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Autore: Hollowolf    19/10/2015    2 recensioni
Come per tutte le mie storie, non c'è bisogno di conoscere/Aver visto/letto Toradora.
Un'altra storia del genere "creepy", con una piccola nota romantica.
Violenta, ma non descrittiva.
Mentalmente estenuante.
Genere: Horror, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minori Kushieda, Ryuji Takasu, Taiga Aisaka
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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"A chi scrivi?"
Gli occhi di Taiga saettavano curiosi tra Ryuji e il cellulare di lui.
Stava scrivendo qualcosa da un po' di tempo, e si era incuriosita.
"Uh.. Niente!" rispose lui, "Sto controllando i miei social network per vedere se mi hanno scritto."
bugiardo.
"Uh? Hai detto qualcosa?"
"No!" disse lei, "Quindi? Ti hanno scritto?"
"N-Non mi pare... no..."
Ryuji mise via il cellulare.
Ti ho scoperto.
"Taiga... Mi sta venendo sonno. Che ne dici se ci vediamo domani? Ora vado a letto."
B u g i a r d o .
"Oh.. certo! Vai pure! A domani!"
La tigre si alzò dal divano e gli diede un bacio sul naso.
"Ci vediamo domani. Non è che hai la febbre? Stai sudando molto..."
Sudava freddo. Puzzava di menzogna. Poteva vederlo sul suo volto.
La parola "bugia", scritta cento, mille volte sulla fronte.
Incisa.
"La febbre? Ahah, forse sì... Ho sentito che in giro c'è un virus. Magari me lo sono beccato."
Taiga mostrò i suoi denti bianchi in un enorme sorriso.
BUGIARDO.
"Riguardati allora! Hai bisogno che ti porti qualcosa di caldo da mangiare più tardi?"
Ryuji sorrise a sua volta.
Era nervoso.
"Non ti disturbare! Vedrai che stanotte mi passa. Fai attenzione a non aver preso qualcosa anche tu e... a domani!"
"A domani!"
Ryuji lasciò l'appartamento di Taiga, e andò dritto a casa propria.
Lasciò Taiga da sola con i suoi pensieri.
Pessima idea.

....

