Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: TimeStrangerRey    04/10/2015    4 recensioni
Sebbene vi siano presente 50 sfumature di perversione di Ikuto Tsukiyomi, questa storia parlerà di una guerra che avverà a causa di un fatto accaduto nel 1500 d.C.
Tadase Hotori, il "piccolo re" infernale, nonostante abbia vinto il Bene, non è riuscito a prendere il lucchetto ad Amu ed ora la poveretta, dovrà affrontarlo nuovamente. Di nuovo si affronteranno il Bene e il Male, per stabilire chi dovrà regnare una volta per tutte.
Chi vincerà? Quante sfumature riuscirete a leggere di Ikuto? Ce la farà la povera disgraziata di Amu, questa volta, a vincere?
Siccome sono stanca di porvi queste domande, entrate e leggete! xD
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Tadase Hotori, Un po' tutti, Utau Hoshina
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Chiave e il Lucchetto.

[POV Amu]

Mi avvio tra le strade della mia città senza una meta precisa.
Ho nelle mie orecchie la mia fidata musica. Non voglio sentire rumori esterni: voglio godermi i miei pensieri e basta.
Rifletto su tutto quello che mi è successo nell’arco di questo mese: uno, sto insieme ad un ragazzo pervertito e malizioso che ha successo con le ragazze nonché fratello della mia migliore amica; due, ho avuto dei violenti attacchi d’ira nei confronti delle sue compagne di classe per via della loro stupida e infondata gelosia nei mie confronti e ultimo, ma non per importanza, ho combattuto contro un demone che vuole qualcosa da me. Già… da me.
Le ferite mi fanno ancora male, nonostante si siano rimarginate -per modo di dire- se dovessi affrontarlo di nuovo, sono sicura che ne uscirei più devastata dell’ultima volta.
La cosa peggiore di questa faccenda è la più remota possibilità che Owen si presenti a scuola nel bel mezzo della lezione e volesse pareggiare i conti.
Dio ti scongiuro no! Tutto, ma no che quel pazzo delinquente venga a scuola -anche se la vorrei volentieri radere al suolo-! Tutto ciò è seccante!
Ma perché proprio io? Non potevo essere una ragazza normale per una volta? Perché devo sempre aiutare chissà chi, perché devo essere in mezzo all’uragano? Possibile che di tutte le persone che occupano questo pianeta composto da tre quarti d’acqua, proprio la sottoscritta deve avere dei poteri?
Sarebbe stato bello averceli senza tante complicazioni! Ma ovviamente, nessuno ti dà qualcosa senza volerne una in cambio!
Maledetti scambi!
Nessuno sa come ci sente ad essere speciali: i pensieri degli altri ti fluiscono nelle orecchie come l’acqua di un ruscello in alta montagna. Non ci sono segreti per me: le persone davanti al mio sguardo possono mostrarsi come vogliono, ma riesco a leggere la loro mente.
Intendiamoci: non sono una che si mette a origliare le loro vere parole, le loro intenzioni, metto la musica ad alto volume solo per poter coprire quello che sento.
Sono solo poche frasi che si mescolano insieme a centinaia di migliaia di altre voci, senza contare che vedo anche i morti.
Camminano con noi, ci osservano, ci parlano, ci incolpano o ci aiutano: nessuno, se non io, li posso vedere, aiutare, e quelli se ne accorgono per questo fino alle elementari avevo solamente la compagnia degli spettri.
Ci sono ancora conti in sospeso di molte anime, poi spetta a loro scegliere dove andare: Luce o Buio.
Due entità che si combattono, che sfidano gli esseri umani a cadere o nel bianco o nel nero.
Io sono nel mezzo. Non so nemmeno da che parte stare, non mi interessa la storiella del “Bene contro il Male”.

-Fai male a pensarlo! –

Mi giro per vedere chi aveva parlato e noto che era quella donna-fantasma. La sua pelle, al contatto con la luce del giorno, è pallida come quella della Luna, i suoi occhi cristallini sono incolore, non fanno trasparire alcuna emozione e le labbra rosee sono leggermente dischiuse, in procinto di parlare.

-Ma chi ti ha chiesto qualcosa? – sbuffo irritata voltandomi dall’altra parte, ma la donna si pianta sul mio cammino facendomi cadere con il fondoschiena per terra.

Sento il dolore tornarmi e circolare in tutto il corpo! Amu trattieniti!

