Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko
Segui la storia  |       
Autore: BrokenSmileSmoke    25/10/2015    0 recensioni
Non sempre le cose vanno come si vuole, ed Isabella Dunbar ne è la prova vivente.
Si è appena trasferita in Francia, al Kadic, e da subito tra lei e gli ex Lyoko Warriors si instaura un rapporto di amicizia.
Ma la loro amicizia sarà più forte di tutto quello a cui andranno incontro?
Oltre questo vengono a conoscenza di cose che loro stessi non avrebbero mai immaginato. Ma cose con cui Isabella dovrà ormai fare i conti tutti i giorni. Non sarà più la stessa.
Genere: Fluff, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Jeremy, Nuovo personaggio, Odd, Ulrich
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1 - LYFCBW
Capitolo Uno
-
Nuova Vita

Era già suonata la campanella dell'ultima ora.
Durante le lezioni, i ragazzi non avevano fatto nulla che andasse oltre i "Come hai passato queste vacanze?"
E dopotutto adesso c'era il pranzo, così si recarono tutti nella mensa.
I Lyoko Warriors si sistemarono al solito tavolo.
Odd iniziò ad abbuffarsi come un maiale, poi ad un certo punto iniziò a parlare agitando le braccia in segno di dire qualcosa.
«E smettila Odd, ti prego! Fa schifo vederti in queste condizioni!» disse schifato Ulrich.
Odd ingoiò tutto in fretta, quasi rischiando di soffocare «Ehi Ulrich, guarda chi c'è!»
Ulrich si voltò e vide qualcuno che si dirigeva verso il loro tavolo.
«L'hai vista?» chiese Odd.
«Oh, ti prego.» rispose Ulrich tornando nella sua posizione iniziale, ovvero guardare il piatto di pasta davanti a lui.
«Perché?»
«Insomma, l'hai vista? È quasi identica a Yum.. Cioè, a William.» si corresse Ulrich.
Sapeva che Odd lo aveva sentito perfettamente, ma non voleva tirare in ballo l'argomento.
Infondo non erano nemmeno passati due mesi dalla partenza della ragazza.
«Eh ci credo che è identica a William, è sua cugina!»
Effettivamente Odd non lo aveva proprio sentito pronunciare il nome di Yumi, ed Ulrich non se ne preoccupò.

