Mi trovavo nella foresta quando lo incontrai un ragazzo dai capelli neri e uno sguardo freddo come il ghiaccio era come guardarsi allo specchio .Mi fissava il suo sguardo riusciva a penetrare dentro di me, al che fuggii ero troppo spaventato ma ...lui era li non sembrava correre eppure era sempre dietro di me mi urlò di fermarmi e aggiunse 《Non puoi scappare da ciò che sei veramente》 gli chiesi chi fosse e prontamente mi rispose che lui era ciò che io non avevo ancora compreso di essere... finita questa frase estrasse un coltello e tentò di accoltellarmi. Schivai il colpo stavolta mi inseguiva dicendo che avrebbe dovuto eliminare ciò che ero prima per aiutarmi a diventare ciò che ero veramente . Sembra che io lo abbia seminato quando non ebbi più il sangue alla testa Cominciai a pensare logicamente al che sorgerono delle domande : perchè ero in una foresta , e perchè un pazzo cercava di uccidermi , non ebbi tempo di rispondermi che mi ritrovai con la testa a terra e un coltello lungo il mio collo.
Lo pregai di non farmi niente al che lui alzo la lama... e la abbasso velocissima dentro il mio collo . Morire soffocato nel proprio sangue che brutta fine lui come se avesse sentito ciò che pensavo mi disse di non preoccuparmi perchè io ero lui e che lui sarebbe continuato a vivere.

Mi svegliai ma ciò che vidi mi fece credere che l'incubo fosse appena iniziato nella mia mano vi era un coltello e di fronte a me un cadavere.
Ora capisco perchè io sono lui e non vorrei mai deludere ciò che sono ora quindi credo di dover continuare l'opera che comincia 《credo mi serviranno altri corpi .ma da vivi saranno difficili da portare qui 》un sorriso si fece strada sul mio viso.