1.
Mazurka
Thomp thomp thomp.
Il
parquet in
legno di ciliegio del grande salone, scricchiola piano sotto il passo
felpato e
veloce di un certo polacco. “Po ma che stai
facendo?” Lituania si sporge oltre
lo stipite della porta, incuriosito (e spaventato) al pensiero che il
compagno
stia facendo qualche stupidaggine a sua detta
‘divertente’.
“Liet!
Devi tipo
venire a provare questo nuovo ballo che ho inventato!” Il
biondo saltella verso
il moro, che , con una risatina nervosa scuote la testa in senso di
diniego.
“Po...non
so
ballare, sarebbe inutile”. Il polacco sorride porgendogli la
mano. “Vieni, ti
insegno io. Penso che questo ballo debba essere tipo per
due~”.
2.
Partita
di pallacanestro
Feliks
pensava
che guardare le finali della partita di pallacanestro con Toris fosse
stata una
delle idee più romantiche che gli siano mai venute in mente.
Ecco,
si
sbagliava.
“SSSIIIIIIII
è
PUNTOOOO!!!Chi è la squadra più forte?! CHI
è LA SQUADRA Più FORTE!!!?!?”
“…Toris”
“AHAHAHAH
LA
PARTITA è NOSTRA!”
“…TORIS.”
Il
biondo
osservava spaventato la reazione esplosiva del compagno mentre si
rifugiava in
un angolino del divano in pelle avorio.
Aveva
dimenticato
che la pallacanestro è lo sport nazionale della Lituania.
3.
Tacchi
“Non
può essere
vero…”
Lituania
borbottava disperato pensando che fosse impossibile che Feliks si fosse
rotto
una gamba per colpa di un paio di scarpe col tacco di 12 cm.
Guardò
il biondo
dopo aver strofinato qualche volta le mani sul viso.
“Almeno
ne è
valsa la pena?”
A Feliks gli si
illuminò lo sguardo a quella
domanda.
“Mi
sembra, tipo,
OVVIO~”
4.
Paluszki
Era bello mangiare Paluszki
nei momenti di
relax come quelli.
Feliks
era fiero
di averli preparati in casa con le sue manine iperattive.
“Ehi
Liet, vuoi
tipo provarne uno?”
Toris,
che era lì
seduto a leggere il giornale, immerso tra i suoi pensieri,
alzò la testa confuso.
“Po…che
diamine
fai?”
Il
biondo, che
era fermo davanti a lui con un bastoncino salato tra le labbra,
corrugò le fini
sopracciglia bionde in un’espressione interrogativa.
Gli
indicò di
prendere l’altra estremità e di iniziare a mordere.
Il
moro sorrise e
sfilò il suddetto bastoncino dalle labbra del compagno,
poggiandoci in cambio
un bacetto innocente e ammirando con soddisfazione il volto rosso
dell’altro.
5.
Pianoforte
“Uffi…”
Polonia
sbuffò in preda al nervosismo, cosa che non passò
inosservata agli occhi del
color del Mar Baltico del Lituano accanto a lui.
“Hey,
che
succede?”
Chiede
dolcemente
lasciando che gli occhi smeraldini del compagno si poggiassero sui suoi.
“Succede
che il
boss vuole farmi dare, tipo, lezioni di pianoforte perché
questo Paese ha totalmente bisogno
di acculturarsi in
fatto di musica”.
Il
biondo nascose
il viso tra le ginocchia continuando a sbuffare.
“E
quindi? Penso
sia bello saper sfruttare le abilità per dedicarsi a uno
strumento”
Cercò
di
rinvigorirlo il lituano con tanto di carezza alla spalla.
“Ma
tipo, tu HAI
MAI VISTO COME DIVENTA AUSTRIA PER COMPORRE UNA CANZONE?!”
6.
Campi
e
zecche
Il
periodo
autunnale era il periodo preferito di Feliks e Toris.
Perché?
Perché l’arrivo
dell’autunno significava raccogliere il grano, stendersi nei
campi e godere
della brezza fresca che ti accarezza dolcemente la pelle.
Purtroppo
stare
nei campi però comportava anche diversi problemi, ma quello
di cui le due nazioni
temevano fortemente erano le ZECCHE.
“Po,
hai qualcosa
sulla schiena. Li, attaccato alla maglia”
Il
biondino si congelò
sul posto.
“Liet…tipo,
LEVALO”
“
E se poi mi
salta sul braccio? ODDIO Lì CE N’è UN
ALTRO”
Toris
iniziò a
gesticolare in preda al panico.
“Levati
la
maglia!”
“Ma
fa freddo!”
“Ti
presto la mia
giacca di velluto, ma almeno ,per l’amor di Dio, LEVATI LA
MAGLIA!”
E
Feliks obbedì
come un segugio con il suo padrone.
“tipo,
che schifo
che schifo che schifo che schifo!”
