuno bussa alla porta ma non rispondere. Alla fine torni alla postazione trucco e capelli in anticipo per rinfrescarti e prepararti per il secondo round di riprese, non sapendo minimamente come superarle.
Dal momento che starete sotto le coperte ti lasciano indossare i pantaloni da yoga in cui sei arrivata stamattina ma li abbinano con una fascia dello stesso colore della tua pelle. Stando in piedi accanto al set le farfalle nello stomaco ricominciano a farsi sentire. Sei eccitata nel rivedere David ma vuoi anche correre via e nasconderti. No, troppo tardi. Si sta avvicinando con uno sguardo preoccupato. Indossa solamente un paio di pantaloncini chiari e la visione già ti infiamma.
“Tutto bene? Ero passato alla tua roulotte per..” inizia a parlarti ma viene interrotto dal regista:
“D’accordo, gente! Se andrà liscia come questa mattina riusciremo a staccare prima del previsto quindi portiamola a termine! Se voi due potete tornare ai posti di prima, sarebbe perfetto. Taglieremo dritto al sodo quindi lasciateli andare sotto le coperte e pronti a girare!”
Sei grata di non poter parlare subito con David. Ti arrampichi sul letto e sotto le lenzuola con David al seguito. Il regista segnala a David di stare sotto e a voi due di far “lavorare la magia” per sistemare David di sopra e andare avanti da quel punto. Sali a cavalcioni di David guardando ovunque tranne che lui. Ancor prima che il regista possa dire azione David ti raggiunge per portarti il volto in basso e baciarti.
Non ha realizzato che non avete ancora cominciato? Non hai molto tempo per pensarci prima che una nuvola offuschi la tua mente  e ti lasci coinvolgere dal bacio. Mentre lui ti avvolge fra le sue braccia tu ruoti il bacino contro il suo. David si sposta e ti spinge sulla schiena con una mossa che ti toglie il fiato e una risatina. Lui si china per baciare il tuo collo e comincia a muoversi avanti e indietro. Ti muovi al suo stesso ritmo ridi appena sotto la scia di baci che ti sta lasciando lungo il collo. I successivi minuti scorrono troppo in fretta, e presto il regista urla lo stop, adesso c’è abbastanza materiale su cui lavorare; serve solo qualche altro filmato in cui voi due sdraiati insieme, e poi per oggi avrete concluso. David crolla al tuo fianco e ti preme fra le sue braccia. Dopo aver appoggiato le mani sul suo petto lui intreccia le dita fra le tue prima di ruotare il polso per poterti baciare il torso della mano. Ti rivolge un caldo sorriso senza dire nulla e tu lasci cadere il capo contro il suo petto, mentre lui fa scorrere la mano libera lungo la tua spalla nuda. Rimani sorpresa da quanto sia bello ma non appena ti ci abitui, il solito “Stop” rompe il silenzio sul set.
Un membro del cast vi restituisce le maglie che indossavate stamattina. Tutti iniziano a riordinare il posto piuttosto velocemente, forse per andare a casa il più presto possibile. Ti stai già dirigendo verso la porta mentre infili la felpa attraverso la testa.
“______, aspetta!” David ti chiama con voce roca, “Ero passato al tuo camerino prima per dirti che.. che io sapevo di provare qualcosa per te prima. Ma quel bacio” sospira, “mi dispiace se è durato troppo e se ti ha fatto arrabbiare. Ma il fatto è che ci tengo davvero molto a te, e dovevo dire qualcosa.”
Non riesci a credere alle tue orecchie. Le gambe si fanno molli e la voce trema, “Mi nascondevo da te oggi perché ero convinta che tu non provassi nulla per me..”
Lui respira bruscamente e un debole sorriso spunta sul suo volto, “Sul serio?”
“Sì, sul serio.”
“Oh, ______” si affretta verso di te e ti accoglie fra le sue braccia. Poi ti sfiora delicatamente le labbra con le sue prima di appoggiare le vostre fronti una contro l’altra. “Ti amo.”
Puoi percepire il suo sorriso nel bacio e la sua presa farsi più forte per poterti sollevare di qualche centimetro dal pavimento; ti fa volteggiare un po’ prima di prenderti una mano nella sua, e finalmente vi dirigete verso l’uscita di quello studio in penombra.
  
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