-Ancora non capisco il perché tu mi abbia costretto a guardare questo stupidissimo film!-
-Stupidissimo?-
-Sì, tutti quei libri di incantesimi e pozioni, il latino, l'uso della bacchetta, tsk, è una cosa da dilettanti, sono solo idiozie che persino Henry che non sa praticare le arti magiche riuscirebbe a fare- si allontanò dal divano dalla quale si era appena alzata per raggiungere la cucina e mettere qualcosa sotto i denti, aveva davvero fame.
L'altra la seguì irritata e profondamente offesa.
-Regina, ti permetto di offendere qualsiasi cosa, persino il più piccolo pezzo di polvere che esiste su questo dannato mondo, ma Harry Potter non me lo devi toccare!- si era infervorata come ogni volta, rivolgendole uno sguardo mortale degno dei suoi.
La mora si girò sbuffando, ignorandola, e prendendo ad armeggiare con gli ingredienti che aveva ripescato nel frigo per prepararsi una buonissima e sanissima insalata.
Emma osservava i suoi movimenti accurati e precisi sentendo il fastidio esplodere dentro di lei: erano arrivati al sesto film della saga e, puntualmente, come per gli altri cinque, si ritrovarono a battibeccare.
-Almeno abbi la decenza di controbattere mrs. Perfettina!- incrociò le braccia sotto il seno, sempre più arrabbiata, quando Regina decise finalmente di alzare il suo sguardo per degnarla di una minima attenzione.
-Come mi hai chiamato scusa?- nei suoi occhi passò uno strano lampo, brutto segno.
-Mrs. Perfettina!- ripetè testardamente l'altra -Sai, adesso che ci penso assomigli vagamente ad Hermione- il suo broncio sparì totalmente lasciando il posto ad un'espressione pensierosa e buffa.
-A quella che viene friendzonata anche dal suo presunto migliore amico? Quella dagli orribili capelli?- cercò di mascherare con il risentimento la risata che le aveva scaturito la bionda.
-Pff, tu non puoi sapere- fu l'unico commento.
-E tu chi saresti sentiamo?- mise giù il coltello che ancora teneva in mano prendendo a fissare con curiosità l'altra donna.
-Beh, ecco, non lo so- prese a scuotere la testa, come a voler cercare un'idea.
-Uhm, vediamo. Chi potresti essere? Oh, aspetta, assomigli un po' a Mirtilla Malcomesichiama vero?- ghignò Regina sbeffeggiandola e provocandole l'ennesimo scatto di rabbia. Dio quanto si divertiva.
-Malcontenta! Mirtilla Malcontenta! E poi no, non le assomiglio per niente- le sue guancie divennero di un colore graziosamente rosso e, per nasconderlo, aggirò l'isola della cucina per poter prendere un po' di caffè e versarselo in una tazza.
-Non vedo quale sia il problema allora, lei è la più petulante e rompiscatole e nessuno e peggio di lei- la sbeffeggiò nuovamente, per poi spalancare gli occhi e la bocca, tornando a fissare la bionda che era ritornata davanti a lei -anzi, sì!- sorrise vittoriosa -Sono indecisa tra quella che si chiama come il fiore e la cinese- rifletté invano cercando di ricordarsi i nomi di quelle due per poi tornare a fissare il volto sconsolato di Emma.
-Sei un caso perso, e io che mi ci metto pure d'impegno- scosse la testa dedicandosi nuovamente al suo caffè.
-Mamme! Dove siete?- dopo un tonfo sordo sentirono la voce di loro figlio spezzare il silenzio.
-In cucina tesoro- rispose Regina sorridendo all'espressione della bionda.
-Ehi, eccovi qui, che è successo? Perché mamma è così depressa?- domandò sedendosi di fianco a quest'ultima per poi passarle una mano sulla schiena.
Regina si limitò a nascondere il suo sorriso senza rispondere.
-Tua madre è un caso disperato!- esclamò sempre più sconsolata.
-Perché? Che ha combinato?- stette al gioco Henry, osservando di sottecchi l'altra donna che sorrideva a sue spese: “ci risiamo” fu il suo pensiero.
