Sono di nuovo insieme, Benedict e Martin.
Era da un anno, un lungo ed interminabile anno, che non si trovavano l’uno di fronte all’altro, come sono adesso.
Mai hanno amato il loro lavoro come ora, perché è grazie ad esso che si sono ritrovati, quando non speravano che sarebbe mai potuto succedere.
E questa è l’occasione giusta per dare libero sfogo ai loro sentimenti rimasti per troppo tempo nascosti e rilegati nel luogo più segreto ed intimo dei rispettivi cuori.
Martin fissa Benedict, fondendo i propri occhi castani e piccoli con quelli grandi e chiari dell’altro, e già solo quello sguardo, così intenso ed assolutizzante, basta per fargli scoppiare il cuore nel petto.
La vicinanza dell’uomo che più ama al mondo, poi, ed il calore devastante che si irradia dal suo corpo muscoloso, lo fanno capitombolare irrimediabilmente.
Vorrebbe parlare, Martin, parlare e confessare il proprio imperituro amore a Benedict.
Deve recuperare il tempo perduto nel passato, quando la timidezza gli impediva di profferir la seppur minima parola in merito, costringendolo a convivere con le sue emozioni dilaganti ed a soffocarle duramente.
Ora è cambiato, però.
Freeman è un uomo nuovo, adesso.
E deve rivelarsi, rivelare il suo sentimento, prima che inizino le riprese del film, prima che sia di nuovo troppo tardi.
Benedict guarda Martin, lo scruta con la sua aria da investigatore che non assume solo quando interpreta il grande Sherlock Holmes.
Lo fissa con intensità, ed i loro occhi così diversi ma allo stesso tempo così complementari, fanno l’amore in silenzio.
Vorrebbe piangere, Cumberbatch.
Di gioia.
Perché mai avrebbe pensato di avere nuovamente davanti a sé il viso delicato di colui che per mesi, anni, è stato il suo collega di lavoro, e che con il tempo è diventato l’unico uomo della sua vita.
I capelli di Martin sono esattamente come li ricordava, forse solo appena un po’ più canuti: morbidi, folti, perfetti per affondarci le dita.
Come ogni volta, anche ora a Benedict prudono le dita per quel desiderio frustrato, ed è costretto a conficcarsi le unghie nella morbida carne dei palmi pur di tenere le mani ferme al loro posto.
Dovrebbe parlare, perché non c’è più molto tempo, prima dell’inizio delle riprese, prima della fine.
Dovrebbe parlare, e confessare il proprio amore a Martin, che ora è lì, di fronte a lui, con gli occhi lucidi e la bocca semischiusa.
O, quella bocca! È il Paradiso e l’Inferno insieme, per Benedict.
Deve agire, adesso.
È necessario per la sua sopravvivenza.
Deve farlo, ed al più presto, anche.
Entrambi, Martin e Benedict, vorrebbero parlare.
Entrambi, Freeman e Cumberbatch, tacciono.
E quando le riprese ricominciano, non possono fare altro che separarsi, con il cuore nuovamente infranto e le lacrime che premono agli angoli degli occhi.
Ci saranno altre occasioni, per dichiararsi.
Forse dopo.
Forse tra qualche giorno.
O forse dovrà passare un altro lungo, infinito, anno.