-Luce e Buio si sono sempre scontrate nella storia, specie nel 1500 e tu lo sai! Devi aiutare la Luce! – pronuncia quella con la voce di chi sembra voler dire “o mi aiuti oppure per me puoi anche morire all’istante".

Il 1500? Ah sì, il prof di storia me ne aveva parlato una settimana fa! E’ stato il periodo della Controriforma della Chiesa.
Ma cos’ha a che fare tutto ciò con la lotta tra Bene e Male?

-E quindi, che significa? Io non so come aiutarvi! Mi hai vista!? Sono solo una ragazza umana, non ne sono in grado! E poi, cosa è successo nel 1500? – chiedo esasperata dalla continua confusione che si aggira nella mia testa.

Non mi importa se le persone che potevano passare mi avrebbero potuto dare della matta perché urlo al vento… devo sapere, devo avere risposte!
In tutta la mia vita non sono mai stata così determinata a scoprire il motivo per cui avessi la magia. Sono sempre stata sola, non ho mai avuto così tanta sicurezza da tenere testa a spettri, demoni e chissà che altro.

-Siediti ti conviene. – mi dice arrendendosi ai miei capricci. – E’ successo molto tempo fa, secoli per essere esatti.
Il Bene e il Male si sono sempre spalleggiati per poter far vivere la razza umana in completa armonia, tra errori e benefici. C’è sempre stato il giusto e sbagliato, il bianco e il nero, l’amore e l’odio, ma non si può convivere con essi per l’eternità. Infatti, il Buio accecato dal potere, bramava il controllo degli umani e così, piano piano riuscì a estendere il proprio potere. Rubò il Lucchetto e la Chiave magica in possesso di due umani i quali innamorati l’uno dell’altra, non sono riusciti a proteggere i loro artefatti. Ma gli umani vollero riprendersi ciò che gli avevano preso e per farlo sono andati contro la Chiesa. Tu sei la sua reincarnazione, Amu. – mi dice.

Aspettate… fatemi digerire.
Che ha detto? Io che cosa?

-Ma tu devi essere fuori come un balcone! Io non sono la reincarnazione di nessuno! – le grido chiamando tuoni dalla rabbia.

Non mi sono mai piaciuti i temporali, mi ricordano molto le guerre, mi spaventano e questa motivazione non sta in piedi… lo so! Ma non riesco a non tapparmi le orecchie con le mani e a non serrare gli occhi immaginandomi di essere da tutt’altra parte.

-Tu puoi aiutarci! Il Lucchetto è nelle tue mani. Sei quella stella che brilla intensa da molto tempo, sei rimasta a dormire per tutta l’evoluzione della storia dell’umanità e ora sei ritornata per adempire alla tua missione. –

Non so che dire, sul serio: non sono mai stata così scioccata.
Ho visioni sfocate di un oggetto che si materializza davanti ai miei occhi, ma io non sono quella ragazzina che aveva in possesso il Lucchetto.
Io sono io, punto e basta.

-Non so nemmeno dove ce lo abbia quell’affare, quindi per favore vattene e lasciami in pace! Non voglio vedere la tua faccia per un po’! – sbuffo per poi correre in direzione del parco.

Avevo accuratamente scelto una strada alternativa per non incontrare il demone, ma sfiga delle sfighe eccomi qui e per giunta, con lui davanti a meno di dieci passi dal mio corpo.

-Amu Hinamori. – mi fa quello con voce ironica.

-Owen. – faccio imitandolo.

-Ma che sorpresa trovarti qui, sai avevo voglia di un piccolo combattimento e… mi hai capito? – mi chiede con quella sua espressione odiosa.

-Non ne ho voglia, sparisci idiota! – manco l’avessi detto!

Sul suo viso è comparso un ghigno sadico e mi ha fatto diventare le gambe di gelatina.
Dalla punta del suo indice destro esce una scarica elettrica che mira verso la sottoscritta. Mi sporgo di lato per evitare il suo attacco e gli rispondo con altrettante affettuoso colpo.
Mi sto arrabbiando, per lui è solo uno sfogo, un modo come un altro per mettermi K.O. mentre io ci rimetto la vita, sento scariche di energia attraversare il mio corpo, il sangue ribolle nelle mie vene e gli occhi si serrano in due fessure.
Il caramello dei miei occhi perde quel tono vivace e dà spazio a un colore spento, assente, l’energia fuoriesce dal mio corpo che viene percorso da varie scariche di energia violacea e, come dotate di vita loro, si scagliano su di Owen colpendolo in pieno.

