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Autore: tironi10    21/10/2015    1 recensioni
Killua sarà in grado di superare la separazione da Gon? Accetterà i suoi sentimenti?
Questa storia è ambientata successivamente all'ultimo episodio dell'anime, ovvero al momento in cui Killua e Gon si separano, ed è incentrata sul pairing GonxKillua.
Hope you enjoy it!
(Recensioni sempre ben accette)
(Grazie ai consigli di alcune persone molto buone, tra cui amici e @fabererijaegerman l'ho aggiornata, spero che per voi ora sia più gradevole u.u)
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Alluka Zaoldyeck, Gon Freecss, Kanaria, Killua Zaoldyeck, Leorio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Non era passata neanche una settimana da quando aveva salutato Gon a quel bivio, prendendo quella strada che, secondo lui, avrebbe separato per sempre il moro, ormai felicemente ricongiunto a suo padre e il ragazzo dai capelli bianchi, che avrebbe vissuto un'esistenza di nuovo priva di emozioni, quelle che aveva iniziato a provare quando aveva stretto quest'amicizia speciale.
Molto spesso Alluka metteva il broncio e gli tirava la maglietta chiedendogli cos'avesse, ma ogni volta le rispondeva che non aveva niente, che stava bene e le dava un colpetto fraterno sulla testa con un sorriso tirato.

Alluka pensava che Killua le mentisse dicendole che non aveva niente, ma in realtà stava dicendo la verità: non sentiva più nulla da quando si era separato dal moro.
Killua pensava di aver raggiunto i suoi obiettivi: aveva salvato Alluka da Illumi ed aveva aiutato Gon a trovare suo padre dopo averlo fatto curare dalla sorella.. Ma niente, da quando si erano separati non faceva altro che pensare a lui e ai sentimenti che solo lui gli aveva fatto provare, sentimenti che sapeva non sarebbe più riuscito ad avvertire nel suo cuore.
Passarono giorni, settimane, mesi e forse anni, Killua non teneva più conto del tempo trascorso: tutto era diventato monotono, non c'era più il moro a ravvivargli la giornata con il suo sorriso e con le sue stupide parole e azioni.. L'unica cosa che era cambiata è che era cresciuto e aveva finalmente compreso che i suoi sentimenti per Gon non erano quelli di una semplice amicizia.

Qualche mese prima, Alluka gli aveva consigliato di andare da un dottore e, all'ennesima volta in cui la sorella gli aveva fatto la richiesta, aveva acconsentito a chiamare Leorio, colui che riteneva la persona più abile nel campo.

Una volta spiegato come si sentiva, l'aspirante dottore gli aveva subito detto che la sua malattia era incurabile e che si trattava di un sentimento chiamato amore. Killua, un membro della famiglia degli infallibili assassini, educato a veleno e torture, era in grado di amare... Se glielo avessero detto qualche anno prima, quando ancora non aveva conosciuto il moro, non ci avrebbe mai creduto.

Leorio gli aveva consigliato di tenersi impegnato, così che il tempo avrebbe fatto sparire il sentimento... Così Killua decise di viaggiare insieme ad Alluka per tutto il mondo, senza fermarsi mai.

Gli unici luoghi che evitava erano quelli che portavano con loro dei ricordi legati a Gon; anche se Alluka a volte aveva espresso il desiderio di vedere i luoghi dove Killua aveva combattuto con le formichimere o l'arena celeste, il ragazzo dai capelli bianchi se n'era tenuto alla larga.

Si era tenuto costantemente allenato, nel caso in cui in quel tempo fosse arrivato qualcuno che minacciasse la sicurezza della sorella, ma nessuno era mai riuscito a trovarli.. fino a quella sera.
Killua era riuscito a realizzare uno dei pochi desideri che gli erano rimasti: era andato a visitare, sempre insieme all'inseparabile sorella, la città di Meteor, insieme all'amica Canary, proveniente da quella città, una delle poche ad essere a conoscenza della causa del suo malessere.
Alluka era rimasta con Canary in una noiosa attrazione per turisti che non gli interessava per niente, come la maggior parte delle cose da quando lui era uscito dalla sua vita.
Bussarono alla porta della camera d'albergo dove alloggiavano lui e Alluka.
Quella bussata era troppo forte, troppo maschile per essere di sua sorella o di Canary...Non poteva neanche essere lo staff, in quanto gli aveva dato precise istruzioni di non venire mai a disturbarlo. "Arrivo" pronunciò, per farsi sentire dalla persona che aveva bussato. Quello che fece invece fu frugare nella sua borsa da viaggio, prendere il suo taser e darsi una bella ricaricata per ogni evenienza. Preparò un bel fulmine tra le mani e si avvicinò alla porta. La aprì di scatto.
"Dopo tutto questo tempo mi hai fatto aspettare parecchio alla porta, Killua!"
Killua rimase esterrefatto. Quella voce. Quegli occhi. Quei capelli neri dalla forma improbabile. Quello era GON! Il SUO Gon. Il cuore del ragazzo dai capelli bianchi perse un battito.

Gon era cresciuto, probabilmente come lui, aveva messo su una decina di centimetri e anche un po'di muscoli. Gon lo stava fissando con faccia perplessa e si mise un dito al mento con fare pensoso.

