“Mi dispiace Sasuke, ma ormai il consiglio dei Kage ha deciso, io e Gaara abbiamo fatto il possibile, ma gli altri sono stati irremovibili, soprattutto il Raikage, ti hanno condannato a morte.”
Il ragazzo inginocchiato a terra non mosse un muscolo, i capelli neri come la notte gli coprivano gli occhi, le manette gli stringevano i polsi, lo sguardo vuoto, assente, come se non lo avessero appena condannato a morte.
“Tsunade-sama, Sasuke ci ha aiutati in guerra, senza di lui..”
“Lo so benissimo Kakashi, ma..” la donna non ebbe il tempo di finire di parlare che Naruto si mise davanti a Sasuke a braccia aperte, lo sguardo serio come mai era stato
“Non posso permetterlo baa-chan.”
“Naruto ti rendi conto che questo non è solo un affronto al tuo Kage, ma anche a quelli delle altre terre?!” chiese la donna
“Certo che lo so, dettabayo!!” gridò il ragazzo
“Dobe! Che diavolo stai facendo?!” chiese stupito il ragazzo a terra
“Non è ovvio Teme? Ti sto proteggendo.” Disse semplicemente
I suoi occhi si spalancarono ancora di più, sorpresi.
“Proteggermi?” ripeté piano “Che senso a proteggermi, Naruto? Non ha senso! Ormai non interessa più a nessuno se io vivo o no. Perché tu dovresti rischiare così tanto solo per questo? Perché rischiare così tanto per me?!” chiese quasi sul punto della disperazione
“E tu credi che io resterei fermo qui a guardare mentre getti via così la tua vita? Mi chiedi di ignorare le lacrime che ti scendono dagli occhi e girarmi dall’altra parte per non vederle? Ti sbagli Saske. Non potrei mai fare una cosa del genere, soprattutto a te.” Rispose risoluto Naruto
Kakashi spalancò l’occhio scoperto sorpreso “Naruto.. tu..?”
“Esattamente Kakashi-sensei. Puoi farlo, vero Tsunade baa-chan?” chiese il ragazzo alla donna di fronte a lui “Puoi condannare anche una persona innamorata di un nukenin? Se è così voglio che tu prendi anche la mia vita. Io ho fatto una promessa: sarei morto solo insieme a Saske.”
Sasuke era senza parole.
Naruto stava davvero facendo questo per lui?
Era davvero innamorato di uno come lui?
Stava dando via seriamente la sua vita per lui?
Un calore dimenticato si impadronì del suo petto e dopo tanto tempo Sasuke si concesse di piangere.
Naruto stava mettendo la vita in gioco per lui. Ancora.
E per una volta Sasuke mostrò la sua debolezza.
Mostrò i suoi veri sentimenti.
Lasciò libere le lacrime di uscire.
Tutto grazie a Naruto.
Si alzò in piedi sulle gambe malferme guardando la schiena del biondo
“Non dire sciocchezze Naruto. Come puoi dire così tranquillamente di voler morire con me? Tu non puoi morire adesso. Devi diventare Hokage! Devi cambiare questa nazione! Non puoi morire senza aver realizzato nessuno dei tuoi sogni!” gridò il ragazzo con le lacrime agli occhi
“Quei sogni non avrebbero senso senza di te Saske. Non avrebbe più senso neanche la mia vita.” sussurrò piano il ragazzo, quasi senza farsi sentire, anche se quelle parole arrivarono forti e chiare al moro, e anche a Tsunade di fronte a loro.
“Ho capito.” Sospirò la donna “Non posso certo mettere a morte l’eroe di Konoha e delle cinque terre. E poi Sasuke ha contribuito in maniera decisiva per la nostra vittoria. Se gli altri Kage avranno dei problemi dovranno tenerseli per sé. Tu sei una questione della Foglia, non loro. Sono certa che anche Gaara sarà dalla nostra parte.”
Kakshi si concesse un sospiro di sollievo.
Sakura sorrise tra le lacrime e ringraziò la sua maestra.
Ma il più felice di tutti era sicuramente Naruto, sprizzava gioia da tutti i  pori della pelle.
Con un grido di gioia si girò verso l’amico liberandolo dalle manette per poi stritolarlo in un abbraccio talmente forte da fargli mancare l’aria.
Sasuke, d’altronde, era ancora troppo scioccato per quanto appena successo per poter reagire.
Si lasciò solo stringere da quelle calde braccia.
“Adesso andatevene e datevi una sistemata. Fino a una nuova sistemazione Sasuke starà con te, Naruto.” Disse la donna massaggiandosi le tempie e facendo un cenno con la mano verso la porta.
Kakashi, salutandola con un cenno del capo, uscì seguito dai tre allievi.
“Ah, Sasuke.” Il moro si girò verso la donna che gli sorrideva da dietro alla  scrivania “Ben tornato.”

