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Autore: Clahp    15/02/2009    8 recensioni
Sette giorni fa, le donne della loro vita li hanno lasciati.
Cinque giorni fa, hanno pensato qualcosa come “tanto non ho bisogno di te!”.
Tre giorni fa, tutti gli abitanti di quel maledetto Villaggio hanno detto che la colpa, obiettivamente, è la loro.
E ieri, hanno come iniziato a sentire un’assurda mancanza di seccature…
[NaruSaku + ShikaTema]
[Accenni KibaHina, NejiTen, Sasu?!?]
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Somethin’ stupid

 

 

Capitolo uno, Giovedì

[…what ever happened to our love?]

 

 

Where are those happy days,
they seem so hard to find?
I try to reach for you
but you have closed your mind…
What ever happened to our love?
I wish I understood…
it used to be so nice,
it used to be so good...

 

Dove sono quei giorni felici,

che sembrano così difficili da ritrovare?

Io ho provato ad arrivare a te,

ma tu hai chiuso la tua mente…

Cos’è mai accaduto al nostro amore?

Vorrei capire…

 Era così bello,

era così buono…

 

 

 

 

 

 

 

-…Il solito?-

Sono talmente rincoglionito e inebetito che non mi accorgo neanche che qualcuno mi sta parlando. Ma che cazzo ci faccio qui? Il mio stomaco, a digiuno oramai da ieri –venticinque ore, tredici minuti e qualche secondo-, mi ha guidato automaticamente al posto a me più familiare, ovvero l’Ichiraku (del genere, se al cuor non si comanda, figuriamoci allo stomaco…).

Alzo gli occhi; il sorriso del vecchietto, oramai miliardario grazie ai miei profumati pranzetti, mi sta sorridendo.

Sbuffo. No, non ho proprio voglia della solita ciotolona di ramen, adesso… il che dovrebbe farvi capire almeno in piccola parte quanto io sia follemente disperato.

-Oh… ehm… no…-, dico, con una faccia annoiata, decisamente non adatta a me.

-Ehi, ragazzo, che c’hai?-, mi chiede lui, dandomi una pacca affettuosa sulla spalla. Io lo guardo attentamente, pensando che effettivamente sarebbe più cortese da parte mia iniziare a ricordarmi il suo nome, prima o poi… ma pazienza!

-Oh… niente…-, rispondo, afflitto.

-…Fammi indovinare.-, ribatte, con l’aria di uno che la sa lunga. -C’è di mezzo una donna.-

Bingo.

-La tua donna.-

Eggià.

-Ti ha mollato.-

Ma detto così, fa ancora più male, stronzo!

-…E’ così, non è vero?-

Io annuisco. E’ tutto terribilmente vero, porca miseria.

-…Lascia fare a me, allora! Ah, in questi casi la miglior soluzione è un bel pasto semplice semplice! Te lo preparo io! Tu va’ a sederti!-

Faccio come dice, trascinandomi verso il tavolino fuori dal chiosco, maledicendo tutti, ma maledicendo soprattutto lei.

 

 

*

 

-Ehilà.-

Una voce annoiata e seccata si rivolge a me, mentre sono intento a contemplare il piatto di insalatina stitica e pomodorini anemici (sì, è questo “il piatto semplice semplice” che mi avrebbe rimesso in sesto… mah).

Shikamaru, con il solito viso perennemente annoiato, fumando un mozzicone di sigaretta, si siede all’altro capo del piccolo tavolino.

Lo osservo; ha qualcosa di diverso oggi…

-Ciao.-, gli rispondo a mia volta, con assai scarso entusiasmo.

…La sua espressione è diversa; un’espressione che mi ricorda tremendamente quella di qualcun altro…

Il ragazzo mi rivolge uno sguardo di pura pietà, alla vista della roba che sto mangiando.

-Naruto, hai problemi con la tua donna, vero…?-

-…Come cavolo lo fate a scoprire subito tutti quanti?!-

-…Ehm… il nome del piatto.-

Prende il menù e va alla pagine del ‘piatto speciale del locale’, che raffigura esattamente la fogliolina di insalata depressa dinnanzi a me; ha un nome piuttosto eloquente… “il piatto del cornuto”… ma che diavolo ha capito?! Mando e rimando il vecchietto di-cui-non-ricordo-mai-il-nome-porca-miseria a quel bel paese, mentre Shikamaru, pigramente, cerca di farmi calmare; cala dunque il silenzio, mentre mangio qualche foglia di insalatina.

