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Autore: Hephily    03/10/2015    0 recensioni
" Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Son tre caratteristiche macabre e bellissime son la loro condanna."
Tratto dal Prologo:
- Sento odore di sangue, qualcuno si è tagliato, il profumo è strano … come se stesse emettendo una melodia, è cosi il buono quel sangue. - Disse lui senza fare caso a me.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabusa Aido, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Stavo sorridendo, per la frase che aveva detto quel ragazzo albino.
Era ridicolo, il mio sangue creava delle melodie?
Non era possibile, quel ragazzo avrà sognato ad occhi aperti.
Forse voleva fare un complimento sul mio sangue, quanto era buono, così dolce e succulento.
Avevo provato quasi tutti i tipi sangue, ma me ne mancavano alcuni.
Ma il punto era un altro, nonostante la mia ferita si fosse rimarginata, il mio sangue era stato percepito da quel vampiro. E dopo poco aveva detto che era come una melodia.
 Buffo, non trovavo altre parole adatte a quella situazione.
- Scusa la domanda, perché ridi?  - Chiese Yuki, molto probabilmente era confusa sul mio comportamento.
- Il tuo amico fa delle battute bellissime! Secondo te il sangue dei vampiri può emettere una melodia? - Chiesi mettendomi una mano per coprirmi il viso, mi stavo vergognando a ridere in quel modo.
- Dipende da che vampiro sia, almeno credo, aspetta tu sei un vampiro! Ora capisco il motivo per il quale  Zero andava avanti e indietro, prima del tuo arrivo. - Rispose la castana agitando le mani.
- Sei buffa come guardiano, comunque sei stata gentile ad accompagnarmi e prendermi la valigia. – Dissi io accennando un sorriso.
Era la prima volta che ero gentile con una ragazza umana.
Non che odiassi gli esseri umani, però essendo un vampiro tutti avevano paura di me.
Salutai Yuki sorridendo mentre lei andava verso l’uscita del dormitorio.
Guardai la porta davanti a me, era marrone scuro con delle rifiniture in ferro nere. Poi senza alcun indugio aprii la porta entrando nel dormitorio luna.
- Hanabusa! Ti ho detto di sistemare quella maledetta stanza! – Urlò un ragazzo dai capelli arancioni.
- Ma sono tutti pezzi rari che ha rotto Kaname, non posso buttarli , sono importanti per me! - Rispose a tono il biondo dagli occhi azzurri.
- Che modo di accogliere un vostro parente. – Mi intromisi io, incrociando le braccia sotto il seno e ridendo divertita.
Tutti i vampiri seduti intorno al tavolo si alzarono, non sapevano del mio arrivo eppure c’era qualcosa che li disturbava.
Forse era la mia presenza o avevano avvertito il mio sangue?
- Chi è quella? - Chiese una ragazza seduta vicino a un vampiro di nome Senri Shiki.
 lui lo conoscevo,era un modello, insomma chi non lo conosce?
- Non so, Rima, ma se vuole la guerra avrà la guerra da me! - Esclamò una ragazza dai capelli lunghi.
- Non è venuta qui per combattere Ruka, calmati. - Disse ad un tratto un ragazzo mentre scendeva le scale.
I miei occhi si incantarono vedendo quel vampiro.
Era molto alto, forse più di me. Aveva gli occhi color marrone cioccolato, ma di sicuro appena sarebbe spuntata la luna si sarebbero colorati di un bel rosso sangue acceso, i capelli erano color castano scuro ed erano lisci ed erano medio lunghi.
Indossava una camicia nera sbottonata, che lasciava intravedere il suo collo e i pettorali,  i pantaloni erano bianchi e ai piedi aveva delle scarpe nere.
- Capo dormitorio Kuran! Pensavamo che eravate nella vostra stanza. – Disse il ragazzo biondo con gli occhi verdi.
- Aidou con la tua testa non devi pensare, piuttosto ti hanno fatto qualcosa? - Chiese dolcemente Kaname Kuran venendo verso di me.
- No, figuriamoci neanche si aspettavano il mio arrivo. – Risposi imbarazzata, quando il ragazzo si mise davanti a me, sentivo il viso andarmi in fiamme.
