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Autore: queenjane    05/10/2015    3 recensioni
Il mio esperimento continua, dopo Golden Age, Silver Age, Bronze Age, ecco l'età degli Eroi, un ciclo, in sintesi da leggere come storia a sé stante oppure uno spin off del Dragone e della Rosa.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quale un novello Ulisse, di ritorno alla Reggia, da questi segni la riconoscerò, la bruciatura sul polso destro, che in genere occulta con le maniche od un bracciale, è sempre evidente.
La cicatrice sull’arto sinistro, era il ’62, un souvenir di Peterhof.
La costellazione dei nei sulle  spalle, che ricordano piccolo e grande carro, una rotta per i naviganti, la trama squisita dei capelli sul guanciale,dai riflessi cuprei,  la catena del seno, il ventre piatto come le steppe di Siberia, le gambe sottili.
- … una stronzata-
- Un’occasione presa, lo volevamo tutti e due, Alexander –
- Rimorsi o rimpianti, dragone?- il suo appellativo, come agente speciale.
- No- la sua voce come musica, mi bacia la conca della gola
-  La prima volta litigammo e ti tirai un calcio in mezzo alle gambe-
-  - Efficace, mai più ti avrei sottovalutato-
- -
Appunto … Senti visto che qui abbiamo finito, prima, senti la mia idea …
Idiozia più, idiozia meno, perché no …


Ti appoggio la testa in grembo, sullo sfondo i profili di Londra, un prato con croccanti giunchiglie e l’eco del passato, il mio, quello che non ho mai raccontato.
Sono  il terzo figlio di un grande lord, nato nel gennaio del ’38, prima di lui Sophie, nel ’37, Richard nel ’35, tutti nati in una dimora dell’epoca Tudor, con favolosi mattoni rossi, il materiale edilizio all’epoca più costoso,   con archi e conci angolari di bianca pietra.
Un forte legame tra fratelli, il nostro, ma il Lord padre aveva il vizio di correre dietro ogni sottana, tanto che alla fine la Lady madre lo piantò, andando a Corte, facendosi di rado rivedere

Comunque, John, era molto attaccato alla forma, al rigore, all’apparenza, ma in privato …
(Il viso divenne duro, contratto, raccontava senza commenti, era serio, lui che irrideva tutti, sempre,quindi allora compresi che era una storia orrenda).
Cresciuti, la ragazza andò in collegio, Richard era l’erede, ma io ero  un “rompicoglioni” che nel ’57 andò alla guerra indiana, in Quebec, ove ebbi un paio di medaglie.
Rimasi ferito da una freccia al torace, uno scemo, eh, comunque a vent’anni ero di ritorno per la convalescenza.
Con mio fratello ritrovammo intatta l’intesa, in fondo gli ero mancato e ci divertivano molto insieme, Sophie era rientrata ma poi accadde il DISASTRO.
La ragazza era sempre più chiusa, ma nessuno ne capiva il motivo, tranne che eravamo ciechi o nessuno avrebbe mai immaginato..
Una sera, rientrando in anticipo rispetto al previsto arrivo per la mattina dopo,  notammo che la servitù non c’era, strano, poi delle urla da far gelare il sangue. 
- TE LA FACCIO BREVE, abusava di mia sorella, lascivo e ubriaco, non era la prima volta … Lei era una ragazzina, lui era grosso come un toro, lo stesi con un pugno.. scappò via, Richard dietro, io ed il bastardo facemmo a botte, l’avrei ammazzato, diceva che era roba sua … .Mi ferì di nuovo alla spalla, un coltello che si tirava sempre dietro, ma non sentivo dolore, lo avrei ucciso e sarebbe stato meglio. Richard me lo strappò dalle mani, era un mostro e.. un diavolo, oltre il confine della follia. Partii la mattina dopo di corsa, per il Canada, me lo ordinò Richard, per evitare un omicidio.. Lei ci maledisse, a lui e a me … - Incurvo le spalle-
L’autunno dopo, sempre del ’58, seppi che si era sposata e non so che vita abbia avuto, e LUI  era morto, ed era sempre troppo tardi. Ti faccio orrore?- Scrolla la testa, anche lei, pur mutando le circostanze, ha un duro passato alle spalle.
- Richard era venuto lì, in Quebec, a combattere, sembravamo due diavoli, ma lui era peggio di me. Aveva qualcosa, ma  ogni volta che volevo approfondire, capire, spiegare, evitava l’argomento.  Una sera, che ero a prostitute, sai come è negli accampamenti, sbatté il bicchiere per terra e disse che era una vergogna.. .. Andammo fuori e facemmo a pugni, di prima non ne parlavamo, ma io … che voleva da me? E me lo disse.  Il grande Lord, per vendicarsi dell’affronto, aveva pagato due sicari prezzolati e lo fece …. Evirare. Era pazzo e … -
Catherine impallidisce per l’orrore
- Non so che abbia  combinato Richard, con il mostro, so solo che io dovevo rimanere, proteggerlo o finire quello che mi aveva impedito, il mondo sarebbe stato un posto migliore.- Impotentia couendi e quindi generandi, usa i termini latini, senza appello, ma occorreva un erede. – Io avevo fatto il guaio, io dovevo rimediare. Tornati nel ’60, mi sono sposato, una valeva l’altra-
- Meglio che non ci vediamo, giro al largo, lui è il grande lord, i miei figli vivono alla tenuta, io mi arrabatto. Vedo che sei rimasta-
Separa la distanza che ci divide con un bacio, sa di vino e melegrane.
Una storia tra fratelli, amore e senso di colpa, anche lei per Luois sarebbe andata all’inferno e ritorno, senza se e senza ma, avesse avuto bisogno si sarebbe fatta ammazzare per lui, lo capisco.
-   Ti ho trovato troppo presto o troppo tardi.  Senti, alla tenuta ho un cottage, una dependance, vorresti vederla e stare lì un paio di giorni? Semplice, ma tu non ti formalizzi, viene pulito tutte le settimane, non si sa mai quando torno, se torno, ma c’è sempre qualcosa ….
“Con mio fratello, da bambini decidemmo di visitare il mondo, lui avrebbe pensato alla parte tattica, difensiva, io a cosa vedere, che mangiare, dove andare” “Ottimo stratega, Catherine. Ora dov’è?”Si fosse unito anche lui, sarebbe stato bello. Sorrise, obliqua. “è morto quando aveva dieci anni”
“Scusate..”
“ No, perché, alla fine mi fa piacere parlarne ogni tanto”.

