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Autore: _Giulinfinty81_    19/10/2015    1 recensioni
Ogni giorno andavo nel bosco , mi sentivo bene lì . Ma un giorno arrivò lui e rovinò tutto ...
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Slender man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amavo stare nel bosco . Da bambina , ogni giorno , ci andavo . C'era tanto silenzio . Tutto era tranquillo lì , almeno fino a quel giorno . 
Stavo correndo in mezzo agli alberi , quando qualcosa attirò la mia attenzione ; un disegno che ritraeva bambini accompagnati da un uomo molto alto , senza volto e vestito di nero . Guardavo il foglio incuriosita cercando di capire chi è che l'avesse lasciato lì , perchè non avevo mai visto nessun altro oltre a me nel bosco . Ma nel mentre notai qualcosa muoversi alle mie spalle . Mi girai di scatto lasciando cadere il foglio . Uno strano rumore , simile ad un ronzio , sembrava provenire dagli alberi più lontani , ma con lo scorrere dei secondi , sembrava che quel suono si facesse sempre più vicino .
Nonostante all'inizio fossi terrorizzata sembrava che la paura se ne stesse andando lasciandomi senza pensieri , quasi come ipnotizzata . Ma quella parte di me che ancora ragionava con la sua testa mi impose presto di andarmene da lì . Così mi misi a correre verso casa , girandomi spesso per controllare che nessuno mi stesse seguendo . L'unica cosa che notai fu che quel altissimo uomo del disegno mi stava seguendo . La paura riprese possesso del mio corpo facendomi avanzare a passo più veloce . 
Quando arrivai alla fine del bosco mi voltai un'ultima volta per accertarmi di essere finalmente sola . Lui non aveva oltrepassato gli ultimi alberi , ma mi fissava , mi chiamava , sperava che io sarei tornata indietro . Lui mi avrebbe aspettata .

Dopo l'accaduto , stetti sempre in luoghi affollati e sempre insieme ai miei genitori . L'unico posto in cui non ero al sicuro era la scuola . Infatti era molto vicina al bosco . Durante l'intervallo la mia classe veniva portata nel cortile e io fui costretta ad andare con gli altri . Ogni giorno sentii chiamare il mio nome e ogni giorno fui salvata dal suono della campanella . Ma non riuscii a trattenermi per molto .
 Fui ipnotizzata da quel richiamo . Non pensavo più , non provavo più niente . Il mio corpo si stava muovendo da solo , facendomi avvicinare sempre più a quel essere . Sarebbe riuscito a prendermi e avrebbe preso anche gli altri bambini prima o poi . La colpa era solo mia , che l'avevo richiamato. Se non mi fossi fatta notare , se avessi giocato come tutti gli altri bambini anzichè andare nel bosco , non  sarebbe successo nulla . 
Ero vicina . Riaquistai il controllo , ma non scappai . Lui non mi fece nulla. Mi porse la mano , come per segno di presentazione , dopo di che parlò .  Disse di chiamarsi Slenderman . "Che nome strano" pensai . Mi chiese il nome . Glie lo dissi e dopo aver parlato per un pò , giocammo . Ma fu l'ora di tornare a scuola . Quindi lo salutai promettendo di ritornare anche il giorno successivo . 
Tutti i giorni andai nel bosco durante l'intervallo . Tutte le volte mi raccontò una storia , finchè non decise di raccontare quella della sua amicizia con una bambina di nome Sarah Marrie Linn . Lui mi disse che lei , lo andava sempre a trovare ; mi disse che era l'unica che potesse considerare sua amica . Ma i suoi genitori non glielo fecero più incontrare . Quindi lui si vendicò , pensando che sarebbe stata felice . Lei lo odiò perchè aveva ucciso i suoi genitori . Uccise anche lei . Da quel giorno non fa altro che uccidere . 
Ma poi incontrò me e finalmente credette di aver incontrato un'amica . Io rimasi molto spaventata da quel che raccontò ma feci finta di niente usando la scusa che stava per suonare la campanella per correre via . Corsi a scuola . Avevo paura e lui lo aveva capito . 
Infatti non tornai più lì . Dissi tutto ai miei genitori ma loro risero dicendo che avevo una buona immaginazione . 
Ma arrivò il giorno in cui lui si arrabiò . Uno ad uno uccise i miei compagni di classe , partendo da quelli a cui parlavo di meno , finendo con i più cari amici . Ero triste . Il suo fine era diventato uccidere i bambini . Li considerava stupidi . 
Quindi toccò a me . Aspettò che arrivasse il mio compleanno , l'ultimo che avrei festeggiato .
Mi decisi . Volevo affrontarlo . Dissi ai miei genitori che sarei andata a giocare . Annuirono , senza sapere che non mi avrebbero più rivista . Li salutai abbracciandoli forte e dicendo loro che gli volevo bene . Sapevo che sarebbe successo qualcosa . 
Camminavo . I miei passi erano l'unico rumore che sentii insieme al mio cuore che batteva . Entrata all'interno del bosco sentii delle urla . Erano di bambini . Continuai con lo stesso passo aspettando che lui arrivasse a prendermi . Sentivo dei sospiri . Poi , nuovamente quel incessante ronzio. Dei passi . Mi girai tenendo gli occhi chiusi . Quando li riaprii lui era lì . Era spaventoso . Aveva più di due braccia e ognuna si muoveva in una direzione differente dalle altre . Del sangue era sparso sul suo abito . Il suo viso mostrò una grossa bocca piena di denti appuntiti . 
Mi accasciai per terra aspettando che lui mi uccidesse . Fu un attimo . L'ultima cosa che vidi furono le sue braccia avvicinarsi alla mia faccia , un dolore acuto alla testa . Poi il buio .
Nel posto in cui sono ora ho incontrato tante persone . Ho conosciuto una bambina che dice di aver vissuto una storia simile alla mia . Dice di essere Sarah Marrie Linn . 
   
 
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