- Buon per loro che saranno i tuoi nuovi compagni, ora te li presento:  Atsuki Kain, Hanabusa Aidou, Rima Toya, Ruka Souen, e Shiki. -
- A loro li presenti con il cognome e me solo con un: “ lui è Shiki “ grazie cugino. – Disse Senri mangiando dei mikado.
Mi misi a ridere, erano tutti divertenti tranne Ruka, non capivo il perché ma percepivo il suo odio verso di me.
Kaname mi porse gentilmente la mia uniforme della Night Class.
Notai che tutti quanti obbedivano ai suoi ordini.
- Aidou, non ti dispiace avere una donna in camera vero. -
- Basta che non è una maniaca dell’ordine, non deve toccare le mie cose. – Disse lui sbuffando.
- C-cosa dormire nella stanza di un ragazzo! – Esclamai a quel punto. – Non si sa mai che lui è un maniaco del sangue e lo vuole bere! – Dissi senza riflettere bene su quello che avevo detto.
- No non sei il mio tipo ideale di donna, tranquilla, però un pensieri.. - Non riuscì a finire la frase perchè Kaname gli diede uno schiaffo.
Portai  una mano sulla bocca, per un attimo ebbi paura. Prima Kaname era gentile, dolce, non capivo perché avesse colpito quel povero ragazzo.
Così non ci pensai due volte e presi le difese di Aidou.
-N-non dovevi colpirlo, stava dicendo solo quello che pensava!- Dissi alzando la voce verso il Capo dormitorio.
- Ma come osa quella ragazzina!? - Intervenne Ruka a difendere Kaname, si notava da lontano che lo amava.
- Ruka stai al tuo posto. - Si risolve Kuran a lei.
 – Non ti devi preoccupare, ha ragione Merodi, ho esagerato con il povero Aidou. - Disse lui.
Come conosceva il mio nome?
Non mi ero nemmeno presentata, forse leggeva nel pensiero.
Mentre abbassavo la mano, a causa della mie unghia lunghe finì per farmi un taglio alla mano mentre pian piano iniziava a cadere un po’ del mio sangue.
- Che profumo delizioso, sembra una melodia. - Disse Shiki incantato.
Poco dopo la ferita si richiuse, Kaname mi guardava, non con odio.
I suoi occhi diventarono rossi.
-Bene, se Aidou non ti vuole in stanza, dormirai nella mia.- Rispose lui fasciandomi la mano. - Così dovrebbe andare, stai attenta con le tue unghie.-
- Cosa? Kuran, perché la fai dormire con te, cioè spero non nel tuo letto! - Intervenne Ruka gelosa.
- Smettila Ruka! Tra poco dobbiamo andare a lezione, preparatevi e tu seguimi, ti faccio preparare un letto. - Rispose lui accompagnandomi nella stanza.
Mentre camminavamo mi mostrò tutto il dormitorio e infine la sua stanza.
 Aprì la porta e mi fece segno con la mano di entrare.
Ero terrorizzata, insomma cosa voleva farmi quel bellissimo vampiro?
 La sua stanza era piena di libri, al lato della finestra c’era una scrivania con sopra degli scacchi.
- Allora, Merodi. - Disse lui e per questo mi prese un colpo, la vetrina esplose per mano dei miei poteri.
-S-Scusa non volevo.-
-Non preoccuparti ti ho chiamato mentre eri distratta.- Rispose lui accarezzandomi la testa.
- Ho sentito il tuo profumo di sangue già da dentro la limousine, il tuo sangue ha un profumo così dolce..- Disse lui sedendosi sul divano.
Poi d’un tratto qualcuno busso alla porta ed entrò.
Era una ragazza, non come le altre che ho visto, lei era alta, slanciata, con le forme abbastanza evidenti. I capelli erano lunghi e sciolti di colore nero mentre gli occhi erano celesti come il cielo di mattina.
- Erena, che fai qui? - Chiese lui Kaname girandosi verso di lei.
- Ho sentito un profumo di sangue, pensavo fosse il tuo. - Rispose la ragazza facendo un passo avanti.