Era l'una di notte. 
Ryuji era sdraiato nel letto, intento a scrivere al cellulare, a gestire il suo segreto.
Taiga non avrebbe mai dovuto sapere. 
Non le avrebbe permesso di rovinare tutto.
toc toc.
"...?"
A Ryuji parve di sentire qualcuno bussare alla porta di casa propria.
"A quest'ora...?"
Con solo la luce del cellulare, gli salì una certa inquietudine, e l'inquietudine gli afferrò la gola e strinse.
Decise che era solo la sua immaginazione, e si rimise a scrivere.
Toc Toc.
Questa volta il suono era più chiaro, più deciso.
TOC TOC.
Il bussare diventò un picchiare contro la porta.
Chiunque fosse ci stava mettendo molta forza, e Ryuuji passò da preoccupato a terrorizzato in un attimo.
"C-Chi è?!" cercò di urlare, con il filo di voce che gli rimaneva.
Il nodo alla gola lo soffocava.
"Dimmi chi sei! Sei tu Taiga?! Smettila di fare scherzi stupidi e vattene a dormire!"
Silenzio.
"...Taiga? sei--"
TOC TOC TOC TOC TOC TOC TOC TOC TOC TOC TOC
Ora il bussare era ritmico, costante, intenso, spaventoso.
"SMETTILA!! CHIUNQUE TU SIA, SMETTILA PER FAVORE!" riuscì ad urlare Ryuji.
"...Ehi, amore. Sono io." si udì la voce di Taiga da dietro la porta.
"Ti ho portato qualcosa di caldo da mangiare. Vuoi qualcosa di caldo da mangiare? Devi curarti, o non ti passerà la febbre. Fammi entrare."
Ryuuji si calmò abbastanza da abbassare la guardia.
"Oh, Taiga... ti ringrazio, ma non ne ho bisogno, mi sento molto meglio. Ho solo bisogno di dormire, e tu anche... dalla voce sembri stanca."
La tigre ridacchiò.
"Ma devo prendermi cura di te. Ti amo. E' questo quello che fanno le persone che si amano... si prendono cura del partner."
"E tu mi ami... vero Ryuji? Fammi entrare."
Ryuuji notò il tono allusivo. 
Si chiese se Taiga sapesse qualcosa.
Qualcosa che non doveva sapere.
"Taiga... cucciola, ho davvero bisogno di dorm-"
"FAMMI ENTRARE. FAMMI ENTRARE. FAMMI ENTRARE. FAMMI ENTRARE. DEVO VEDERTI. BACIARTI. AMARTI. CONTROLLARTI. AVERTI. POSSEDERTI. PRENDERMI CURA DI TE."
La tigre iniziò a sbattere la porta violentemente cercando di entrare, e a Ryuji sembrò quasi che stesse per scardinarla.
"Per favore... Taiga... Vattene... Vai via... Ti prego..." gemette flebilmente lui.
I suoni si interruppero.
Silenzio.
"T-Taiga...?"
C'è qualcosa di divertente nel silenzio.
Quando un suono ti spaventa, vorresti che andasse via.
Ma quando non c'è è ancora peggio.
Perchè non sai dove si trova ciò che produceva il rumore.
Ryuji appoggiò l'orecchio alla porta, ma non sentì nulla.
Quindi guardò dallo spioncino.
Una goccia di sudore gelida gli attraversò la schiena quando non vide nulla.
Silenzio.
"...Ryuji?"
Era lei. Dietro di lui.
"Dovresti chiudere la finestra."
Rise.
"Rischi di prenderti qualcosa... come un virus."
Ryuji non fece in tempo a dire una parola.
Qualcosa di estramamente duro gli colpì la tempia.
Non morì sul colpo per miracolo, e rimase cosciente abbastanza per sentire le ultime parole di Taiga, che stava in piedi sopra di lui con in mano la sua katana di legno.
"... Cosa nascondevi?" chiese lei.
Lui balbettò malapena una risposta.
"E-Era solo... non... per favore..."
"Huh." sbottò la tigre, "Quindi nascondevi DAVVERO qualcosa."
Lo sapevo.
"Dovresti sapere che tra di noi non ci sono segreti."
Taiga era calmissima, limpida.
Scandì ogni parola come se stesse spiegando qualcosa ad un bambino particolarmente stupido.
"Tu. Sei. Mio."
E niente ci potrà separare.
Questo sarebbe quello che avrebbe sentito Ryuji se non avesse urlato nel momento in cui Taiga gli inflisse il colpo di grazia.
Un colpo secco.
E lui smise di vivere.
Smise di tradirla.

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"...Quindi era questo quello che mi nascondeva."
Taiga rimase in silenzio a guardare il cellulare di Ryuji.
Le parole 'Compleanno di Taiga : Super segreto!' erano scritte sopra la stanza della chat.
Tutti in chat ridevano, scherzavano, si mandavano emoticon.
Anche Ryuji.
Questo era il terribile segreto.
Una festa di compleanno.
...Ma a Taiga non importava.
"Staremo insieme per sempre. E ti raggiungerò ovunque tu sia. Dopo la morte. O in un altra vita. E in QUESTA vita..."
Taiga accarezzò la testa sanguinante di Ryuji.
La luce del mattino filtrava da dietro le tende, illuminando i contorni del viso di lui.
Era bellissimo.
"...E in questa vita... Ti terrò sempre con me."
Toc Toc.
Bussarono alla porta.
Taiga si alzò con calma, e aprì la porta.
Era Minori.
"Ehi Taiga! A casa di Ryuji a quest'ora? Come mai hai risposto tu?"
Taiga sorrise col sorriso più falso che aveva.
"Non sta molto bene. Ora è a letto. Sta dormendo."
"Oh, ho capito..." Disse Minori. "Ha la febbre?"
"Esatto. Come lo sai?" chiese Taiga.
"Ho sentito che c'è in giro un virus..."
Taiga sgranò gli occhi.
E si mise a ridere. Forte.
AHAHAHAH.
Un virus.

 
   
 
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