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Autore: Lady Koyuki    23/10/2015    4 recensioni
E se… il continuo dovrete entrare per scoprirlo :D
Posso dirvi però che è lo sviluppo della storia se non ci fossero stati “impedimenti” o “intromissioni” in momenti meravigliosi da parte di un personaggio di nostra conoscenza… bè, leggete e saprete tutto :D
Cap. 1: Hikari x Kei
Cap. 2: Megumi x Yahiro
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hikari Hanazono, Kei Takishima, Megumi Yamamoto, Yahiro Saiga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: E’ la prima storia che scrivo su Special A, e sinceramente non penso sia un grandissimo risultato, ma comunque, a parere soggettivo non sembra così male. Spero che almeno possa piacere a chiunque vorrà dare uno sguardo.
Grazie di essere passati e buona lettura :D
 
Koyuki :3


 
"E se Tadashi non avesse rovinato tutto?"
PARTE I

 
[…]
- Cosa posso fare perché tutto torni esattamente come prima? Se io ti chiedessi scusa, saresti disposta a perdonarmi?-
Takishima era visibilmente a disagio in quella situazione, sembrava non sopportarla; non che per me fosse molto diverso.
“Scusa per cosa? Effettivamente cosa mi ha fatto? Assolutamente nulla” pensai, torturandomi le mani prima di avere una {gigantesca e ritardata} illuminazione.
 
“Ma certo! La vera natura di questo sentimento è…” nel mentre pensavo a questa {ovvia e palese} cosa, mi ero lentamente avvicinata al ragazzo, seduto da solo su quella panchina. Mi appoggiai alle sue spalle, forse non davvero conscia di quello che stavo per fare e delle sue conseguenze, ma ignorai tutti i se e i forse…. Dolcemente, gli schioccai un bacio sulla fronte, tra i suoi ciuffi ribelli, osservata intensamente dal suo sguardo stupito.
Lui era arrossito leggermente, mentre io mi ricomposi, restando in piedi con le braccia dietro la schiena; non so che mi era preso, ma volevo ignorare la testa ed agire d’istinto. E forse non feci male, ma mi ritrovai in un completo stato nervoso, come se dovessi aver un crollo da un momento all’altro.
- Kei ecco…- “Finalmente ho capito: il motivo per cui non riuscivo a pronunciare questo nome era che l’amore che provavo sarebbe straripato”.
- Kei, in realtà… - non riuscivo a parlare… ero come in trance… - Ecco io… Kei io…. –
 
***

Presi un profondo respiro; era più difficile di quanto pensassi; ma presi coraggio e lo fissai negli occhi.
- Kei Takishima, io ti amo! – prima che potessi finire la frase mi ritrovai la faccia immersa nella stoffa e due braccia attorno alla vita.
- Oh Hikari – disse lui, con un leggero tremore nella voce – Ti amo anche io!  - mi sussurrò, leggermente all’orecchio, facendomi venire i brividi.
Non so che effetto questa frase dovrebbe suscitare, ma io mi aggrappai violentemente a lui e alla sua giacca, come una disperata che stava per svenire. Non riuscivo a stare in piedi, ma non ero abbattuta o afflitta, stavo comunque… bene.
Affondai ancora di più la faccia nella sua camicia, aspirandone il buon profumo, anche se probabilmente gliela stavo inzuppando; un leggero pizzichio agli occhi me ne diede la conferma. Kei se ne accorse presto, ma di certo non era di questo che lui si preoccupava.
- Qualcosa non va, Hikari? – chiese, molto ansioso e inquieto. Cercai di scuotere la testa mentre asciugavo le lacrime.
- Non so perché piango – dissi – non sono triste – ribadii tirando su col naso.
Kei mi guardò… teneramente? Per poi tirarmi nuovamente a sé, facendo però in modo che potessimo guardarci in faccia. Osservai attentamente il suo sguardo, coperto da qualche ciuffo castano; aveva gli occhi lucidi e le guance leggermente rosee.
- Hikari, non sai quanto tu mi abbia reso felice ora – disse Kei, facendomi arrossire a mia volta. – vorrei che questo giorno durasse per sempre – concluse, avvicinandosi lentamente con il viso a me.
Ero come paralizzata e in ansia, mentre lui continuava ad avvicinarsi, forse troppo vicino, ma sentivo che non era un male in sé. Potei sentire il suo respiro sulle mie labbra, un tocco leggero e delicato, ma soprattutto piacevole, che però venne meno quando la distanza tra noi si azzerò. Un bacio. Probabilmente ero diventata color pomodoro, ma non me ne importava; non mi sarei mai aspettata di essere baciata da lui. Kei Takishima. E non mi aspettavo nemmeno un bacio così passionale e romantico, di quelli che ti lasciano un ricordo vivo e profondo. Sentì le braccia di Kei stringersi di più alla mia vita, come avesse terrore potessi scappare; forse in parte avrei voluto, ma in quel momento era l’ultimo dei miei pensieri.
Non so quanto durò, ma quando si staccò da me, avevo un lieve affanno, oltre probabilmente ad un color rosso vivo e, nonostante lo negherò a vita, ancora voglia di quel bacio così… bello.
Kei mi sorrise, come a rassicurarmi che sarebbe andato tutto bene da lì in poi; notai che anche lui era leggermente imbarazzato, ma cercava di non darlo a vedere. Distolsi gli occhi da lui, incapace di reggere i suoi occhi così profondi.
Sentì un sospiro, prima che dolcemente lui mi prese la mano, mentre l’altra la mise sotto al mio mento, spingendomi a guardarlo nuovamente.
- Allora, direi che è ora che ti riaccompagni a casa – disse semplicemente per poi incamminarsi, tirandomi leggermente, per far si che lo seguissi.
Mi avviai, affiancandomi a lui; non so per quale motivo, ma ero felice ora; tutto si sarebbe sistemato, ne ero più che sicura. Lasciai la sua mano, cosa che sembrò sorprenderlo e rattristarlo, ma solo per prenderlo sotto braccio e stringerlo a me, in modo da fargli riacquistare il suo sorriso, anche se con un tono leggermente nervoso.
Bè, poco mi importava; ora sarebbe migliorato tutto, perché avevo Kei, non come amico, non come rivale, ma come mio primo unico amore.
 
<< THE END>>
   
 
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