- Non eri a spiare Zero. – Disse Kuran abbozzando un sorriso.
- Scherzi? Io lo odio quel vampiro di tipo D, e poi è grazie a te che non è diventato uno di livello E, e poi lo odio con tutta me stessa! - Esclamò lei diventando rossa, dopo poco si girò verso di me.
- M-merodi. – Chiese lei balbettando.
A quel punto la domanda mi venne spontanea.
- Come conosci il mio nome? Come fate a saperlo voi due ? – Chiesi spaventata agitandomi.
- Aspetta e calmati, è stato il tuo sangue a dirmi chi sei. – Disse prendendomi una mano per calmarmi.
- Ok, qualcosa non quadra, siete in due a dire che il mio sangue parla, che emette melodie, siete dei vampiri strani. – Dissi io in preda ad un attacco di panico.
Kaname guardava la scena senza dire una parola, ero sicura che nascondeva qualcosa dietro quello sguardo dolce, sensuale e soprattutto passionale.
- Erena, preparati tra poco abbiamo lezione, vado anche io nell’altra stanza così mi cambio. - Disse lui entrando nella stanza dove dovevo dormire anche io.
Erena mi saluto con un sorriso mentre io restavo ferma nella stanza.
Ero scioccata? Andava bene come parola?  Forse no, perché ero più che scioccata, insomma in un giorno più persone mi avevano detto che il mio sangue emetteva una strana melodia.
Mentre mi preparavo indossai la mia uniforme bianca con calze e le scarpe nere.
Ero davanti alla porta pronta per uscire e andare a lezione.
Kaname era dietro di me, non mi ero accorta del suo arrivo, e quando lo percepii sentii un brivido salirmi per la schiena.
 ******
( Pov Erena )

Ero appena rientrata nel dormitorio luna, dopo la mia solita passeggiata.
Come al solito Zero mi aveva scoperto mentre lo spiavo, non capivo come facesse a scoprirmi ogni volta.
Però sta volta si era comportato in maniera diversa, non mi ha scacciata come al solito! Si è messo a parlar e con me!
Ero al settimo cielo per quello, insomma! Zero mi aveva parlato e mi aveva chiesto come stavo!
Ok, stavo delirando un po’ troppo, era meglio darmi un contegno o se no gli altri mi avrebbero scoperto.
- Buonasera a tutti. – Salutai mentre entravo dentro e chiudevo la porta.
- Finalmente sei tornata piccola Erena! – Disse in quel momento Ichijou accogliendomi con un sorriso.
-  Ciao Ichi-san! E si sta volta ho camminato di più – Risposi io sorridendo, lui era uno dei pochi miei compagni con il quale andavo d’accordo.
- E di un po’ hai spiato di nuovo Zero? – Chiese in quel momento Ruka fulminandomi con lo sguardo.
Ecco, Ruka come al solito era di cattivo umore anzi oggi era di pessimo umore, molto probabilmente Kaname avrà rifiutato di nuovo il suo sangue.
- Si, Ruka continua a fantasticare, lo sai benissimo che non è così! – Risposi io cercando di non balbettare, se lo avessi fatto mi avrebbero scoperto.
- Su, voi due non litigate, allora Erena hai visto qualcuna di interessante? – Chiese Hanabusa appoggiandomi un braccio intorno alle spalle.
Era sempre il solito.
- Ma la vuoi smettere di fare sempre le stesse domande! – Disse a quel punto Kain, buttando gli occhi al soffitto per l’esasperazione.
Io mi misi a ridere vedendo quei due battibeccare, poi ad un tratto sentii un odore particolare.
Era dolce, intenso e stava giocando con il mio istinto vampiresco.
- Vado a salutare Kaname-chan! – Dissi io correndo per le scale.
- Non puoi chiamarlo così! – Mi urlò Ruka alzando la voce.
- Non ti darà ascolto lo sai. – Disse Shiki mentre mordeva un mikado datogli da Rima.
- Dannata mocciosa! – Imprecò Ruka andandosene poi nella sua stanza.
Mentre salivo le scale, sentivo l’odore diventare più forte, era eccitante! Dannazione se lo era.
