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Autore: Drunk on Love    28/09/2015    0 recensioni
Cantava di morte e alienazione e, mentre donava gioia a piacere a chi lo ascoltava, lui sentiva tutte quelle emozioni, troppe, travolgerlo ad ogni verso delle poesie che aveva composto lui stesso.
Non sarebbe durato a lungo. Sapeva che la Morte aspettava lui, non le centinaia di anime che lo osservavano e pretendevano sempre di più. Come se non ci fosse un limite.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When the kids had killed the man, I had to break up the band.
 
C’era qualcosa di strano e inquietante nello sguardo di quell’uomo.
Aveva un sorriso cordiale e al tempo stesso ambiguo. Poteva essere un amico e nascondere un nemico.
Tuttavia meraviglioso era, ricoperto di polvere scintillante, con un’acustica in mano, mentre trasudava seduzione.
Centinaia di volti incantanti da quell’esile eppure tanto forte uomo erano rivolti verso il palcoscenico.
Ognuno di loro sarebbe passato serenamente a miglior vita, se la Morte li avesse chiamati a sé in quel momento.
Ma l’uomo sul palco, quello vestito di glitter e tacchi alti, non era affatto sereno.
Cantava di morte e alienazione e, mentre donava gioia a piacere a chi lo ascoltava, lui sentiva tutte quelle emozioni, troppe, travolgerlo ad ogni verso delle poesie che aveva composto lui stesso.
Non sarebbe durato a lungo. Sapeva che la Morte aspettava lui, non le centinaia di anime che lo osservavano e pretendevano sempre di più. Come se non ci fosse un limite.
Ziggy Stardust stava morendo lì, su quel palco. Non per colpa di alieni o spiriti demoniaci. Ziggy Stardust stava morendo per mano di coloro che gli risucchiavano l’arte e l’energia. Per il suo pubblico.
L’uomo si guardava intorno con un sorriso fin troppo smagliante, lo sguardo terrorizzato di chi ha solo il presentimento di cosa sta per succedere.
Sentiva solo la voce confortante della sua chitarra. Lei, la sua fedele compagna, lo stava accompagnando ad esalare i suoi ultimi respiri.
Era troppo giovane per morire, ma troppo vecchio per poter continuare ad esistere. La gente continuava a pretendere.
Loro volevano la morte di Ziggy. E la volevano lì, di fronte ai loro occhi. Perché loro amavano e odiavano Ziggy.
Lui gli aveva dato troppo e troppo poco, e sventolava ancora un sorriso sfrontato come a voler dimostrargli di non aver timore della figura incappucciata con la falce.
Ma la voce di Ziggy tradiva paura, immensa. Pregava che il supplizio finisse in fretta, e che gli alieni, gli spiriti e il pubblico gli strappassero l’ultimo stralcio di vita al più presto.
Eppure l’attesa era così dannatamente eccitante. Sentiva nel suo corpo energia ed elettricità che gli davano la forza di continuare a respirare e a cantare.
My Death stava giungendo al termine. Nel frattempo, una lacrima gli stava rigando la guancia truccata, ma oramai non importava più.
L’ultimo posto sulla scaletta spettava a Rock ‘n’ Roll Suicide. Il colmo.
Fu questa, dunque, la morte di Ziggy Stardust. Autodistruzione. Venerazione. Arte.
Ma il pubblico non capì. Vide la Morte portarsi via la sua ragione di vita ma non la percepì.
Eppure tutto era cambiato, pur rimandendo uguale. Ziggy era ancora in piedi, eretto con le braccia alzate, ma era morto.
Ed il motivo per cui il pubblico non lo vedeva, era semplicemente che non voleva accettarlo.
Ziggy Stardust morì quella notte, ma il mondo continua ad aspettare il suo ritorno.
Come un Messia, una  leggenda intramontabile che continua a vivere anche dopo la morte.
Niente sarebbe mai più tornato uguale a prima: il ciclo della vita era stato spezzato da quando Ziggy Stardust si era rivelato al mondo.
E non sarebbe mai bastata la sua inutile morte a risanare l’ordinario cerchio della futile esistenza comune.


-Angolo autrice-
Sono tornata con...non so cosa.
Ho scritto questa cosa un paio di settimane fa e ho deciso di pubblicarla oggi per chissà quali oscuri motivi.
Senza pretese, una breve one-shot su Ziggy, che amo fin troppo.
Spero che questa cosa non sia così orribile come sembra a me e allora che la pubblico a fare? e che, in ogni caso, me lo facciate sapere.
Grazie a chi legge, anche in silenzio, e a chi lascia una recensione.
Alla prossima,

-Drunk on Love-

 
  
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