-Brava mocciosa, sei migliorata dall’ultima volta! – fa con voce ironica.

-Non ti seguirò così facilmente, dolcezza! – gli rispondo con fare strafottente.

-Ragazzina non ti elogiare troppo, potresti avere delle brutte sorprese! –

Detto ciò si getta su di me e iniziamo un duello senza magie: un semplice corpo a corpo, mi arriva sul naso la sua gomitata e da parte mia una ginocchiata su…su… si avete capito, sulla sua argenteria di famiglia!
Il naso mi brucia, sento scendere del liquido vermiglio, caldo, dal sapore metallico fino al labbro superiore. Cazzo come fa male!
Abbassata la guardia, mi sferra un pungo sul lato delle labbra spaccandomi il labbro inferiore e in compenso, gli faccio un occhio nero.
Domani avrei scuola, non voglio essere come Crilin quando combatte contro un insetto come Cell!
Almeno i capelli ce li ho!
(NdA: Scusami Crilin… non voglio offenderti, ma ogni volta che combatti o mi muori a metà duello oppure sei ridotto piuttosto male! Crilin: Prenditela con l’autore!)
Per evitare i suoi attacchi diretti, mi tocca sempre spostarmi o di lato o abbassarmi al livello dei suoi polpacci e sperare di fargli perdere l’equilibrio.

-Amu Hinamori non ho finito con te, dove credi di andare? -  mi chiede ironico quando cerco di scappare da quel duello.

Corro con il sangue che percorre il labbro superiore e quello inferiore, le mani graffiate a causa delle numerose cadute, per non parlare del ginocchio sinistro che è completamente macchiato di sangue e per di più mi fa male da morire.
Appena in tempo, varco il cancello di casa impedendo al demone di potermi acchiappare e uccidermi.
Entro in casa non sentendo l’avvertimento del mostro.

-Amu, cara, che hai fatto? – mi chiede mia madre sbiancando alla vista dei graffi e del sangue presente su tutto il mio corpo.

-Niente, ho combattuto contro quel demone. – dico svestendomi, lasciando a mia madre i vestiti strappati e macchiati di sangue e polvere e mi dirigo verso il bagno.

Lei non proferisce parola, sa che sarà sempre così quando uscirò di casa; ormai ha capito che io non sarò mai normale.
Combatto contro quel demone, perché non c’è più nessun’altra alternativa per me.
Rimanendo in reggiseno e mutandine mi osservo e vedo tagli ed escoriazioni che non dovrebbero esistere su un corpo di una ragazza, ma io non lo sono e questo è il mio destino.
Ma ciò che cattura il mio sguardo è una sotto specie di tatuaggio sul fianco destro che brilla come una stella: è dorato con un quadrifoglio color cristallo che rifinisce la serratura.
Un lucchetto.
Ora so che cosa voleva dire quella donna senza nome.
 


[Normal POV]