Eri di fuoco e acciaio, Catherine, speciale come la zarina tua omonima, nulla la ferma, ineludibile, ora ha il potere, sua meta e fine, la pace e la prosperità del regno, che vuole espandere. Vivo Pietro, avrebbe consegnato la Russia alla Prussia e, pur se alleata con il mio Paese, sarebbe stato un disastro, invece così i piatti della bilancia sono in equilibrio. Lei resterà sul trono fino alla morte, il nuovo incarico per  gli immortali sarà stanare i pretendenti e fare da raccordo tra le varie corti del continente. Così sia, io sono leale a  me stesso, agli amici di questa avventura, il resto segue, io sono davvero un leone, il tuo.


-   Ti ho trovato troppo presto o troppo tardi.  Senti, alla tenuta ho un cottage, una dependance, vorresti vederla e stare lì un paio di giorni? Semplice, ma tu non ti formalizzi, viene pulito tutte le settimane, non si sa mai quando torno, se torno, ma c’è sempre qualcosa ….
Un pomeriggio capitai a Malcomess Manor, deciditi a tornare, è casa tua, ogni volta lo diceva e ogni volta rifiutavo, poi specificò di avere fatto il favore chiesto e passammo un paio d’ore a chiacchiere.
Per Richard, alla fine, non era stata colpa mia, consideralo un incidente, od una punizione per non avere capito, va bene, allora la mia era non avere una casa. Inganni, menzogne, adulazioni..
.. mi raccontò della sua ultima sorella, a grandi linee. Penso che il bastardo ha rovinato la vita a me ed ai miei fratelli, ma così.. Se nasci donna, resti donna, fine, quando Catherine ha scelto, sue le ragioni, di diventare il dragone, era grande o, quantomeno, si riteneva tale, mai si è rinnegata. Così mi sembra una bugia, un gioco di inganni, a domanda diretta, se suo padre sapesse della Russia, ha negato, figuriamoci, lo ringalluzzirei nelle sue teorie. Io ho scelto, alla peggio, a lei è stato imposto, una sottile differenza.


Una passione che ti lascia stordita, il passato sullo sfondo, la quiete e l’essere famelici, mai hai amato così, amici e complici e poi amanti, in Francia ci ritagliamo qualche sera insieme a Parigi, indossi un vestito azzurro, tra i capelli fitti pettinini in argento con piccole perle di fiume, discorsi leggeri, buon cibo, ottimo viso, Parigi e noi, che voglio di più?
 A fine cena, ti  porgo un astuccio, dentro il mio regalo per te, un anello d’oro, al centro uno zaffiro dalle sfumature di oceano, circondato da perle.
Lo zaffiro è la pietra della costanza.
 – La pietra la scelsi dal tesoro imperiale, un cadeau della nostra amica, le perle le ho prese al ritorno dalle Americhe. È per te, accettalo, l’ho disegnato io, vorrei che avessi qualcosa di mio, per dopo-
non ci scriveremo, la notte ci sveglieremo per la nostalgia, ma avrai qualcosa di mio, al medio della  mano destra riluce come una stella, una lucciola.
Now and forever, my beloved-
 
   
 
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