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Autore: StormyPhoenix    28/10/2015    1 recensioni
La guerra tra i ribelli e la F.E.A.R. si è spostata dalla terraferma al mare; Andy, i suoi compagni e il loro esercito si muovono con una possente nave. Due nuove reclute porteranno una sorpresa per uno dei Wild Ones prima della battaglia decisiva...
«Siamo dei ribelli...prendeteci con voi, vi preghiamo...se vorrete pos-»
[...] «Non c'è bisogno di dire altro: siete i benvenuti fra i ribelli.»
[...] C'è stata la fine di libertà e pace, ma ora c'è anche un inizio: quello della mia vita da ribelle nella legione dei ribelli.
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Hola!
Sì, sono ancora viva... l'unico problema è che negli ultimi mesi mi sono impantanata con quasi tutte le mie storie c.c aspetto sempre che l'ispirazione e le idee tornino, nel frattempo sviluppo altre idee e ispirazioni che vengono che comunque è meglio c:
E' un capitolo un po' breve, e spero di poter tornare a continuare questa storia a breve, dato che ci si sta avvicinando alla fine...
Buona lettura <3
Brani consigliati per la lettura: Disturbed, Indestructible / The Gazette, Ogre






Mi lancio in corsa contro il nemico con la spada sollevata e urlo senza rendermi conto della forza usata per gridare se non quando vedo alcuni dalla parte opposta venire spinti verso dietro come da un forte vento; provo una sorta di gioia selvaggia nel buttarmi nella mischia, sebbene da qualche parte dentro di me c'è un certo rimpianto... in guerra si uccide o si è uccisi, e si è tutti sullo stesso piano perché si uccide.
Alcuni dei nostri cadono, feriti, e spero che non siano morti; anche dall'altra parte diversi nemici cadono, ugualmente feriti e tramortiti, alcuni sembrano invece proprio senza vita...
Nella calca di persone e nel caos della guerra riesco a scorgere Dana che si fa strada spintonando e dando calci a destra e a manca e lei a sua volta, alzando la testa, scorge me e una smorfia cattiva le deforma il viso mentre ritorna a farsi largo con forza e più velocemente per dirigersi verso di me.
«Troia!» strilla, gettandosi addosso a me nel tentativo di colpirmi con uno schiaffo.
«Non mi chiamo come la famosa antica città, mi chiamo Kendra» commento sarcastica, schivandola, e dalla mia posizione le affibbio un calcio, facendola stramazzare a terra come un sacco di patate.
«Ma che simpaticona» grugnisce, rialzandosi per fronteggiarmi.
«Mai quanto te che hai una fantasia invidiabile nel trovare nomignoli da darmi.»
Il nostro duello è ad armi impari, Dana non è abbastanza veloce da riuscire a colpirmi una sola volta e continua ad arrancare, urlando insulti e bestemmie, e io inizio ad annoiarmi ed irritarmi; ad un certo punto mi stufo e le sferro un calcio, mandandola addosso a un gruppetto di suoi commilitoni che viene messo k.o. dall'urto, ma in un niente si rialza e carica nella mia direzione in stile toro da corrida contro il fazzoletto rosso.
«Adesso basta!!» ruggisco, sfuggendo per l'ennesima volta al suo attacco e dandole un colpo che la stende, al che la rialzo tenendola per il bavero della sua maglia.
«Questo è per il tuo tradimento!» la schiaffeggio con rabbia, urlandole in faccia. «Questo è per avermi insultata!» un altro colpo. «Questo è per ciò che i miei compagni hanno subìto da parte tua!» e ancora la colpisco, poi le mollo un pugno in faccia e la abbandono sul selciato con il naso tumefatto e sanguinante.
Improvvisamente la rabbia rimonta in me ancora peggio di prima e la sfogo con un urlo belluino, ignorando la fila frontale di nemici che viene spazzata via dalle onde sonore e sbattuta miseramente contro muri e pietre varie e rimane da ciò fortemente decimata. La mia furia è a livelli tali che non ho più remore nell'uccidere; corro, salto, faccio capriole e acrobazie ardite mentre brandisco la mia fidata katana e i nemici cadono al mio passaggio come foglie secche dagli alberi, il loro sangue imbratta i miei vestiti e la mia pelle in più punti.
Quando il furore interiore si placa un po' riacquisto lucidità maggiore e noto che la legione nemica è quasi ridotta all'osso e che dei nostri, nonostante tutto e nonostante i feriti, non è invece morto nessuno e la cosa mi appare alquanto strana... poi noto Emma, una mia compagna d'armi, concentrata e con le mani tese in avanti, e ricordo che la ragazza ha speciali poteri di protezione e guarigione; la ringrazio un milione di volte mentalmente, ripromettendomi di farlo poi a voce appena possibile.
Un urlo agghiacciante squarcia l'aria all'improvviso e tutti si fermano, come pietrificati...
In mezzo alla baraonda si è materializzato il capo della F.E.A.R. in persona.
  
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