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Autore: Alue    29/09/2015    0 recensioni
“Cosa mi hai comprato? Dai, dimmelo! Che cos’hai dietro la schiena?”.
“Siediti sulla panchina e chiudi gli occhi. Lo scoprirai fra poco. Tienili chiusi! Non fare la furba!”.
“Ok, adesso puoi aprirli! Ta-Dan!”.
“Che cosa… sono. Amore, sono bellissime!”, cinguettò Alisea.
“Ti piacciono? Le ho fatte fare a posta per noi”.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hyunjoong
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

In qualche modo posso sopportarlo.
In qualche modo posso rialzarmi.
Dovresti essere felice vivendo così.
Giorno dopo giorno sono sempre più stanco.

Hyun Joong era rientrato a casa. La testa girava e l’aria era pesante, ovattata. Si appoggiò al tavolo con entrambi le mani e strinse i denti per contenere il dolore. 
Tutto gli sembrava sbagliato, eppure fino a poco tempo prima era stato il ragazzo più felice del pianeta.
Aveva bei voti, aveva degli amici sinceri e… aveva lei. Lei che lo aveva amato. Lei che lo aveva tradito.
Lei che gli aveva spezzato il cuore, riducendolo in mille pezzi che mai nessuno sarebbe riuscito a rimettere insieme.
I ricordi nella sua mente si facevano sempre più vividi a ogni pensiero e lo squarcio nel petto sempre più profondo.
Faceva male, sanguinava e non riusciva a respirare. Il nodo alla gola impediva di parlare, facendo uscire solo lamenti.
Lacrime calde scesero lungo le sue guance e raggiunsero presto il legno, trasformandosi in singhiozzi discontinui e singulti.
Era un incubo; l’idea che non fosse più sua lo faceva impazzire e all’improvviso, non ce la fece più: scatenò tutto il suo rancore, la sua rabbia, la sua ira rovesciando il tavolo, lanciando libri, telefono, distruggendo i cuscini, le bottiglie di vetro.
Massacrando tutto quello che trovava davanti a sé, fino ad arrivare a scalciare violentemente il televisore.
Si prese la testa fra le mani e si sedette sul divano a piangere.
Amare erano le lacrime che uscivano senza fermarsi. Prese due ciocche dei suoi capelli lisci e ribelli e li tirò, quasi a contrastare il dolore che provava dentro.
Cosa mi hai comprato? Dai, dimmelo! Che cos’hai dietro la schiena?”.
“Siediti sulla panchina e chiudi gli occhi. Lo scoprirai fra poco. Tienili chiusi! Non fare la furba!”.
Hyun Joong sentiva delle voci… chiare e distinte.
Alzò gli occhi grandi e rossi, e guardò nel televisore di fronte a sé.
Il calcio aveva fatto partire la cassetta che era rimasta dentro il videoregistratore. Quella stessa cassetta che era rimasta lì da quando lei se n’era andata.
“Ok, adesso puoi aprirli! Ta-Dan!”.
“Che cosa… sono. Amore, sono bellissime!”, cinguettò Alisea.
“Ti piacciono? Le ho fatte fare a posta per noi”, Hyung Joong sorrise felice. Il cuore pieno di gioia.
“Sono splendide…”, confermò di nuovo la ragazza che stava osservando con cura nelle mani del ragazzo.
“Adesso però mi devi promettere una cosa”, disse il ragazzo con una scintilla d’amore negli occhi.
“Dimmi”, prestò attenzione lei.
“Qualunque cosa accadrà, tu ed io… resteremo per sempre insieme”.
“Te lo prometto…”, sorrise dolcemente.
Il video mostrò le fedine, con il sottofondo delle risate e degli schiamazzi dei due che se le scambiarono; le fedine hai alle loro mani ed infine i due ragazzi che le ammiravano alle loro dita, sorridendo. Innamorati.
La ferita lacerante si fece più profonda nel cuore di Hyun Joong dopo ogni secondo e una fitta lancinante lo colpì in pieno petto.
Si alzò, spense i ricordi che lo stavano uccidendo e andò in bagno a medicarsi la ferita.
Non ti ha mai amato. Era illusione. Pura illusione. Ama me, ha sempre amato me…
“Io non ho preso nulla, è lei che ha ceduto. Se diceva di amarti davvero, perché sarebbe venuta da me quando avete litigato?”.
“Era stanca. Stanca della tua gelosia opprimente”.
“Non ti ha mai amato…”.
Le parole di Hyung Jun si erano incise nella sua mente e ardevano come fuochi ardenti.
L’odiava. Odiava entrambi, ma non riusciva a non volergli ancora bene.
Piegato sul lavandino, aspettò che l’acqua uscisse. Si sciacquò il viso, cercando di lavare via anche la più piccola traccia del suo malessere e richiuse lentamente il rubinetto.
Gli occhi incontrarono i suoi stessi occhi.
La sua immagine riflessa nello specchio era affranta. Uno straccio. Un fantasma.
Si accorse di essersi tagliato anche su di una guancia. Non glie ne importava niente.
Non era nulla a confronto di ciò che si presentava alle porte dell’immensa oscurità del suo cuore.
Le lacrime tornarono a riaffiorare e impotente di contorse nella sua sofferenza, urlando tutto il suo dolore e liberando finalmente lo stomaco da quel peso che l’opprimeva.
Lo specchiò finì in mille pezzi, incrinandosi nel punto esatto dove il pugno di Hyun Joong era finito.
Così anche la mano cominciò a sanguinare e il suo riflesso divenne come le sfaccettature di un diamante.
L’indistruttibile diamante che se fatto cadere in modo errato poteva infrangersi, diventando finissima e invisibile polvere.
Ragazza.
Sto piangendo. 
Sei tutto per me.
Addio .

{Spazio Alue! :D}

Ed ecco un nuovo capitolo di questa storia :3 allora... u.u come ho già detto ad una lettrice questa FF è nata come una sfida tra me e il video dei Bigbang "Haru Haru", in cui mi sono riproposta di riuscire ad estrapolare i sentimenti di GD e metterli su carta. Ci sto riuscendo? Aspetto giudizi e commenti! ^^ Anche consigli! :D
Grazie per aver letto! <3

  
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