-…Sakura ti ha mollato?-, chiede lui dopo un po’.

Ma porca puttana, è decisamente troppo chiedere un po’ di tatto a questo mondo…

-…No, no, va tutto bene.-

-Ma se te lo si legge in faccia…-

-…Vabbè, abbiamo avuto un piccolo litigio. Cose da nulla.-

-Naruto, tu e lei litigate costantemente.-

-…Non così tanto. Non come stavolta.-, affermo, sbuffando.

Certo che fa male. Fa male…

-…Quando è successo?-

-Ieri.-

-E tu da ieri stai così?!-

-Così come?!-

-…Così.-

 

Alzo dunque gli occhi per guardarlo… quando mi accordo finalmente di un piccolo, minuscolo ed infimo particolare: Shikamaru ha la mia stessa espressione affranta.

-Shikamaru.-

-Eh.-

-Anche tu non te la passi bene, vero?-

Lui fa una faccia piuttosto seccata e fa spallucce.

-…Abbiamo litigato.-

-…Capisco. E’ grave?-

-…Nah.-

-Ma se tu e Temari litigate costantemente…-, gli rinfaccio.

Lui sbuffa, stravaccandosi sulla sedia, le mani in tasca, allungando le gambe sotto il tavolo e buttando la cenere della sigaretta per terra.

-Già.-

-…Quando è successo?-

-…Ieri.-

-E tu da ieri stai così?!-

Mi guarda –e nel suo viso scorgo una punta di assoluta amarezza.

-Sì. Sto così. Ma non così a pezzi come te.-, risponde, piccato.

-Eh, ma voi due vivevate assieme.-

-E che c’entra?!-

-Be’, è più grave.-

-…Invece Sakura ti ha messo un bel pacco di corna. Chi sta peggio?-, risponde malignamente.

Lo guardo con un’aria di sfida.

-Non è assolutamente così! Ti ho detto, abbiamo litigato per una cazzata. Punto. Stop. Fine. Ora siamo ancora love love-

-…E allora perché ti mangi ‘sta roba?-

-Perché non ho voglia di ramen. E perché mangiare solo ramen fa male. E perché ho…-

-Ok, allora la cosa è seria.-, ribatte lui, con un ghigno in faccia.

-Anche la tua sembra esserlo.-

-Temari non mi ha messo le corna.-

-…Non ancora.-

Ci guardiamo torvi per un po’.

 

-…E comunque, Sakura non mi ha messo le corna, porca miseria.-

-E allora che è successo?-

-…Potrei farti la stessa domanda.-

-…Alla quale non risponderò.-, ribatte.

-Ok.-

-Parliamo d’altro, allora.-

-Perfetto.-

 

Ma rimaniamo sonoramente in silenzio,a riflettere ognuno sui casini propri.

 

 

 

*

 

 

Sono sempre più convinto che Shikamaru abbia perfettamente ragione: le donne, per noi uomini, siano solo una continua fonte di guai, dopo tutto.

Esattamente. Che me ne faccio, io, di una che mi rimbecca in continuazione, che è acida, manesca, maschiaccio, lunatica, precisina, perfettina e testarda -oh, terribilmente testarda? Sto molto meglio senza… Ma proprio tanto.

Per esempio. Posso dire tutte le parolacce che voglio, senza che qualcuno mi riprenda in continuazione per le volgarità o inciviltà che proferisco; posso pulire casa mia una volta ogni tot mesi -con tot maggiore ed/od uguale a cinque; posso mangiare quel che cazzo voglio; posso…

Posso…

Posso…

…Be’, fare tante cose, che ora sfortunatamente non mi vengono in mente.

Mentre penso ciò, torno a casa, quasi trascinandomi; apro la porta, e noto qualcosa che sporge dallo stipite.

Ah-ah, un biglietto di scuse da parte sua! “Scusami, Naruto, tornerò subito da te!” Lo sapevo che sarebbe tornata…

Seee, col cavolo. E’ una convocazione della vecchia zitell- ehm, il sommo Quinto Hokage.

-Che palle…-, ringhio, richiudendo la porta, dirigendomi da Tsunade.

Arrivo davanti il suo studio; busso; una voce mi risponde; entro.

Il Quinto sta sbadigliando sulla sua poltrona, facendomi cenno di avvicinarmi, cosa che faccio, piuttosto riluttante.

-…Che c’è?-, faccio, senza tante cerimonie.

-Una missione fresca fresca per te! Non sei contento?-

Veramente, no.