“ Sarà molto probabilmente Kaname, questo corridoio conduce alla sua stanza … Ma! Non è possibile, ho sentito il nome Merodi insieme ad una melodia dolce e malinconica! No, non è possibile di certo a giocarmi questo brutto scherzo era stata la mia sete. “ Pensai dentro di me, ma quella melodia si continuava a ripetere.
“ No! Di sicuro sarà la voglia del sangue di Zero a giocarmi questo brutto scherzo! “ Così per mettere a tacere la mia mente mi morsi il polso ed incominciai a nutrirmi con il mio stesso sangue.
Non era una cosa comune, ma era l’unico modo per tenere a bada la mia sete.
Dopo poco smisi e continuai a camminare verso la camera di Kaname, appena arrivata la davanti, senza bussare entrai.
- Erena che ci fai qui? – Chiese Kaname, non era solo, insieme a lui c’era una ragazza. Era da lei che veniva quell’odore così delizioso.
- Volevo salutarsi. – Risposi sorridendo.
- Non stavi spiando Zero? – Chiese lui mentre sul suo viso appariva un sorriso.
- Kaname! Dimmi che scherzi! – Dissi io ad alta voce, cavolo mi aveva scoperta alla grande.
Poi ad un tratto sentii qualcosa di strano, la melodia che mi rimbombava nelle orecchie aveva appena detto un nome, Merodi!
- M-Merodi. – Dissi mentre guardavo la ragazza assumere una espressione preoccupata.
- Come fate a conoscere il mio nome? – Chiese lei iniziando ad agitarsi.
Non so perché lo feci, ma per calmarla le presi la mano. Era strano, quando la guardai dritta negli occhi percepii il senso di disagio, ma vidi anche qualcos’altro che non riuscì ad identificare.
- Voi due siete proprio pazzi. – Disse lei mentre continuava a guardare me e Kaname.
- Erena vai a preparati, tra poco abbiamo lezione. – Disse Kaname sorridendo.
- Vado! – Dissi io uscendo dalla porta e correndo in camera mia.
Mi preparai in due minuti e dopo poco scesi le scale arrivando dagli altri.
- Oggi sei di umore troppo felice. – Mi fece notare Ruka.
- Si lo so, problemi? – Chiesi io pronta a lanciarle qualcosa in testa.
Non che la odiassi, ma nei miei confronti si comportava sempre in maniera fredda ed isolata e la cosa mi dava fastidio.
- Avanti non litigate voi due! – Disse a quel punto la voce di Kaname, era arrivato da poco e con lui c’era anche Merodi.
- Va bene Kaname. – Rispose Ruka mentre si apprestava a fare quello che il capo dormitorio aveva detto.
- Come vuoi tu Kaname-Chan. – Dissi io mentre aprivo le porte del dormitorio.
- Allora Merodi, qual è la tua prima impressione su di noi? – Chiese Ichijou mentre le si avvicinava.
- Buona, tralasciando il fatto che tutti dite che il mio sangue emette una melodia. – Rispose lei mentre camminava affianco a Shiki e Rima.
Poi ad un tratto sentii delle urla provenire da fuori le mura che isolavano il dormitorio.
- Oh no, ci risiamo. – Disse Kain mentre si portava la cartella alla schiena.
-  Come ci risiamo? – Chiese Merodi, iniziando a guardarsi intorno.
- Ecco i nostri fan! – Rispose Hanabusa pronto a sparare con la sua “ pistola ” ai cuori delle sue fan.
“ Zero! “ Pensai dopo aver sentito la sua voce e quella di Yuki.
- Andiamo su! – Mi disse Kaname sorridendomi, molto probabilmente lui sapeva già tutto dei miei sentimenti per Zero, ma non mi preoccupavo, mi fidavo ciecamente di lui.
- Si! – Risposi io mentre lo affiancavo assieme a Merodi, lei si era avvicinata a me per chiedermi spiegazioni.
Dopo poco varcammo la soglia del cancello e quando udii quella voce pronunciare un “ Andate via o vi uccido! ” Con un tono duro il mio cuore iniziò a battere più velocemente.
Zero, era sempre bello sentire la sua voce.
   
 
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