-Si ostina a dire che Harry Potter è un film stupido, criticando di conseguenza anche tutti i libri, e dice che assomiglio a Lavanda o a Cho, ti rendi conto?- la disperazione della donna raggiunse livelli anormali, tanto da spaventare suo figlio che le stava di fronte: sembrava una fan sfegatata a cui era appena stato rotto il suo gadget preferito in assoluto.
Alzò gli occhi al cielo: alle volte sembrava più infantile di lui che aveva tredici anni.
-Beh, effettivamente- concordò il più giovane sorridendo poi alla madre adottiva facendo scoppiare entrambi in una risata incontrollata.
-Siete due mostri!- Emma protestò indignata di fronte alla poca sensibilità della sua famiglia.
-Oh andiamo Swan, smettila con questa commedia, è solo un film!-
-HARRY POTTER NON E' SOLO UN FILM!- gridò alzandosi dalla sedia e guardando i due come se volesse ucciderli di lì a qualche secondo, le sue mani stavano iniziando a brillare.
-Mamma andiamo, così incendierai la casa- cercò di calmarla soffocando le risate.
-Non mi interessa- rispose stizzita – non si insulta un must come questo-
-Vedi allora di fartelo interessare altrimenti da qui fino alla fine dei tuoi giorni ti costringerò a dormire in giardino, senza coperta- più la voce di Regina era calma, più la minaccia era veritiera.
Dopo qualche scambio di sguardi Emma si calmò, questa volta aveva davvero esagerato. Si grattò la nuca con fare imbarazzato.
-Scusate- borbottò infine, il broncio ancora presente sul suo viso.
-Ma come è iniziato tutto ciò?- volle sapere il ragazzo.
-Ma niente tesoro, tua mamma mi ha fatto vedere il sesto film della saga e, dopo un battibecco mi ha paragonata ad Hermione- fece un gesto vago con la mano, alzando gli occhi ed arricciando le labbra.
-Mmh, non ha tutti i torti, le assomigli vagamente- affermò questo, facendo sorridere Emma.
-Beh, comunque io le ho chiesto a chi assomigliasse lei iniziando a prenderla in giro, poi la cosa è degenerata- sbuffò nuovamente -tua madre è una fanatica. Una fanatica idiota!- di nuovo, il viso di Emma si rabbuiò.
-Ecco! Ci sono- esclamò Henry dopo un attimo di riflessione, tutto felice, prese ad osservarle entrambe con tutti e trentasei i denti fuori.
-Cosa?- chiese la bionda uscendo dal suo mutismo.
-Sei Ron!- esclamò mantenendo il sorriso.
Emma era stupita.
-Sì, è vero! Come ho fatto a non pensarci prima- si portò teatralmente un mano sulla fronte -sei idiota come lui, combina guai come lui, inopportuno come l... - ma Regina non riuscì a finire quella frase perché, con uno scatto fulmineo, le labbra di Emma premettero con dolcezza sulle sue.
-E ti amo come lui ama Hermione- concluse poi, sorridendole.
-Idiota- sorrise l'altra strappandole un altro bacio.
-Già, siete proprio come quei due- annuì Henry convinto -e pensare che la Rowling voleva far mettere Harry ed Hermione insieme, avrei preferito così sinceramente- commentò per poi andare in camera sui con un pezzo di panino, recuperato precedentemente, tra i denti.
-Ehi ragazzino! Ron ed Hermione sono fatti per stare insi... - non riuscì a finire perché Regina le prese il viso e fece scontrare le loro lingue, zittendo i suoi tentativi di attaccare briga anche con lui.
-Sei veramente un'idiota, come Ron- commentò sorridendo sulle sue labbra.
-E tu sei veramente un'insopportabile perfettina- sorrise di rimando riprendendo a baciare quelle labbra.

Ciao! Non so che cos'è sinceramente, però mi è saltata in testa e, beh, ho voluto metterla nero su bianco qui. Amo Harry Potter, odio Ron ed Hermione insieme difatti è stata una sofferenza scrivere di loro (anche se non erano loro), sono più per l'Harmony, che ci volete fare, sono un'inguaribile sognatrice -come del resto lo sono per le nostre SwanQueen-.
Beh, spero che vi abbia lasciato un sorriso o altro e vi ringrazio per essere arrivati fin qui, alla prossima.
Un bacio.