Dall’altra parte della città, un ragazzo se ne stava seduto sul balcone a rigirare tra le mani una chiave dorata con un quadrifoglio di cristallo nell’impugnatura dell’oggetto.
Si nascondeva tra la notte come era solito fare e guardava in una direzione sola: la casa di lei.
Aveva sempre saputo che aveva qualcosa di speciale, se ne stava sempre per conto suo, non amava essere al centro dell’attenzione e lui aveva fin da subito messo gli occhi su quella ragazzina.
Così bella da mozzare il fiato, così forte da nascondere la sua profonda solitudine, con quegli occhi caramello che attiravano lo sguardo di chiunque finisse intrappolato da lei.
Era un dolce confettino dalle dimensioni di un essere umano, rosa, che ti faceva venire voglia di mordicchiare, stuzzicare.
Amu era una ragazza intelligente, severa, non mostrava il suo vero io a nessuno e per giunta era semplicemente Amu.
La conferma che lei era effettivamente quella ragazza, gli era stata data quando la chiave aveva brillato al contatto con il corpo della giovane senza che ella si accorgesse di niente.
Voleva avere quella piccola stella ancora tra le mani, voleva le sue labbra ancora sulle sue e non solo; non gli bastava sentirla stretta e calda per via delle sue emozioni.
Voleva tenerla stretta al suo corpo, sentire la sua voce quando mormorava il suo nome, non voleva che gli altri la guardassero con occhi maliziosi, era il suo di lavoro!
E lei alcune di quelle volte arrossiva e nemmeno se ne accorgeva! Sì, era geloso, tremendamente geloso che potessero portargliela via come se nulla fosse.
Diamine, lei era sua e di nessun’altro!
Ma la sua famiglia gli andava contro, non l’avrebbero mai approvata, per quanti sforzi facesse per far capire loro che ella era una persona sensibile, dolce ma anche forte e autoritaria, i suoi erano troppo ottusi per capire.
La Chiave iniziò a brillare e a muoversi in direzione della sua casa, sentiva il richiamo della sua metà, era come se volesse riunirsi al Lucchetto.
Erano fatti l’uno per l’altro.
Non era un tipo romantico, non avrebbe mai ammesso la parte dell’uno per l’altro, insomma era pur sempre un ragazzo con un certo tipo di orgoglio.
Ma del resto se lo poteva anche risparmiare: se questo nuovo sentimento era sincero, e non superficiale, sarebbe durato per tutta la vita, non esiste il per sempre.
Strano detto da uno come lui, questo tipo di pensiero lo aveva associato a persone pure e caste come la sua Amu.
Già Amu, chissà che cosa stava facendo, magari stava studiando, oppure cenando o magari stava facendo la doccia.
Nuda.
Gli passò questa possibilità e istintivamente sorrise: la sua dolce Amu immersa nella cascata artificiale tra i vapori dell’acqua e i capelli bagnati incollati al suo corpo come delle calamite…
Lo eccitava.
Sebbene avesse fatto di tutto in quel periodo per avere le labbra di lei incollate alle sue, sentiva che quello non gli bastava più.
Il suo profumo di fragola impregnava l’aria e gli mandava alla testa, quando lo fissava chiedeva aiuto a chiunque per tenere un certo autocontrollo ma sapeva che presto o tardi non avrebbe più resistito.
Ma ci si poteva innamorare così rapidamente?
Altro che colpi di fulmine! Questo sentimento è caduto come una stella, la quale era proprio quel confettino gigante. D’altra parte c’era un’altra persona che non la pensava così.
Johnny Owen
Ma a quello ci avrebbe pensato in seguito, ora si sarebbe occupato di tenersi stretto quella giovane ragazza molto ingenua.
Sentiva il suo corpo eccitarsi al pensiero di averla ancora stretta, ma non doveva lasciarsi andare: la Chiave stava sprigionando energia lasciando che il Lucchetto facesse altrettanto dentro al corpo di Amu, il suo desiderio era troppo forte da opprimere e non avrebbe potuto resistere a lungo, quella ragazzina lo aveva stregato.
Era ancora appoggiato sul balcone isolandosi dai continui richiami della sua famiglia, doveva liberare la mente da quel confettino, lo aveva dannato, aveva instillato nel suo ego la sua immagine pudica e con quegli occhioni ambrati che ti guardano vispi e curiosi non lo avrebbero di certo aiutato nel suo piano.
Innamorarsi non faceva parte del suo piano: doveva solamente avvicinarsi alla ragazzina amica dei morti per sfilarle l’oggetto tanto ambito dalle Tenebre e nient’altro.
Non gli era mai interessato della battaglia tra la Luce e il Buio: sinceramente parlando, si preoccupava solo di poter favorire il regno dei vivi e non avrebbe permesso che il Male o il Bene prevalessero sull’altra.
Per coesistere ci vuole equilibrio, non supremazia o opprimere il vinto.
Fissò per l’ultima volta la casa di Amulet prima di sorridere beffardo al vento.

-Amulet, il tuo artefatto presto mi apparterrà e tu non farai eccezione. Non mi interessa quale missione ti è stata affidata, sogni d’oro ragazzina. –

La sua voce derisoria si espanse nell’aria frizzantina lasciando echeggiare quella risata insopportabile.


***Angolo della piccola piccola… ritardataria***

Scusatemi gente! Giuro che non l’ho voluto io postare così in ritardo!
Ma il liceo mi sta bombardando di verifiche! >.>
Vi avviso: il prossimo aggiornamento sarà durante le vacanze natalizie e li mi darò da fare, promesso! Spero che il capitolo vi sia piaciuto!


Jlo: … saluta che domani c’hai scuola!
Bebe: Zitta e torna dai tuoi marshmellow! Vi auguro buona notte e spero di non morire prima di Natale!

#Hakuna Matata
Baci, Bebe <3

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: TimeStrangerRey