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Autore: meow317    24/10/2015    1 recensioni
Beth Greene è stata rapita, mentre Daryl uccideva dei vaganti. Ma se se ne fosse accorto prima? Sono sicura che non gliel'avrebbe fatta passare liscia, a qualunque costo.
dal Cap. 1 ''L’asfalto luccicava alla luce lunare. Gli occhi dell’arciere erano puntati sulla croce che ancora riusciva a scorgere nell’oscurità. Il vento gli sferzava le guance come una frusta e il freddo gli intorpidiva le mani. Ma i suoi sensi erano più che svegli. Era deciso a salvare Beth .''
dal Cap 2.''Forse era la fame. Forse era la stanchezza, mentì a sè stesso, per non ammettere che perdere Beth era un duro colpo per la sua anima già compromessa.''
Ho gia delle idee in mente per il continuo...fatemi sapere cosa ne pensate!!
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Daryl era un furia. Non si rendeva nemmeno conto di quello che faceva, passava dalla balestra al coltello con una velocità sovraumana. Il suo corpo si muoveva veloce,scontrandosi con i vaganti, ma la sua mente era rivolta a Beth. Voleva raggiungerla prima possibile e assicurarsi che fosse tutta intera.

Il pavimento della camera in cui poco prima stavano parlando  non si riusciva più a riconoscere: era ricoperto di cadaveri putrefatti, sangue e brandelli di cervello sparsi ovunque.

Col cuore in gola Daryl, dopo aver ucciso l’ultimo zombie, corse su per le scale che portavano all’ingresso, aprì con un calcio la porta e iniziò con fatica a cercare la ragazza. Era buio. Riuscì a scorgere però un’ auto, che sicuramente non c’era prima, quando a ora di cena aveva dato un ultimo sguardo fuori dalla villetta.

Un pensiero terribile passò nella mente di Daryl, insieme ad un dolore che piano piano avanzò nel petto,nelle vene. Sentiva di essere stato accoltellato .Tradito. Non poteva essere che lei se ne stesse andando senza averlo aspettato, senza assicurarsi che fosse vivo o morto. L’arciere era immobilizzato dallo shock, nemmeno davanti a uno zombie o ad un uomo armato si era sentito così…impotente. Maledì sè stesso per essere stato così sensibile,così umano. Per essersi illuso di potersi fidare di Beth, per aver provato qualcosa... Lei si era approfittata di lui, della sua difesa, del suo essere pronto a mettere la propria vita a repentaglio per una stupida ragazzina impaurita. Stava scappando.

Poi la verità gli si manifestò all’improvviso, e fu come sbattere la testa contro un muro. Sentì infatti un urlo soffocato, come se qualche bastardo stesse premendo una sudicia mano sulla bocca di qualcuno, di una donna. I suoi riflessi agirono prima che il suo cervello avesse realizzato ciò che stave verammente accadendo. Qualcuno aveva preso Beth, non voleva scappare, non lo aveva abbandonato.

Daryl iniziò a correre nella direzione del rumore. Mise a fuoco l’auto, una sorta di carro funebre con una croce bianca pittata sul vetro posteriore. La croce era l’unica cosa che dava nell’occhio, quasi come un faro di speranza.
Era troppo tardi. L’auto sgommò alzando una nube di polvere, proseguendo verso l’oscurità.

‘’BETH!!’’ urlò Daryl, con tutto il fiato che aveva in corpo. Continuò a correre, ignorando il dolore ai piedi, alle ossa, alla milza. Preferiva morire d’infarto piuttosto che perdere di vista l’auto,e ciò che portava al suo interno.
La speranza di poter saltare su una macchina e continuare l’inseguimento sembrava troppo lontana e improbabile, ma mentre l’uomo correva sulla strada di campagna che li aveva condotti alla villa, pensò che forse tutto non era perduto: una moto giaceva abbandonata sul ciglio della strada. Il propietario doveva essere andato fuori strada a causa dei vaganti. Con le mani che tremavano,  l’arciere sollevò la moto con una forza che non sembrava la sua e la rimise in strada. Il miracolo era stato compiuto, le chiavi erano ancora insite. Daryl le roteò, sudando freddo e, la moto, tossendo un po’ di fumo grigio dallo scarico partì prendendolo alla sprovvista.

Alzando lo sguardo vide che i fari dell’auto si stavano allontanando troppo, ma si rese conto della strada che avevano intenzione di percorrere. Sarebbero arrivati alla statale più vicina.

La moto partì senza fatica e Daryl inziò a pensare più lucidamente alla situazione. Bruciava di rabbia contro sè stesso per aver dubitato di Beth, e soprattutto per essersi immobilizzato davanti ad una paura, da lui prima sconosciuta. Bruciava per non aveva reagito immediatamente; aveva esitato, come una femminuccia. Bruciava per non aver saputo proteggere la ragazza,che si era affidata a lui in tutto e per tutto negli ultimi mesi.

Per la prima volta da quando era iniziata l’apocalisse zombie Daryl Dixon aveva provato una sensazione diversa dalla rabbia. La paura. La paura di perdere qualcuno di importante, Beth,che era diventata la sua famiglia e la sua spalla. Beth che era diventata più forte ma che restava pur sempre una ragazzina che cercava in ogni cosa il lato positivo, o un motivo per andare avanti, e spesso questa sua forza d’animo l’aveva messa in pericolo.

Avrebbe trovato chi l’aveva portata via da lui, e gli avrebbe conficcato una freccia in mezzo agli occhi, ad ogni costo. Qualcuno doveva pagare.

L’asfalto luccicava alla luce lunare, a gli occhi dell’arciere erano puntati sulla croce che ancora riusciva a scorgere nell’oscurità. Il vento gli sferzava le guance come una frusta,il freddo gli intorpidiva le mani ma i suoi sensi erano più che svegli. Era deciso a salvare Beth .

Quella notte e il suo silenzio furono interrotte dal rombare di una moto, guidata da una creatura più simile ad un dio assetato di vendetta che un uomo.

 
 
 
 
 
 
   
 
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