"Killua come mai hai quella faccia? E'successo qualcosa? Non riesco proprio a capirlo.."
Gon iniziò a straparlare, ma Killua captò solo alcune cose che Gon diceva, perché era da tanto tempo che non provava tutti quei sentimenti contemporaneamente.

"Killuaaaaaaaaaaa sei arrabbiato con me? Ci ho messo troppo tempo a trovarti, ma è anche colpa tu-"

Il ragazzo dai capelli scuri non fece in tempo a finire la frase perché il ragazzo dai capelli bianchi, in lacrime dalla gioia, gli saltò addosso, buttandolo a terra e stando sopra di lui reggendosi con i palmi delle mani.
"Mi sei mancato." Tre parole pronunciate dalle labbra sottili del ragazzo dai capelli chiari, con gli occhi azzurri puntati in quelli più scuri del ragazzo dai capelli mori.
"Mi sei mancato anche tu, Killua!" pronunciò Gon con il suo solito sorriso a 32 denti ed occhi socchiusi.
Killua non resistette. Tutti quei viaggi per toglierselo dalla testa non erano serviti a nulla, aveva solo Gon per la testa e, sogno o realtà, voleva averlo finché poteva toccarlo con mano.
Con uno scatto si avvicinò fino a sfiorare con le sue labbra quelle del moro, che sgranò gli occhi per la sorpresa. Fu un bacio lieve, dolce, soffice e tenero.
Killua si sollevò e vide che Gon aveva lo sguardo per terra, sembrava confuso.
"C'è qualcosa che non va?" chiese il ragazzo dai capelli chiari.
"No.. E'solo che.. Ti amo Killua."
Altre lacrime scesero dagli occhi cerulei.
"Anche io ti amo, Gon"
Di nuovo sorpresa negli occhi del ragazzo moro.
Gon ribaltò le posizioni con una faccia colma di entusiasmo. Ora il ragazzo dai capelli bianchi era steso a terra e il moro sopra di lui, reggendosi con le mani al pavimento.
"Killua! Tu che dici queste cose! Sei davvero Killua?"
Gon iniziò a pizzicargli la guancia come se pensasse che fosse un miraggio. Lo stesso pensiero che aveva avuto il ragazzo dai capelli bianchi quando lo aveva visto sulla soglia della camera, lo stesso posto in cui si trovavano ora stesi per terra... Se qualcuno li avesse visti? Se Alluka e Canary fossero tornate?
"Forse dovremmo.. Entrare?"
Gon annuì con il suo sorriso a trentadue denti e Killua non resistette oltre, lo tirò su di forza e appoggiò nuovamente le labbra alle sue, questa volta con un bisogno passionale, non c'era più traccia della dolcezza del primo bacio, ora si necessitavano a vicenda e non c'era più tempo per le smancerie. Si chiusero la porta alle spalle e Killua la chiuse a chiave, senza smettere di baciarsi e di toccarsi ovunque. Quando raggiunsero il letto ormai erano entrambi rimasti senza maglietta e scarpe, e Gon stava già sfilando la cintura dai pantaloni di Killua.
'Come ho fatto a stare per tutto questo tempo senza di lui?' si ritrovò a pensare il ragazzo dagli occhi cerulei. Loro due si completavano caratterialmente: Killua era freddo e distaccato, ma Gon riusciva a tirar fuori da lui sentimenti e passione. Gon era estroverso, impulsivo ed emotivo, ma Killua (a volte) riusciva a farlo fermare, a farlo ragionare e lo faceva sentire utile.
Dopo anni di conoscenza, di amicizia e di amore nascosto, questa unione spirituale non bastava a nessuno dei due, ormai erano cresciuti e volevano unirsi più nel profondo. Fu così che Gon si ritrovò steso sul letto con addosso solo un paio di slip, mentre killua si ritrovò su di lui con addosso solo i suoi boxer.
Si baciarono con passione, incrociando le loro lingue selvaggiamente. Gon fermò il ragazzo dai capelli chiari e gli appoggiò l'orecchio al petto.
"Il tuo cuore... Batte forte." Disse con il suo solito tono da tontolone.
"Baaaaka. Certo che batte forte. Sei tu a farmelo battere così." Disse distogliendo lo sguardo e arrossendo in viso.
"Vuoi che smetta?"" Pronunciò con tono preoccupato.

"Certo che no. Voglio che tu me lo faccia battere così e più forte ancora. Per sempre."
Gon riunì le labbra a quelle di Killua e ricominciò lo scontro di lingue che si era interrotto.
I baci erano accompagnati dalla frizione che vi era tra i loro due membri in quanto Killua era sdraiato sopra il ragazzo moro, e ciò li rese entrambi eccitati in pochissimo tempo.
Gon rimosse lentamente i boxer di Killua, non interrompendo il contatto tra le loro bocche e lo stesso fece Killua con gli slip di Gon.
Fu in quel momento che il bussare alla porta e le voci di Alluka e Canary interruppero i due sul più bello, quando stavano per esplorare zone più intime.
Killua fissò Gon negli occhi e gli chiese "Resti?"
"Sempre" gli rispose il ragazzo moro.
Dopo un altro bacio sulle labbra, riluttante, il ragazzo dagli occhi cerulei si alzò da letto e si rivestì, gridando un "arrivo", conscio che, se Gon avesse mantenuto la parola, avrebbe potuto finire presto quanto incominciato.

 

  
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