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Autore: Spensieratezza    30/10/2015    5 recensioni
Post finale 5 x 13
Sequel della fanfiction "Niente saluti "
Brian continua a pensare a Justin. Senza di lui non è più lo stesso Brian di sempre, Michael gli fa un discorsetto, invitandolo a riprendersi quello che vuole e cioè la persona che ama
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor, Michael Charles Novotny-Bruckner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Justin e Brian fino alla fine insieme'
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Sono passati mesi da quando Justin è partito per New York. Il Babylon è tornato lucente e splendente come prima, come un sogno che non si spegne mai. Un sogno che ora Brian vede in modo diverso, da quando non c’è più Justin lì con lui.

“Brian, non dirmi che anche questa notte ti limiterai a guardare e basta!” disse l’amico Michael andandogli vicino con una birra.

“Guardare non è poi così male.” disse Brian, guardando i ballerini fare la lap dance vestiti di piume bianche lucenti.

“Sì, ma il Brian che conosco io, non guarda e basta!” disse Michael, ammiccando, mettendogli un braccio intorno alle spalle.

Brian prese la birra dalle labbra di Michael e ne ingurgitò una grossa quantità, per trovare la scusa per non rispondere.

“ Amico, sinceramente, sapevo che avresti preso male l’assenza di Justin, ma non credevo così male!” disse Michael sinceramente preoccupato.

Brian lo guardò male. “Il nostro patto era non parlare più di Justin. L’hai appena infranto.”

“ Beh, anche tu hai infranto un patto, ricordi? Il patto era anche: Riprenditi e non crogiolarti durante la sua assenza.”

“Senti, ma non hai altro di meglio da fare che torturarmi? Va a farti un balletto con Ben, va.”
 Michael gli rivolse un sorriso benevolo.

“Ascolta, amico. Se non riesci a stare lontano da lui, non starci, ok?”

“Bravo genio, fosse così facile…”

“Ma lo è, ok? Prendi un aereo e va da lui.”

“E se lo ritrovo a letto con uno e la visita a sorpresa si trasforma in una scazzottata e mi butta fuori a pedate?”

“Prima cosa: dov’è andato a finire il Brian dalla regola d’oro: niente relazioni omogame?” chiese Michael sorpreso.

“ Forse sotto qualche birra.”

“E seconda cosa: Il Brian Kinney che conosco io, non si fa cacciare fuori a pedate! Andiamo, sei Brian Kinney, cazzo!!” lo spronò Michael.

Brian sembrava un po’ perso. “Forse quel Kinney non esiste più.”

Michael non poteva crederci.

“Amico, non puoi dire sul serio.”

“ È così, invece.”

“Se tu stesso non ti riconosci più, come puoi pretendere che lo faccia Justin?”

Brian gli rifilò uno sguardo astioso.

“ Probabilmente Justin si è già scordato chi sono. “

“Gne gne gne. Hai intenzione di finire di piagnucolare e cominciare a fare qualcosa di concreto oltre che piangerti addosso?”

“Tipo cosa?”

“Tipo riprendertelo! Va da lui, prendi un aereo. Tienitelo stretto.”

“E il mio lavoro? “

“Lo perderai comunque se continui a pensare solo a lui e anche lui potrebbe finire come te.” Confessò Michael.

“Ma che cazzo stai dicendo ora?”

Michael capì di aver fatto un passo falso, ora tanto valeva dire tutto.

“Ok, senti, avevo promesso a Justin di non dirti niente, ma penso sia necessario arrivati a questo punto. Ci siamo sentiti al telefono e mi ha confessato che è un brutto momento per i suoi quadri. Disegnare, dipingere, per un artista è un momento di profonda emozione e di intenso sentimento dell’artista, che riesce a lasciarsi andare a tali emozioni, solo se ha la mente totalmente libera di qualsiasi altro pensiero. È una cosa che ti deve occupare totalmente testa e cuore, ma lui non riesce a dedicarsi totalmente ai suoi dipinti. Non riesce neanche a concentrarsi perché…pensa solo a te.”

“A…a me?” chiese Brian, totalmente esterrefatto.

“Esatto. Riesce a dipingere solo se…dipinge te. Ha praticamente la stanza ricoperta di tuoi disegni, ma ovviamente non può esporre solo quelli.” Disse, sarcastico.

Brian pensò che moriva dalla voglia di vedere quei disegni, ma disse invece:

“È uno sciocco.”

“Lo è e forse lo siete entrambi. Come chiamare altrimenti, due che tra amore e lavoro, scelgono di perdere entrambe le cose?” disse sarcastico.

“Fottiti.” Disse Brian, andando via, ma Michael sorrise. Aveva capito di aver fatto centro. Conosceva troppo bene Brian. Era sicuro che ora avrebbe preso il primo volo in partenza per New York.

Infatti era proprio quello che Brian aveva intenzione di fare.

















Note dell'autrice: 

Rieccomi ^^ Tempo fa avevo promesso che sarei tornata con altre storie quando avrei avuto l'ispirazione e ho mantenuto la promessa ^^

Ho cercato il più possibile di mantenere i personaggi IC anche se con una romanticona come me, è molto difficile, ve lo dico xd

Ps il rating potrebbe cambiare, dipende da cosa succede quando si incontrano Jus e Bri :D  
   
 
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