Nel frattempo Isabella stava passando vicino al loro tavolo quando Odd la prese dalla mano.
«Mi dici cosa vuoi?» chiese un po' irritata Lisa.
«Vuoi uscire con me?» le chiese Odd speranzoso.
«Scusa ma non posso. Ti sbagli se pensi che io esca con il primo che mi passa davanti.» rispose senza interesse la ragazza.
«E con questo? Cosa vorresti dirmi?» chiese Odd.
«È un modo carino per dirti che non uscirò con te nemmeno se iniziassero a costruire un cimitero davanti casa mia.»
 «Un c-cimitero?» Odd iniziava a rimanere stupito dalle risposte della ragazza.
«Sì, hai presente quel luogo dove ti sistemano dopo essere crepato? Ecco, quello è un cimitero, e se non la smetti ci andrai tu stesso fra 2 secondi, morto!» dopo queste parole dette Odd decise di tacere.
«Non badare a quello che dice Odd, ma che ne dici di sederti al tavolo insieme a noi?» chiese gentilmente Aelita.
Isabella si sedette tranquillamente, non prima di lanciare un'occhiataccia ad Odd.
Poi arrivò Sissi.
«Ah, guarda, la dark è qui. Dimmi un po', sei riuscita a farti degli amici?» chiese Sissi guardando male Ulrich il quale guardava Isabella, l'ultima si alzò dal tavolo, guardando Sissi.
«Odd, cosa vuoi in cambio di quel piatto?» chiese Isabella senza distogliere lo sguardo da Sissi.
«Un altro piatto.» rispose Odd porgendo il piatto a Isabella e guardandola stranito.
Isabella prese in un pugno degli spaghetti dal piatto, per poi gettargli addosso a Sissi.
«COME TI PERMETTI?! Ma lo sai chi sono io?!» urlò infuriata Sissi.
«Sì, a quanto pare sei una che non si fa i cazzi suoi.» rispose tranquillamente Isabella.
«Vado a dirlo a mio padre!»
«Ma certo, vai pure! Vuoi che ti accompagno?»
«Tu non sei normale.» disse Sissi, cercando di offenderla.
«Vogliamo parlare di te, allora?» sentita questa frase Sissi girò i tacchi e se ne andò, seguita da Nicholas ed Hervè.
«Allora, dicevamo?» chiese Isabella ai ragazzi.
«Beh, ti stavi sedendo qui con noi.» rispose Aelita, Isabella si sedette al tavolo con gli altri.
«Parlaci un po' di te» le chiese Odd «ovviamente non la parte del "Da dove vieni e quanti anni hai?". Come mai ti sei trasferita qui?»
«Allora..» iniziò a raccontare la ragazza «mi son trasferita perché mio padre ha trovato lavoro qui vicino, e siccome mio cugino William mi ha consigliato questo college, mi sono iscritta qui. Vi ho detto che davanti casa mia ho un cimitero?» i ragazzi la guardarono, quasi spaventati «Che c'è? Se è per questo io in camera mia tengo anche Ricky.» disse euforica Isabella.
«Il.. Tuo cane?» chiese Odd.
«No, Ricky è la mia tarantola.»
Nel frattempo arrivò Jim al loro tavolo «La signorina Dunbar deve andare in presidenza.»
Isabella si alzò dal tavolo e seguì il professore.
«Ragazzi, io non so se a voi fa lo stesso effetto,» iniziò Jeremi «ma secondo me potremmo parlargli di Lyoko a Lisa.»
«Oh sì, certo. Così magari fa come ha fatto William, che ne dici?» disse giù di morale Ulrich.
«William è stato posseduto da XANA, tutto quello che ha fatto era contro la sua volontà.» disse Aelita cercando di far ragionare il moro; nel frattempo Lisa tornò annunciando ai ragazzi che per punizione a quello che aveva detto a Sissi, avrebbe dovuto passare il resto della giornata in biblioteca, insieme ai ragazzi, che andarono con lei per farle compagnia e per "conoscerla meglio".

Dall'arrivo di Lisa passò una settimana, nella quale cambiarono un bel po' di cose.
Odd aveva cambiato circa 40 ragazze, se non di più; Aelita e Jeremi erano più innamorati che mai; Ulrich diventava sempre meno triste; Isabella fu messa in punizione ben 4 volte per non aver dato ascolto alle lezioni, insieme ad altre di cui una per aver cercato di far esplodere l'aula in un progetto di chimica e un'altra per aver riempito i muri della scuola disegnando teschi.
Intanto oltre alle punizioni si integrò benissimo nel gruppo, tant'è vero che Ulrich si era preso una "leggera" cotta per Isabella e pensava fosse il momento giusto per dirglielo.