-Oh, sì.-, mento, abbozzando un sorriso. Che palle, una missione…

Faccio per andarmene; ho la mano sul pomello della porta, quando la vecchia mi dice, guardandomi di sbieco:

-Sai… ho visto Sakura.-

Ed eccolo qua, il vero motivo della visita!

-Oh. Bene.-

-… Stava piangendo.-

Un ghigno mi deforma il viso. Sta piangendo! Ergo, sta peggio di me! Ahahah!

…Ah… ah… ah.

Cazzo, stava piangendo. Per me.

-Come va fra di voi?-

-…Oh… abbiamo avuto una piccola lite. Niente di che.-

-A guardare dalla sua reazione, non credo proprio.-

Ma perché in questo Villaggio nessuno si fa mai i cazzi suoi…

-Be’… oh…-

-Sei sicuro di aver sempre ascoltato ciò che aveva da dirti? Sempre?-

-Io… be’… sì. Sempre.-, dico, con scarso convincimento. Ma il problema non è questo, cavolo, non è assolutamente questo!

Mi giro verso di lei.

-E tu… come stai…?-, mi chiede.

Queste vecchie zitelle ci godono proprio a spettegolare sui problemi dei giovani, penso, malignamente, talmente malignamente che dopo qualche secondo mi vergogno di ciò che ho appena pensato; la solitudine porta ad un odio feroce verso l’umanità, ne convengo.

-…Insomma.-

-Si vede, e pure tanto.-

E il fatto che non so mascherare poi così tanto abilmente il mio umore l’abbiamo capito tutti, grazie, sommo Hokage!

Tsunade mi rivolge un sorriso.

-Si sistemerà tutto, vedrai. Sono cose provvisorie, queste.-

Sorrido, faccio una sottospecie di inchino e me ne vado, con la mente piena di pensieri: Sakura è triste, dunque, e piange, e soffre… e di tutto ciò, la causa indovinate un po’ chi è?!

Ma ovvio! Lui! Naruto Uzumaki!

Ma non l’avrei mai detto, oh…

No, no, non c’è coerenza; non c’è senso in tutto ciò che è successo negli ultimi giorni; d’altronde, è stata lei a lasciarmi, lei a dirmi, con voce spezzata, quelle cose…

 

…Non le interessavo più, dunque? Avrebbe fatto meglio, molto meglio, dirmelo in faccia, diretta, con coraggio… avrebbe fatto più male, forse, ma ne sarei stato certo.

Così, invece, sto solamente a pezzi... “Che cosa ho fatto?” è la frase che oramai mi ripeto ogni minuto, da ventisette ore e dodici -no, tredici- minuti che ne sono passati… Ma non sarebbe stato decisamente meglio dirmi qualcosa come: “Guarda, mio caro idiota, mi stai sulle palle per questo e questo motivo!”?!

…No, mi ha lasciato così, sull’arco della porta, dopo che le ho fatto la proposta, anzi, LA grande proposta: andare a vivere insieme. D’altronde, ci conosciamo, sopportiamo, malediciamo, picchiamo, confortiamo, detestiamo e –, sì, sotto sotto- amiamo da qualcosa come undici anni, cavolo, undici anni!

 …E stiamo –no, stavamo- insieme da quattro… e lei passa –no, cazzo, passava!- da me anche qualche finesettimana, quando il padre non blaterava… insomma.

Dicevo. Le ho fatto questa grande proposta (interrompendola, me ne rendo conto solo adesso, quando lei aveva asserito che doveva dirmi una cosa -ma chissenefrega, d’altronde questa è una cosa seria!) su cui, be’, ci speravo, e anche tanto. Oramai non siamo più ragazzini, no? Le è tremato il labbro inferiore, si è portata le mani alla bocca, come è solita fare, in effetti, e ha iniziato a guardare dappertutto, tranne che verso di me; ha sospirato, e, con voce rotta e spezzata, ha detto:

 Io, in verità, Naruto… vorrei un momento di pausa

Come se non conoscessi il linguaggio femminile dalla rispettabile età di ventitré anni! Un “momento di pausa” uguale “mi spiace ma non ti amo più”. Non è difficile da capire.

Io l’ho guardata male, in effetti, molto male… era probabilmente uno scherzo. Ma sì, la mia Sakura, la mia dolce piccola testarda Sakura non mi avrebbe detto quelle cose. Quindi, intelligente quanto tutti mi dicono essere –leggete: zero-, le ho chiesto ridendo se quello fosse uno scherzo.