Toris
gli passò
velocemente la giacca e corsero via dai campi urlando, lasciando il
lavoro ai
contadini che li aiutavano fino a qualche momento fa e che, non appena
li
videro correre via in quel modo, non riuscirono a trattenere una
risatina
intenerita.
Quei due si preoccupano
l’uno dell’altro, l’Unione
di Krewo non c’entra.
7.
Cicatrici
Lituania
non
piangeva spesso.
Eppure
quando
Feliks gli disse di aver visto le sue cicatrici aveva una gran voglia
di
piangere, ma sembrava che il suo compagno non fosse della stessa
opinione.
Sembrava
estremamente
vuoto dentro, dispiaciuto così tanto che gli
mostrò quella cicatrice.
Toris
pianse per
ore davanti al simbolo che partiva dall’orecchio destro e
percorreva la nuca
fino al sinistro.
Entrambi
finirono
per piangere e consolarsi tra carezze e dolci baci tra le lacrime amare
di un
passato che non possono dimenticare.
8.
Treccia
(Nyo!LietPol)
“Wow
Liet, tipo, hai
dei capelli davvero lunghi”
Felija
era
incantata davanti a quella cascata di fili del color del cioccolato:
aveva
pensato che se ne avesse fatto una treccia sarebbe venuta bellissima.
“Perché
non
provi, tipo, ad attaccarli? Se vuoi ti faccio una treccia!”
Aveva
cinguettato
in preda all’euforia.
Dalia
la guardò
addolcendo lo sguardo.
‘Si,
dai, mi
aveva detto che ultimamente hai fatto numerose acconciature alla Regina
e se
lei ne era soddisfatta allora non posso fare altro che
fidarmi’
Pensò
la lituana.
“Beh
ti lascio
carta bianca, Po”
E
sorridendo le
diede le spalle lasciando i capelli tra le sue esili ma forti mani.
“Tipo, secondo me è meglio
laterale,
guarda, ti insegno come farla, è totalmente
facile!”
E
la mora lasciò che
Felija intrecciasse le ciocche brune, ammirando di nascosto
quell’espressione
di beata tranquillità che la polacca aveva in volto.
Quando
ebbe
finito, la sua espressione però sembrava quasi pensierosa.
“Che
succede Po?”
“Uhm
sento che
manca qualcosa, cioè il
tocco
personale, ecco”
Lituania
continuò
a cercare di capire cosa intendesse, cioè, la treccia
sembrava perfetta così
com’era.
Poi
vide il volto
della compagna illuminarsi di tutto punto.
“Oddio,
ho
trovato! Chiudi gli occhi”
E
nel giro di due
secondi, l’acconciatura venne impreziosita di fiori colorati,
presi sicuramente
dalla corona di Peonie e Gerani che la stessa Felija indossava.
“F-Feli,
è
bellissima”
Lituania
lo
pensava davvero.
Quella sarà
l’acconciatura che ornerà sempre
i suoi capelli, in ricordo di
Felija, ovunque lei sia.
9.
Risata
esagerata
La
gente su
internet era solita fare fotomontaggi di diverse foto, e Polonia,
quando le
vedeva, non smetteva più di ridere.
Quella
volta rise
così tanto che nel tentativo di bere un po’
d’acqua (miseramente fallito),
questa gli uscì dal naso.
Dovette
ammetterlo però: La faccia di Toris sul corpo di una modella
che diceva “draw
me like one of your french girls” l’aveva
fatto morire.
10.
Ricordi
Era
una bella
serata quella.
Dopo
il meeting
mondiale, tutti avevano concordato con l’andare a casa di
Feliciano a mangiare
una pizza.
Beh
cosa c’è di
meglio di una pizza con gli amici? Si chiacchiera, si scherza, si
mangia e ci
si diverte.
Forse
un po’ troppo.
Era
da poco che
Toris aveva deciso di stare con Feliks ufficialmente, e giustamente la
prima
cosa che viene chiesta ad una nuova coppia è:
“Allora
ragazzi,
come vi siete conosciuti?”
Era
stato America
a sparare la bomba.
Toris
iniziò ad
arrossire fino alle punte dei capelli, mentre Feliks, accanto a lui, si
concesse
una risatina imbarazzata e allo stesso tempo divertita.
“Ti
prego Alfred.
Lasciamo stare”.
*Mazurka:
danza
tipica polacca di coppia, dal quale proviene il mazurka francese.
**no
seriamente,
non state mai vicino a dei lituani quando c’è una
partita di pallacanestro in
corso. Io ho avuto questa esperienza e , credetemi, è meglio
evitare :’) (quindi penso che l'OOC di toris in quella
flash sia più o meno giustificata), (ma
anche no).
Beh
eccomi qui
con una piccola raccolta di divertenti e fluffose drabble? Flash-fics?
Boh.
Spero
vi sia
piaciuto come è piaciuto a me scriverla (non mi prolungo.
È tardi e ho sonno
;-;)
Quindi,
alla
prossima!
-Feliks