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Autore: Lodd Fantasy Factory    17/10/2015    0 recensioni
“La libertà non è un diritto, ma una capacità di espressione. Non tutti gli uomini la possiedono.”
Il pianeta si è ammalato, e con esso anche gli uomini che lo popolavano. Alcuni, però, conoscono un modo per vivere in eterno, ed abusano dei loro poteri per preservare i propri privilegi. Ma qualcuno conosce il loro segreto, ed è pronto a rivelarlo. La rivoluzione è inevitabile per ottenere la libertà!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finale alternativo.

 

James non ebbe neanche il tempo di rispondere: l'uomo lo spinse con un calcio dentro il canale, sbarrando il passaggio alle sue spalle. La pendenza e la scivolosità del condotto lo fecero slittare nell'oscurità, mandandolo a sbattere contro una marea di deviazioni disseminate sul percorso.

Udì subito dopo il raschiare del legno della libreria sul pavimento, che avrebbe in seguito ovattato il fracasso prodotto da porte e vetri che andavano in frantumi. Il battere insistente di una moltitudine di piedi gli diede da pensare avessero circondato il vecchio amico. La N.I.D.A li aveva scoperti!

Samael si esprimeva nel suo consueto e contraddistinto parco modo di fare, benché il suo interlocutore gli si rivolgesse in cagnesco. Sembrava stesse gridando degli ordini. Non avvertì nessuno obbedirgli. L'inconfondibile risata dell'albino colpì James di sorpresa. Rideva di gusto, come per una bella ed inaspettata battuta. Rideva della morte.

Le voci divennero confuse, man mano che il suo corpo rimbalzava contro le curve del condotto. Scendeva più rapidamente di quanto si aspettasse; ed il suo fisico, benché rinforzato dalle protesi meccaniche, cominciava ad accusare gli urti. Di questo passo si sarebbe rotto l'osso del collo!

Perché non sei venuto con me, Sam?”, si chiese James, stringendo i denti ed i pugni sino a sentire il dolore scuoterlo dentro l'anima. Nella mano destra custodiva gelosamente la scheda di memoria che gli aveva affidato.

Era il lascito dell'albino.

«Te lo prometto, Samael!».

Quel grido gli morì in gola, proprio mentre scrutava quell'impressionante luna cremisi venir divorata dalla solita scura, tossica cappa. La truce aria si strinse attorno al suo collo come un'aguzza catena, strozzandolo. Tutto ciò che aveva fatto in quel breve periodo trascorso con i Reietti, per arrivare sin lì, seppur non concretizzato, valeva il prezzo della sua intera vita. Era nato come schiavo della società, ma moriva da uomo libero.

Esalò l'ultimo respiro.

Nella sua mente rimbombò l'assordante tuono dello sparo udito mentre scivolava dentro il condotto, lo stesso che aveva posto fine alla vita di Samael. Un'ultima, amara lacrima sgorgò dal suo occhio buono. Non la versava per tristezza, bensì per un'inspiegabile gioia.

La sua mente rimase lucida, però, abbastanza da scorgere la vigile iride del drone che lo sovrastava spegnersi, e così anche il fascio di luce che segnalava la loro posizione alle torrette.

Le eliche smisero di roteare, ed il velivolo si schiantò ad una manciata di metri da James, con un assordante boato.

In lontananza si udivano le voci allarmate dei soldati della N.I.D.A. Erano ormai vicinissimi.

Una sagoma indefinita occupò il suo campo visivo. L'unico dettaglio che riuscì a distinguere furono le scintille prodotte da un rovente mozzicone fra le tenebre. Neanche il suo occhio sinistro, quello meccanico, riuscì a discernere nell'oscurità chi avesse davanti. Era invisibile, incorporeo.

Era pura ombra.

Si chinò su di lui, dopo aver sputato quel che restava della sigaretta, lasciandosi dietro una colonna di fumo che il vento diradò in pochi istanti.

Emanava un intenso profumo di sale, misto all'aroma della terra bagnata d'estate.

«Non è ancora giunto il tuo momento, ragazzo» esordì un fermo timbro maschile, caratterizzato da un accento mai udito prima.

«Questo è solo l'inizio della ribellione: resisti, Reietto».

 

 

Fine.

 


 

Nota dell'autore:

 

 

Caro lettore,

Se sei arrivato sin qui, significa che questa storia è riuscita a conquistarti; almeno, abbastanza da farti arrivare sino alla fine. O, per meglio dire, ai due finali che ho deciso di proporti. Ti ringrazio per la pazienza, e spero di averti regalato un viaggio gratuito verso un mondo dove nessuno (forse) vorrebbe mai vivere.

Questo racconto è nato in occasione di un Contest letterario, indetto da Wired, con sfondo narrativo di “futuro distopico”. Era un tema che non rientrava nelle mie solite ambientazioni, ed il pensiero di lavorare su qualcosa di diverso mi ha subito imposto di fare un tentativo.

Da buon autore prolisso, ho il vizio di creare delle storie piuttosto articolate, e quindi non rientrare mai nei limiti prefissati dal regolamento. Quando l'idea si genera nella mia mente, diventa difficile scacciarla, e vengono fuori episodi sempre più accattivanti.

Nella versione originale dell'opera, purtroppo, ho dovuto mutilare la narrazione, dando vita ad un racconto che ritengo incompleto. Non ho potuto esplorare al massimo il mondo che avevo creato nella mia mente, quindi ritenevo opportuno offrire una seconda chiave di lettura, ed ovviamente anche ai lettori, che si saranno sentiti sperduti, forse.

La scelta dei due finali è stata presa nel momento in cui ho scritto la parola fine. Mi sono detto che tutti, quando leggiamo, ci sentiamo in diritto di lasciar spaziare la nostra mente, e generare seguiti che l'autore forse non aveva immaginato. L'idea originale doveva finire in quel preciso modo, poiché voleva essere una critica, e senza un tale epilogo sarebbe stata vana. Ma da qualche parte, in un altro mondo (se me lo concedi), la storia potrebbe essere diversa.

Mi farebbe estremamente piacere conoscere la tua opinione a riguardo, su quale finale ritieni più interessante. Ovviamente, se lo fai pubblicamente, evita gli spoiler!

Ti ringrazio nuovamente per essere arrivato sino alla conclusione di questo racconto. Voglio invitarti a scoprire le altre opere che ho pubblicato, per conoscere tutti gli stili che adotto nella scrittura delle storie che passano per la mia mente.
Infine, se hai apprezzato l'illustrazione de "I Reietti" ti invito a scoprire l'artista su:
http://the-fantasy-factory.deviantart.com/
 

 

Grazie.
 

   
 
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