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Autore: Diarly    24/10/2015    2 recensioni
In un mondo non tanto lontano dal nostro, in un'epoca prossima, qualcosa di misterioso e di complesso appare agli occhi della nostra protagonista. Infy, appena sedicenne, all'improvviso sarà costretta ad espandere i suoi orizzonti, messa a confronto con un pianeta a lei sconosciuto finora.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un segreto da mantenere e svelare

Il mio collo viene stretto con una tale forza che la mia faccia diventa paonazza e non riesce a passare neppure un filo d'aria. Perché Billy mi sta facendo questo? Lo guardo, con i miei occhi sgranati fissi sul suo viso contorto in una brutta smorfia, e non posso fare a meno di notare che le sue iridi, invece di essere del color nocciola a cui mi sono abituata, sono diventate di un nero pece così scuro che è impossibile distinguerle dalla pupilla.

Non so cosa fare, non respiro più e sento che tra poco le mie forze mi abbandoneranno; ma, forse per l'adrenalina che sta scorrendo nelle mie vene, mi ricordo che attaccato al mio dito c'è il cavo della macchina che serve a misurare il battito cardiaco e a monitorarmi. Con un enorme sforzo dettato da forza d'animo e puro istinto di sopravvivenza, riesco a toglierlo: adesso non mi resta che aspettare, penso.

Proprio mentre la vista mi si annebbia e sono sul punto di gettare la spugna, fanno la loro entrata alcuni dottori accompagnati da altre infermiere. I medici s'affrettano ad allontanare Billy da me e, prima che svenga, ho appena il tempo di scorgere il colore dei suoi occhi tornare normale; nel frattempo le infermiere si affacendano intorno a me per ristabilirmi e, dopo un tempo lunghissimo, mi fanno addormentare.


Apro gli occhi ed è buio. Vicino alla mia barella c'è Billy, anche lui steso su di un'altra e sta dormendo: cosa gli è successo? Perché ha tentato di strangolarmi? C'entra con quello che si sono detti lui e Giusy, qualunque cosa sia?

Mentre sto riflettendo, mi giungono alle orecchie delle voci al di fuori dell'infermeria: "È tutta colpa mia." Riesco a identificare la persona come Giusy. "No, ma che dici? Come fa ad essere colpa tua?" La risposta giunge in un'altra voce familiare, quella di Kety. "Ragazze, sentitemi bene... quello che è successo va mantenuto tra noi, è confidenziale; ve l'ho già raccontato prima: tutto ciò è riservato. Mi sorprende che il vostro amico lo abbia scoperto. Ad ogni modo, ora che ci penso, nella stanza di Infy abbiamo trovato i libri sulla storia di questo pianeta, dove sono adesso?" Questo è il professor Andrew! Ma che cosa sta succedendo? È Kety a rispondere: "Sono nella mia stanza. Non penso che perfino quei libri parlino di... di quello... cioè-" Qualunque cosa stia per dire, viene interrotta prontamente dal nostro docente. "Non m'interessa, li voglio sulla mia scrivania dopo cena. E ora andate o rischiate di non mangiare." Nonostante ciò, non sento nessuno muoversi e, ancora una volta, Kety interviene: "Non posso mentire ad una mia amica, signore, la prego!" La voce del professor Andrew giunge perentoria e inflessibile. "Non voglio sentire lamentele: è per la sua sicurezza. Ora andate!" Per un attimo cala il silenzio e sembra che nessuno sappia cosa aggiungere per dissipiarlo, finché Giusy non intercede, la voce gentile, ma ferma: "Non ti preoccupare, Kety... presto la verità verrà alla luce." E con questa nota la discussione giunge al termine e i loro passi si fanno via via sempre più fievoli, fin quando non ritorna la quiete; un silenzio inquietante, perché io non so cosa stia succedendo, menchemeno il motivo per il quale tutti vogliono mantenermi all'oscuro.

Sono determinata a scoprire cosa mi stiano nascondendo e se quei libri lo possono anche solo accennare, devo impedire che li prendano: ma come faccio? Se mi alzo la stessa macchina che mi ha salvato la vita li avviserà che o sono morta o me lo sono di nuovo tolta, che di fatto è quello che voglio fare. Devo sbrigarmi e riuscire a tornare qui prima che Kety e Giusy possano finire la cena, così inizio a scervellarmi su come fare per andarmene da qui.