Lei ha iniziato a piangere silenziosamente, e ha detto:

No, m-mi spiace… Io… io… ho b-bisogno di capire un po’ meglio… q-quello che mi sta intorno… cosa voglio… cosa s-succede… scusami… Ma, per un po’ di tempo, è meglio s-se non ci vediamo…

E se n’è andata via. Così, d’un tratto, improvvisamente, repentinamente, lasciandomi sull’atrio della mia catapecchia con un mezzo sorriso sul volto, le braccia allargate, la mente sconvolta e il cuore in mille pezzi.

 

Ed è così che da un giorno e mezzo sto assolutamente a pezzi. Sono ventisei ore che mangio pochissimo, dormo ancora di meno, dico ancora meno stronzate del solito –il che, in effetti, potrebbe pure essere un fattore positivo, non so-, e il solito sorriso ebete sul mio volto è stato sostituito da un’espressione perennemente scazzata e triste.

Guardo l’orologio, svogliatamente; e mi rendo conto che sono passati esattamente ventisette ore e ventisette minuti… ma dopo mi deprimo ancora di più, pensando a quanti altre ne dovranno ancora passare, maledizione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

********

Finalmente ce l’ho fatta *-* Ho scritto questo capitolo qualche mese fa, mentre era in prosecuzione un’altra mia fan fiction - sempre su Naruto-, e oggi finalmente sono riuscita ad upparlo!**

Questa è la mia primissima commedia, dal momento che finora ho scritto solo cose tristi e tragiche xD Ergo, siate clementi.

Devo dire che mi costa molto più fatica scrivere cercando di suscitare ilarità rispetto allo scrivere cercando di commuovere… Per carità, non pretendo che la trama di questa fanfic sia assurdamente originale o profonda, insomma, ma spero almeno che vi faccia divertire e/o vi piaccia.^^’ Non chiedetemi perché, ma non mi aspetto chissà quale grande risultato ><”.

Cooooomunque u_u Ogni capitolo conterrà una canzone, che cercherà di adattarsi al massimo alla situazione… e vi assicuro che questa è una cosa che mi ha fatto veramente penare! Ho tutt’ora qualche capitolo scoperto, ma spero di risolvere quanto prima x). Le canzoni saranno prese dai più vari autori, anche quelli più strani (contate che nell’altra mia fan fiction su Naruto ho usato un carme di Catullo xD); in ogni caso, sarà la canzone ad adattarsi al testo, non viceversa. Quindi, se la canzone non vi piace o non la conoscete alla fin fine non sarà una cosa molto importante. xD Quella di questo capitolo è “S.O.S.” degli Abba x3 Potete trovare qui [ http://www.youtube.com/watch?v=6hITSFgZTr4 ] il video direttamente dal musical “Mamma Mia!” (ma quanto è bello quel film? *__*). A me piace molto come canzone, e comunque si accorda abbastanza con quello che accadrà a Naruto e Sakura durante la fanfic (i due avranno qualche problema di comunicazione ^^)… la traduzione italiana l’ho fatta io, ma letta così è assolutamente orribile. O_O Vi consiglio di ascoltarla…^^

Ultima cosa. Ho dato come titolo “One Week” perché –ma dai? XD- gli avvenimenti dureranno circa una settimana, e anche perché c’è una certa canzone che è perfetta per questa fan fiction… *O*

 

Uhm… Che altro dire? Commentate in tanti, vi prego *_____*!! Davvero, vi scongiuro, ho bisogno di recensioni; sono tuttora molto indecisa se continuare con la fanfic o meno. ^^’

Al prossimo capitolo! (a breve, lo prometto! X3)

 

Clahp

 

 

PS: su EFP ci sono decisamente troppe poche fanfic NaruSaku. E no, così non va bene u_u” Facciamo vedere a tutti quanto può essere meravigliosa questa coppia!**

 

 

 

 

 

 

 

Coming soon:

Ditemi voi: che me ne faccio io di una seccatura maschiaccio rompipalle che mi rimbecca per ogni minima cosa che faccio o che –peggio!- non faccio, che mi stira malissimo ogni qualsivoglia abito abbia la sventura di passare sotto il ferro da stiro, che cucina degli spaghetti per il ramen terribilmente scotti, che impreca come uno scaricatore di porto quando deve pulire casa, e che è intrattabile nove giorni -virgola novantanove periodico- su dieci?! Ma sto molto meglio senza… ma proprio tanto.

 

 

 

  
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