In Inghilterra.
Dopo essersi trasferita a Londra, Yumi non pensava minimamente a Ulrich, anzi il giorno dopo lo aveva già dimenticato e rimpiazzato con un certo Justin.
Ovviamente i primi giorni di scuola andavano bene per lei, come del resto tutti gli altri.
Unico difetto di tutto quello che ho appena scritto? Non è vero niente.
Yumi ci rimase male dopo aver litigato con Ulrich, e nonostante cercava di dimenticarlo con Justin, non si era accorta che il ragazzo si era già innamorato di lei.
Era di nuovo giorno, e questo significava che come ogni mattina Yumi si doveva alzare e prepararsi per la scuola che distava 20 metri da casa sua.
Una volta pronta e uscita di casa, Yumi si stava dirigendo verso il cancello d'entrata del liceo.
«Ehi Yumi!» una voce maschile la chiamò e catturò la sua attenzione, era un ragazzo con i capelli neri, quasi uguali a quelli di William, solo un po' più pettinati.
«Ciao Justin.» lo salutò Yumi.
«Beh, pronta per il compito di geometria?» le chiese Justin.
«Veramente la domanda la dovrei fare io.» rispose Yumi sorridendo.
«Senti Yumi, che ne dici di uscire qualche sera? Così, per conoscerci meglio..»
«Senti Justin, io non ne ho voglia.»
«Ma io non dico di uscire stasera!» insisteva Justin.
«Ma io non voglio proprio uscire con te.» detto questo la ragazza prese l'I-pod che teneva in tasca, si mise le cuffiette con la musica al massimo e se ne andò a passeggiare nel cortile del liceo, senza degnare più di uno sguardo a Justin che giurò vendetta al prossimo ragazzo che Yumi si sarebbe trovata.
Da quando era arrivata a Londra Yumi non si sentiva molto a suo agio, gli amici gli mancavano, certo, ma mai quanto le mancava Ulrich.
Ormai erano lontani, non potevano stare insieme, e lei doveva farsene una ragione, doveva andare avanti magari dando anche una possibilità a Justin.
L'unica cosa di cui andava felice era l'aver sconfitto XANA, o almeno era quello che tutti loro credevano, ne andava orgogliosa per questo; ma non ne era del tutto convinta visto che la notte non riusciva a dormire facendo strani incubi. Tornare in Francia per controllare la situazione sarebbe stata una buona cosa.
Ma forse dopo essere tornata sarebbe rimasta delusa, delusa da Ulrich poi.

In Francia.
«Uff.. Questa vita da andare ogni giorno a far visita a Jean Pierre inizia ad annoiarmi.» disse stanca Isabella mentre faceva la fila per la mensa.
«E allora cosa pensi di fare?» chiese Odd.
«Innanzitutto penso di.. Non penso niente.» rispose la ragazza prendendo la sua porzione di cibo e andando al "loro" tavolo con dietro Ulrich e Odd.
Intanto Jeremi e Aelita parlavano tra di loro.
«Secondo te facciamo bene a dirglielo?» disse a bassa voce Aelita.
«Io penso di sì.» rispose Jeremi.
«Bene. Isabella, vedi, noi ti dovremmo dire una cosa.»
Ulrich lanciò un'occhiataccia ad Aelita dopo averla sentita, Odd invece la guardò.
«Beh, ditemi.» disse spensierata Isabella.
«Poi vedrai, te lo diremo dopo pranzo e dopo la punizione che ti sei procurata per aver chiesto indicazioni per il mare e per l'esser saltata dalla finestra dicendo di aver visto l'uomo invisibile, fortuna che eravamo al piano terra.. » le disse Aelita.
«Ehi, l'uomo invisibile c'era! L'ho visto io! Beh, e va bene..» disse Lisa prima di mettere il muso color mozzarella sul tavolo e sospirando.
«Stai bene?» le chiese Ulrich.
«Certo, non vedo perché dovrei star male.»
«No, non stai bene, dimmi che ti succede.» chiese sempre più preoccupato Ulrich.
«Ehm.. Ne potremmo parlare dopo? In privato..»
«Va bene..»
Finito pranzo, tutti gli studenti andarono a passeggiare per la città, mentre i Lyoko Warriors, insieme ad Isabella, andarono verso la fabbrica: punizione o no, avevano deciso di parlarle di Lyoko.
La ragazza, mentre si dirigevano alla vecchia fabbrica, non faceva altro che contare le borchie che c'erano sul suo braccialetto nero, ed Ulrich camminava osservandola. Quando Odd se ne accorse, richiamò l'amico.
«Di un po', ti piace, vero? Non rispondermi di no.» chiese Odd al suo amico
«Scusa, ma se non ti devo dire di no, vale la pena che ti rispondo?» rispose Ulrich un bel po' su di giri.