Passa un quarto d'ora e finalmente mi arriva un'illuminazione: sia la flebo che la macchina hanno le ruote, posso alzarmi e portarle con me - certo, probabilmente rallenteranno i miei movimenti notevolmente, ma non vedo altro modo. Senza pensarci su un attimo di più mi alzo - per fortuna sto meglio di ieri - e senza fare rumore trascino con me la macchina e la flebo. Oltrepassata la porta, mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno: nessuno in vista, via libera. Così inizio la corsa contro il tempo, per sapere la verità.


Riesco dopo un'altro quarto d'ora a raggiungere la stanza di Kety, dove prendo i libri per poi correre in direzione della fontana di lucchetti volteggianti e - non so cosa fare! Devo nasconderli, ma dove? La mia stanza è lettermalmente saltata in aria e... Aspetta! I lucchetti hanno una cavità che serve per l'inserizione d'una chiave ed essendo questi fori grandi, posso provare a nasconderli al loro interno: nessuno sospetterà che possano essere lì. Ci provo, ma il terzo lucchetto, quello più vicino, ha la cavità troppo piccola; tento con il quarto e riesco a infilarli - fortunatamente è anche profonda, abbastanza per evitare che i libri si vedano. Dopodiché penso a come mascherare il fatto che i libri non ci siano più ed evitare che si facciano domande scomode. Potrei sostituirli con altri simili, forse dei libri sulla storia di questo pianeta ma dal punto di vista della scienza... sì, potrebbe funzionare!

Mentre inizio a dirigermi verso la biblioteca, il rumore degli studenti che stanno uscendo dalla mensa attira la mia attenzione: sto finendo il tempo a mia disposizione, mi devo sbrigare. Corro più veloce che posso, ma con queste macchine che mi devo trascinare vengo comunque rallentata. Una volta raggiunta la biblioteca raccolgo in fretta tre libri di scienze che parlano di Junior Planet e, con un ultimo immane sforzo, raggiungo la stanza di Kety per posizionarli sul comodino dov'erano quelli che ho sottratto. Infine ritorno in infermeria; appena mi corico tiro un sospiro di sollievo. Prima di addormentarmi sento Billy sussurrare nel sonno: "Aiuto, qualcuno mi aiuti arghhhh..." Un incubo, penso e poi mi perdo nel mondo dei sogni.



"Non ti perderò mai di vista, sarai sempre mia, ovunque tu vada o chiunque tu sarai... ti ritroverò e ti riporterò indietro nel luogo dove il nostro amore è sbocciato, dove il tuo cuore ha aperto il lucchetto della mia prigione. Ti cercherò e finalmente tutto questo avrà una spiegazione."



Mi sveglio di colpo, ed è mattina. Questi sogni sono strani, che cosa voleva dire? Nelle ore successive mi dimettono dall'infermeria e raggiungo la camera di Kety - dove lei sta ancora dormendo. Proprio come mi aspettavo, dopo la conversazione che ho origliato, i libri non ci sono più.

Sveglio Kety e, dopo un attimo di attonita sorpresa e confunsione alla mia improvvisa presenza, si riprende: "Finalmente ti hanno dimessa! Benvenuta nella mia bellissima stanza: il tuo letto è laggiù, vicino al muro. Be' rimandiamo a dopo il giro turistico, adesso sbrighiamoci a mangiare colazione, altrimenti faremo tardi a lezione." Sta evitando l'argomento apposta e mi sembra anche più distaccata di prima, quando è nella natura di Kety essere affettuosa. Scoprirò cosa c'è sotto, solo non so come potrò riuscirci da sola.

Una volta pronte raggiungiamo la classe dove scorgo il professor Andrew e Billy, nel giardino botanico di fianco alla nostra aula, parlare. Che cosa si staranno dicendo? "Infy, sbrigati ad entrare!" Mi urla dietro Kety. La seguo dentro e all'improvviso percepisco un'atmosfera cupa e una sensazione strana: mi sento fuori posto, in un mondo pieno di marionette, controllate da chissà quali mani.

ANGOLO AUTRICE
Salve è da un po' che non aggiorno, per questo motivo ho deciso di farla più lunga, ringrazio chi mi recensisce sempre o anche solo chi da un'occhiata. Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e ci risentiamo al prossimo che non tarderà di molto, ringrazio anche la mia beta J_Jace che mi ha aiutato molto, un grosso abbraccio,

By Diarly ^_^
   
 
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