Io
tu
egli
"egli" è
sempre assente;
tutti siete "egli",
dei
perfetti sconosciuti assenti, finché non mi rivolgo a voi
col "tu";
"egli" mi consente
la
solitudine;
la solitudine mi
è permessa da un vuoto
nel linguaggio...
In alto sei
luminosa.
Tu, creata per illuminare il nero cielo
della notte, che senza di te sarebbe un manto pieno di
morte.
Non sei come il sole, non fai male, non mi accechi.
Sei una madre che mi ha guardato crescere, mi hai osservato
trasformarmi e ora
ascolti i miei turbamenti.
Ogni notte, il mio volto segnato dai peccati si alza verso te, lo
illumini
senza esitazioni, perdonandomi di tutto quello che ho fatto, e che
farò.
Sei bella, elegante, misteriosa nel tuo silenzio.
Chissà se solo i miei occhi solo rivolti a te questa sera,
se sono io il tuo
unico pensiero.
Una lieve gelosia .
Non posso provarla, vero? Non posso essere geloso.
No. Ho scelto di non esserlo.
Il mio è un lungo cammino, lo è sempre stato, la
mia cieca fedeltà non si è
fermata solo a te, ma ha continuato per altri, sta continuando, nella
speranza
che un giorno possa tornare ad essere geloso di te.
Osservo cose, persone.
Alcune importanti, che hanno nella mia testa una vaga immagine passata.
Ora stanno cambiando, ora tutto sta cambiando.
Io invece rimango qui ad osservarti, convinto che il mio sia
l’unico modo.
L’unico modo per abbracciarti.
E poi ci sei tu,
meravigliosa,
Che dall’alto del tuo manto scuro rimani quella di sempre,
accettando ogni
cambiamento in questo straccio di mondo, senza proferire parola.
Il mio tormento ti raggiunge?
Quello che io non posso sentire, tu riesci a sentirlo?
So che lo puoi
fare, perché non mi
insegni?
Le mie domande cercano risposta, e io continuerò
quello che ho iniziato.
E’ l’unico modo che mi rimane per raggiungerti e
capire.
Capire perché l’ho fatto.
L’unico modo che permetterà a queste dita, che
sfiorano il gelido vetro
dinnanzi a loro,
di sfiorarti veramente, superando qualsiasi ostacolo.
Anche quello della mia falsa vita.
Quando il mondo non è più abbastanza,
la luna sarà l’unica cosa che vedremo.
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Dedicata.
Prima frase di S.C.
Lo ringrazio infinitamente per avermi dato la possibilità di
utilizzarla.