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Autore: KatrineBlake    16/10/2015    1 recensioni
Katrine è una semplicissima ragazza del New Mexico che,durante una gita a New York City, scopre di essere una semidea e viene portata al Campo Mezzosangue.
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza si avviò a passo veloce verso il suono, senza esitazione. Un serpente a New York sarebbe stato una cosa da giornale, almeno secondo lei. Si girò a metà strada e vide il fratello ridere ancora per la frase che era stata scritta sulla fronte della Signorina Fisher. Tornò a guardare davanti a sé. Si ritrovò quasi subito pietrificata alla vista di quello che stava osservando. Un enorme essere dai lineamenti facciali femminili si stagliava sopra di lei, alta a occhio il doppio di ella. La pelle della presupposta donna era verdognola, gli occhi brillavano giallognoli anche nell'intensa luce della metropoli, la capigliatura piena di trecce color sangue sparpagliate in mezzo alla distesa corvina. Beh, sembrava quasi normale fino a che Katrine non osservò la parte inferiore. Il busto, nel quale era indossato un pettorale di cuoio, terminava in una distesa di squame verdi smeraldo lunga all'incirca quanto la stessa ragazza e si divincolava sbattendo nell'asfalto.

La giovane non sapeva se cadere a terra e fingersi morta stile opossum oppure svenire, o entrambe le cose. La donna serpente la scrutava dall'alto come se fosse l'ultima pizza nel vassoio, pronta a prenderla prima che qualcun'altro lo facesse. E Katrine non voleva sapere se c'erano altre cose del genere in quella città. Ma prima che potesse prendere una decisione,l'altra sibilò(nel vero senso della parola):-Ma guarda, una piccola semidea sperduta nella città di New York. Stai cercando di riprodurre Cappucetto Rosso? Nel caso, hai trovato il lupo."

"Okay, un mostro con il senso dell'umorismo aggiunto alla lista delle cose impossibili da vedere"pensò Katrine in un piccolo angolo della mente, dove non stava urlando. Decise di prendere tutto il coraggio che aveva per poter lottare contro quella mostruosità dinanzi a lei. Si alzò in piedi e afferrò una cassetta per uccelli che era appesa a un albero, per poi tirarla in faccia alla donna serpente. Quest'ultima, cercando di capire cosa stesse succedendo, cominciò a sbattere le palpebre cercando di mettere a fuoco la fuggiasca. Katrine in questo momento si stava ponendo troppe domande. Per esempio, perché diavolo l'aveva chiamata "semidea"? E come faceva a esistere una creatura tale? Decise di lasciare le domande a dopo, se ci sarebbe stato un dopo. La sua idea era correre il più veloce che poteva verso il gruppo e mimitizzarsi, anche se sapeva che sarebbe stato un fiasco tremendo. Ma tentar non nuoce, no? Percorse il breve tratto che aveva fatto prima, spostando gente bruscamente -questi poi rispondevano in modo non del tutto fine- e osservando con la coda dell'occhio la donna serpente che stava strisciando verso di lei. Correre per New York con un mostro dietro non era proprio nella sua lista dei desideri. Appena fu vicina a Bellamy lo prese da parte e gli riferì:- Senti, dobbiamo andarcene. C'è una cosa mostruosa che mi insegue, mi chiama in modi strani e ha un pessimo senso dell'umorismo. E solo per l'ultima cosa io me ne andrei. Troviamo la signorina Fisher, fingiamo di avere terribili conati di vomito e ci facciamo spedire al sicuro in albergo. Capito?-

Il ragazzo la osservò per qualche secondo, cercando di realizzare che cosa le stava dicendo l'altra:-Okay, il sole ti sta facendo andare di matto. Tranquilla, rimani qui e...-

Non fece in tempo a terminare la frase che a una decina di metri da solo si materializzò l'essere, questa volta armato di un vistoso coltello da cucina. Il ragazzo mandò uno sguardo a Katrine, che sicuramente voleva dire "Okay, forse hai ragione tu". Subito dopo, si portò davanti alla ragazza pronto a difenderla in qualche modo possibile. Ella decise comunque di afferrare un giornale sulla panchina accanto a lei. Cosa voleva fare, battere il nemico a suon di cronaca? La donna serpente si lanciò verso l'alto con un movimento della coda. Ecco, che morte idiota. "Qui giacciono Katrine & Bellamy Blake, morti per colpa di una cosa assurda il 20 giugno". Furono pochi i secondi in cui i due aspettarono l'impatto, ma si ritrovarono cosparsi di una sabbia fine.Sotto ai loro piedi c'era il coltello da cucina che fino a poco fa apparteneva ad essa, mentre di fronte a loro James osservava il coltello. Aveva in mano...una spada?

-Bene,benvenuti nel mio mondo.-disse James

   
 
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