In Inghilterra.
Yumi era distesa sul letto a pensare, fino a quando una lacrima non cadde e le bagnò una guancia. Era innamorata di Ulrich, non riusciva a dimenticarlo. Era impossibile, eppure avrebbe dovuto farlo per non soffrire.
Chiamò Justin.
«Ehi Justin.»
«Oh ciao Yumi, tutto bene?»
«Sì tutto bene. Senti Justin, ti va di farti una passeggiata con me?»
«Certo, quando?»
«Uhm.. Fra 10 minuti a Piccadilly Circus, ti va bene?»
«Certo.» 
Mentre si preparava per l'incontro, Yumi cercava di non riempirsi la testa di sensi di colpa "E se Ulrich lo venisse a sapere?" "E se così faccio del male a Ulrich?" "E se.."
Dopo 10 minuti era pronta, si presentò a Piccadilly Circus dove l'aspettava Justin, passeggiarono, scherzavano, parlarono, fino a quando Yumi non dovette tornare a casa e Justin volle accompagnarla. Il ragazzo, una volta arrivati davanti il portone del palazzo dove abitava Yumi, cercò di baciarla, e lei non si scansò.

In Francia.
Mentre i ragazzi andavano alla fabbrica si alzò un vento fortissimo.
«Ragazzi, non trovate che sia strano questo vento?» domandò preoccupato Ulrich.
«Voi dite che..» anche Aelita iniziava a preoccuparsi.
«No, non bisogna allarmarsi per delle sciocchezze così, insomma capita ogni giorno, specie ora che siamo in pieno autunno.» disse Odd facendo quasi rassicurare Aelita.
«Hai ragione.. Infondo non deve essere sempre colpa sua.» disse Ulrich.
«Infatti, deve essere sempre colpa tua, Ulrich.» esclamò Lisa facendo una risatina.
«Continuiamo ad andare, o vogliamo vedere come finisce fra i due?» chiese Jeremi.
«Ehi, io e Ulrich non stiamo insieme!» disse Lisa.
«Sì certo, come no..» disse Ulrich.
«Guarda che noi due non stiamo insieme.»
«Eh? Ah ma io lo dicevo a Jeremi..» rispose il moro arrossendo.
«Lo abbiamo perso.»
Isabella stava camminando lentamente dietro il gruppetto, convinta che avrebbe scoperto cosa essi nascondevano.
Dopo un po' si sentì un cellulare squillare, era quello di Ulrich che rispose rimanendo a bocca aperta, mentre alcune lacrime gli rigarono il viso, era Yumi a chiamarlo.
«Justin?» la voce di Yumi sembrava felice, ma svanì dopo che si accorse di aver sbagliato numero e aver chiamato Ulrich, il quale terminò subito la chiamata, guardò Isabella, e ricominciò a camminare.
Odd si accorse di tutto, e per rimediare si mise a urlare «CAMBIAMO VITA RAGAZZI!», frase che sarebbe servita a tutti loro, e, specialmente, a Ulrich.
Isabella rimase stupita da quello che disse Odd.
Passarono circa 5 minuti e suonò il cellulare di Lisa «COSA?! Cosa vuol dire che Ricky è morta?»
Dopo un altro po' incontrarono Jim sul loro cammino, il quale gli disse che dovevano andare in palestra per un avviso molto importante.

***
BOOM!
Ed è così che torna BrokenSmileSmoke.
Mi scuso enormemente per tutte le settimane in cui sono stata assente.
Certo, non prometto che d'oggi in poi aggiornerò regolarmente, ma di sicuro non lascerò le storie a metà!

Allora. Cosa ve ne pare del capitolo?
Isabella sembra quasi integrarsi nel gruppo, voi che ne pensate? E Yumi? La preferivate in Francia o a Londra?
A proposito di Yumi!
Voglio  dirvi che fra non molto pubblicherò uno Spin-Off incentrato su di lei, cosa ve ne pare?
Darò un volto al caro Justin. Eheh.

Se avete curiosità o domande da farmi, non esitate a contattarmi!
L'angolo di SmileSmoke (Pagina Facebook)
SmileSmoke EFP (Facebook)
BrokenSmileSmoke (Twitter)
Nighingale (Ask)


   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko / Vai alla pagina dell'autore: BrokenSmileSmoke