Introduzione: “salsa scolastica”
“Il
quinto mondo del
Rikudo è il mondo degli uomini, un universo instabile, in
bilico tra
bene e male” era con queste parole che Shaka, cavaliere
d’oro
della Vergine, era solito spiegare in cosa consistesse il quinto
stadio dell’attacco conosciuto come “Rikudo
Rinne”, le sei vie
della trasmigrazione.
Puntualmente, uno dei
suoi discepoli chiedeva sempre, con tono titubante
“mi… mi scusi
sommo Shaka, ma che cosa intende esattamente per
“instabile”?”
Ogni volta, l’uomo
sorrideva leggermente, e spiegava nuovamente ciò che
intendeva. “Il
mondo degli uomini è certamente un mondo curioso. Qui, i
sentimenti,
le parole, i gesti, si accavallano e si susseguono senza sosta;
ognuno di essi, inesorabilmente, porta ad un mutamento più o
meno
profondo della struttura stessa di questo mondo, ed il mancato
avvenimento di anche uno solo di questi potrebbe avere conseguenze
particolarmente drastiche…”
Il discepolo di cui sopra
lo guardava (come al solito) con un misto di rispetto e stupore.
“Per dirlo in modo
ancora più semplice, ogni volta che siamo posti di fronte ad
un
bivio, l’esito della nostra scelta finirà
sicuramente per avere
effetti sulla vita nostra e degli altri. E poiché il cielo
ha donato
all’uomo possibilità infinite, infiniti sono i
possibili sviluppi
della storia di ciascun uomo, ed infiniti i mondi in cui essa si
può
sviluppare”
“Ma… ma noi come
possiamo sapere quale delle nostre scelte potrà portare ad
un futuro
migliore?”
“Per rispondere a
questa domanda, dovremo per prima cosa trattare della
capacità degli
uomini di manipolare il loro destino e sull’effettiva
esistenza o
meno di un disegno divino pronto a condizionare la nostra vita. Ma
questa non è la sede più adatta per farlo, non
pensi?”
E così, il discepolo
ritornava la suo posto, con la testa piena di pensieri confusi sul
concetto di giusto, di destino e di libero arbitrio. Infiniti bivi.
Infinite possibilità. Infiniti possibili risultati in
altrettanti
possibili mondi. “Già… però
noi possiamo solo immaginarli,
questi mondi.”
Già.
Immaginare.
Supporre, fare congetture più o meno sensate con il pretesto
di un
ipotetico “se”
È qui che la nostra
storia inizia. Con una supposizione, un pensiero insignificante come
un battito d’ali di una farfalla. Ma, come tutti sanno, il
battito
d’ali di una farfalla può divenire tempesta. Ed
una semplice
supposizione può dare origine ad una storia lunga,
complicata ed ai
limiti della serietà.
Colei
che è
reincarnazione di Atena nel ventesimo secolo, altre sì
conosciuta
pubblicamente come Saori Kido, non si potrebbe certo definire una
“ragazza normale”.
Aiutata da quattro (a
volte cinque, a volte un po’ di più) ragazzi
altrettanto
straordinari e dotati di poteri oltre ogni umana
possibilità, più e
più volte ha combattuto per mantenere stabile
l’equilibrio della
Terra, salvando il Pianeta dalle ambizioni di potere delle
più varie
divinità e di alcuni uomini con idee di conquista mondiale
un
tantinello troppo ambiziose…
Vite insolite, la sua e
quella dei suoi Cavalieri, di cui molte persone non sono minimamente
a conoscenza, ma senza le quali il mondo sarebbe già
scomparso da
tempo, sotto inondazioni inarrestabili o nelle tenebre di un eclissi
eterna.
E se
Saori Kido fosse
stata una ragazzina come tante altre? Se la mattina, prima di pensare
la destino della Terra e dei suoi abitanti, la sua prima prerogativa
fosse quella di correre per non arrivare in ritardo a scuola? E se i
Cavalieri, come li conosciamo noi, si trovassero a vivere in un mondo
per loro quasi sconosciuto, un mondo che molti definirebbero fin
troppo “normale”?
È qui che inizia la
nostra storia. Con Saori Kido, una studentessa come tante, ed una
schiera di cavalieri alle prese con una nuova, difficile missione:
vivere celandosi sotto le spoglie di ragazzi qualunque.
O quasi.
ALCUNE
NOTE (DI
CONTINUITY E NON):
Lo ammetto. Io sono
sempre stato un fan delle storie che mescolavano Saint Seiya al
genere (spesso sottovalutato) della commedia scolastica.
Riflettendoci, forse questo accostamento mi è sempre
piaciuto perché
le due serie sembrano apparentemente inconciliabili. In ogni modo,
quando iniziai a scrivere questa fanfiction avevo in mente una storia
breve, una semplice ed essenziale parodia dei Cavalieri a suon di
interrogazioni, risse e divise alla marinaretta. In giro per il web
se ne trovano tante di storie così. Tuttavia, man mano che
la
stesura della fic procedeva, ho pensato di non limitarmi ad un
semplice racconto a sfondo umoristico, quanto piuttosto a scrivere
una versione alternativa della serie, sempre in salsa scolastica, ma
con tematiche, situazioni e vicende ben più affini al mondo
dei
Cavalieri. Logicamente, questo porterà la serie a
svilupparsi in
maniera totalmente differente non solo per quello che riguarda il
corso degli eventi (qui si parte subito dalla guerra contro Ade e i
suoi Spettri) ma anche per quello che riguarda la crescita e la
maturazione dei personaggi, Saori in primis, visto che la maggior
parte della vicenda è raccontata dal suo punto di vista.
La storia è ambientata
ai giorni nostri (2009?), ma ho preferito mantenere le età
dei
personaggi uguali a quelle della versione originale.
Attualmente, continuo ad
essere convinto che la gigantesca molte di assurde spiegazioni,
elaborate per rendere anche solo vagamente credibile la vicenda
narrata, faccia acqua da tute le parti (-.-”) alcuni passaggi
potranno apparire esageratamente forzati, ma questo è il
meglio che
sono riuscito ad elaborare. E per concludere nel migliore (ed ormai
alquanto stereotipato) dei modi, non posso che augurarvi di
divertirvi nel leggere questa fanfic, almeno quanto mi sono divertito
io nello scriverla!