“Saske-kun sei salvo!” esclamò Sakura saltandogli addosso stritolandolo in un abbraccio spacca costole
“Hai avuto molto coraggio, Naruto.” Disse Kakashi all’allievo che stava osservando Sasuke cercare di staccarsi di dosso Sakura più gentilmente possibile.
Caspita, come lo avevano cambiato gli ultimi avvenimenti!
Naruto ne rimase piacevolmente sorpreso.
“Per quello che hai detto prima..”
“Era tutto vero.” Lo precedette Naruto
“Da quanto..”
“Da quanto lo amo? Non lo so Kakashi-sensei. Forse da quando l’ho rivisto dopo quei due anni lontani, forse da sempre.” Rispose flebilmente il ragazzo.
“Capisco.” Lanciò un ultimo sguardo al ragazzo di fianco a lui per poi dirigersi verso gli altri due “Sakura è ora di andare. Magari domani usciamo tutti e quattro, come ai vecchi tempi, che ne dite?” disse sorridendo, la ragazza capì le intenzioni del maestro e salutando i due amici si avviò verso l’uscita insieme al maestro.
Rimasti soli Naruto e Sasuke rimasero fermi e zitti ad osservarsi.
“Grazie..” il primo a spezzare il silenzio fu Sasuke “..per avermi difeso..” continuò distogliendo lo sguardo.
Naruto si avvicinò e lo strinse in un abbraccio dolce e allo stesso tempo forte, come se non volesse più lasciarlo andare via.
E non era forse così?
Lui aveva appena messo in gioco la sua stessa vita per non vederselo sfuggire ancora dalle mani.
“Vieni.” Naruto lo prese per mano conducendolo fino al suo appartamento.
Una volta entrati gli fece fare un bel bagno caldo e gli diede dei vestiti puliti.
“Vuoi mangiare qualcosa?”
“No. Non ho fame.”
“So che non è il massimo, ma per il momento dovrai rimanere qui..”
Naruto prese delicatamente tra le mani i polsi dell’altro, le manette che fino a poco fa indossava gli avevano lasciato dei bei segni rossi, sulla pelle bianca e delicata.
Li accarezzò con i pollici.
“Ti fanno tanto male?” chiese preoccupato
Il moro scosse la testa “No.”
Sasuke lo fissò in silenzio per poi avvicinarsi ulteriormente all’altro stringendosi a lui.
Naruto gli avvolse la vita con le braccia.
Era così caldo e confortevole quell’abbraccio che Sasuke pensò davvero di poter ricominciare da capo. Insieme a lui.
Naruto sentendo il calore emanato dal corpo di Sasuke stretto al suo sorrise.
Le mani del moro, strette tra i loro petti.
Le mani del biondo, gli stringevano i fianchi sottili.
Sasuke affondò il viso nel petto di Naruto, stringendosi ancora di più a lui. Si sentì dopo tanto tempo a casa, tra le braccia di Naruto.
Naruto sorrise, quasi intenerito.
Alzò il fiso dell’altro dal proprio petto con due dita e fece combaciare le loro labbra in un tenero bacio.
“Okaerinasai1 Saske” gli soffiò sulle labbra quando si separarono
Questa volta fu Sasuke a sorridere “Tadaima2 Naruto.”

Owari3

1. Bentornato a casa
2. Sono a casa
3. Fine