Intro Autrice:
Sì, è una coppia improbabile ed anche un tantino folle, ma un lampo digenio pazzia mi ha colpita nel vederli insieme e nulla, questo è il risultato.
Per quanto non sia nulla di ordinario o canonico, spero che possa quantomeno far sorridere: entrambi i personaggi mi sembravano meritevoli di trovare la loro "dolce metà" e non ho potuto non pensare che la freddezza di Malefica potesse ben compensare l'ironia di August.
Questo è il risultato, una piccola storiella fatta di brevi momenti che spero potranno piacere: dal canto mio, mi sono parecchio divertita ad immaginarli insieme!
Buona lettura.
Sì, è una coppia improbabile ed anche un tantino folle, ma un lampo di
Per quanto non sia nulla di ordinario o canonico, spero che possa quantomeno far sorridere: entrambi i personaggi mi sembravano meritevoli di trovare la loro "dolce metà" e non ho potuto non pensare che la freddezza di Malefica potesse ben compensare l'ironia di August.
Questo è il risultato, una piccola storiella fatta di brevi momenti che spero potranno piacere: dal canto mio, mi sono parecchio divertita ad immaginarli insieme!
Buona lettura.
1. Donna ordinaria
« Buongiorno, torturatrice. » Asserì con un sorriso ampio, leggermente scherzoso, mentre si appoggiava al bancone dinnanzi a lei.
Dal canto proprio, la donna si limitò a volgergli un’occhiata glaciale, senza scomporsi.
« Buongiorno, vittima. » Ribatté con la stessa ironia, senza volgere nemmeno il capo in sua direzione.
August sorrise divertito, ordinando il solito cappuccino macchiato con cioccolato, per poi decidersi a girarsi completamente verso di lei, allungandole la mano.
«Credo che non ci siamo ancora ufficialmente presentati. August Wayne Booth. » Pronunciò con un sorriso cordiale.
Malefica inarcò un sopracciglio con espressione diffidente, rivolgendogli ancora una volta i grandi occhi azzurri.
August non pensava di aver mai visto occhi così luminosi ed al contempo terrificanti.
« Vuoi davvero stringere la mano a chi voleva bruciarti vivo? » Domandò quasi con disprezzo, sebbene rimanesse composta, quasi formale.
« Beh, a quanto pare non l’hai fatto. » Ribatté con espressione convinta.
« Lo avrei fatto, se fosse stato necessario ai miei scopi. » Puntualizzò. Non era nelle sue abitudini essere benevola verso qualcuno.
Dal canto suo, l’uomo in giacca di pelle – quanto gli era mancata! – non aveva ancora ritirato la mano.
« Ho un debole per le donne spregiudicate e decise. » Rispose in modo un tantino sfacciato.
« Non sono una donna ordinaria. »
« Ho un debole anche per quelle. » Insistette, senza abbassare lo sguardo furbetto.
La bella bionda esitò ancora qualche attimo, lo fissò intensamente, quasi a volerlo penetrare, per poi allungare la mano e stringere quella dell’uomo con una certa decisione. Figurarsi se si sarebbe lasciata sconfiggere in una battaglia d’orgoglio e sguardi.
« Torturatrice va benissimo. » Le labbra rosse si allargarono appena, cariche di un’ironia non indifferente: non aveva bisogno di presentarsi, sapeva bene di essere conosciuta, il suo era semplicemente l’ennesimo tentativo di tenere le distanze.
Un lunghissimo attimo di silenzio intercose tra loro, rimasero fissi a guardarsi, senza dire o fare altro.
« Il vostro cappuccino macchiato con cioccolato, signora Malefica. » Granny lanciò loro solo uno guardo discreto, tornando agli altri clienti. August
August la seguì con lo sguardo poi, appena anche la propria ordinazione fu assecondata, si affrettò ad uscire dal locale, nella speranza di scorgerla ancora ma, naturalmente, di lei non v’era già più traccia.
Sospirò, senza abbandonare il sorriso divertito, quasi sconfortato: doveva aspettarsi che sarebbe semplicemente scomparsa grazie alla magia, invece di muoversi a piedi.
Dopotutto, lo aveva detto anche lei: non era una donna ordinaria.
To be continued ...