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Autore: Fonissa    02/11/2015    2 recensioni
qualcosa che non doveva succedere è accaduto. I mondi dei vari libri si incontreranno. E non sarà tutto rose e fiori.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Non parlarono delle lezioni di Difesa contro le Arti Oscure per due settimane, fino a quando una mattina a pozioni Hermione chiese a Harry se ci avesse pensato. E lui ci aveva pensato, e anche molto.

“Mh... non so... -disse- ricordi che è stata quasi tutta fortuna?”

“E' inutile negarlo, tu sei bravo in difesa contro le arti oscure. Sai fare cose che nemmeno gli adulti sanno fare. Viktor lo diceva sempre”

“Ah si? E cos'altro diceva Vicky?” disse Ron con una punta di gelosia.

“Ron, ora non è il momento. Allora Harry, ci stai?”

“Mh...si. Ma solo a voi due...”

“Beh, devi includere anche quei nove...” disse Ron indicando i semidei.

“E poi, non sarebbe giusto secondo me. Tutti quelli che vogliono imparare hanno il diritto di farlo” disse Hermione.

“Si, ma dubito che molte persone sarebbero interessate. Loro mi considerano un pazzo, ricordi?” sbuffò Harry.

“Io invece penso che ci sarebbero molte partecipazioni... senti, il primo fine settimana di ottobre si va a Hogsmade. Che ne dici di dire a tutti quelli interessati di andare li?”

“Perchè fuori scuola?” chiese Ron.

“Non credo che la Umbridge approverebbe ciò che abbiamo in mente”

 

L'orologio ticchettava nella sala comune dei tassorosso, scandendo le dieci di sera, mentre Piper, Hazel e Frank cercavano di finire i compiti, aiutati da Felcy.

“Perchè abbiamo lasciato Divinazione per ultima?! L'effetto della pozione sta finendo!” si lamentò Piper, incrociando le braccia sul tavolo e poggiandoci la testa sopra.

“Non potete prenderne un'altra?” chiese Felcy, ricopiando in bella i suoi appunti.

“Il professor Piton dice che ci farebbe male, tipo vomito o altro..” sbuffò Frank.

“Io non sopporto questa materia. Non è solo difficile, ma anche non veritiera! Molto probabilmente un figlio di Apollo ne sa di più su profezie e altro rispetto a questo libro.” esclamò Hazel, alzando gli occhi al cielo.

“Apollo? E' una divinità, giusto?” chiese Felcy con occhi curiosi.

“Si, dio del sole, delle arti, delle profezie e bravissimo arciere.” le rispose Piper. La strega tassorosso annuì con occhi brillanti.

“Se vuoi chiedere altro, dici pure.” disse Hazel, ricnoscendo quello sguardo.

Felcy sembrò timorosa, ma poi prese un grosso respiro, iniziando a parlare.

“Dove vivono i semidei? E gli dei? Avete incontrato i vostri genitori divini? Come fanno i mortali a non accorgersi di niente? Com'è essere semidei?”

I tre sbatterono gli occhi, scossi da quella raffica di domande. Poi sorrisero, mettendo da parte i libri.

“Allora, questa è la parte più strana. Gli dei, ovviamente, non sono più sul monte Olimpo. Sono sull'Empire State Building, al 600° piano, che può essere visto solo dai semidei.” rispose Piper sussurrando.

“Noi alloggiamo in estate al Campo Mezzosangue per i semidei Greci, al Campo Giove per i semidei Romani. Ma chi vuole può rimanere li per il resto dell'anno, sono i posti più sicuri.” continuò Hazel.

“Abbiamo visto i nostri genitori divini, ma credimi, non sempre è piacevole. E i moratli non si accorgono di niente grazie a una specie di nebbia magica chiamata foschia.” concluse Frank.

“Che io so creare.” aggiunse con fierezza Hazel, ridendo.

Felcy aveva gli occhi pieni di gioia e stupore e ascoltava tutto attentamente.

“Si, ma non avete risposto all'ultima domanda: com'è essere semidei?”

Gli occhi dei tre si federe un po' più tristi, ma cercarono di sorridere.

“Alcune volte sono felice di esserlo. Altre volte vorrei non aver mai ricevuto questo dono. Ognuno di noi cerca di vivere una vita normale, ma non sempre ci si riesce. Quando poi hai sulle spalle delle grossi responsabilità, ti senti come schiacciato. E ci sono momenti in cui non puoi aiutare i tuoi amici, ma solo guardare mentre rischiano...” Piper non riuscì a finire la frase e si coprì la bocca per soffocare un singhiozzo, mentre Hazel l'abbracciava.

Felcy perse la sua espressione allegra, sostituendola con una malinconica.

“Io...credo di dovervi raccontare una cosa...”

Non fu facile per lei parlare di Cedric Diggory. Non avevano frequentato lo stesso anno, ma erano amici. Decise di raccontare tutto dall'inizio, dal loro incontro quando l'aveva aiutata coi compiti di erbologia, fino al labirinto al torneo Tremaghi. Raccontò del Ballo del Ceppo, di Cho, di come non fosse caduto moralmente scegliendo di aiutare Harry e di come si fosse savrificato. Disse che lei credeva a Harry, sapeva ciò che Cedric avrebbe fatto in quella situazione.

Alla fine aveva le guance bagnate e un sorriso amaro.

Hazel, Frank e Piper avrebbero voluto dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma Nico, Leo, Reyna e Jason entrarono all'improvviso nella sala comune dei tassorosso, attirando la loro attenzione.

“Quando vi ho detto il modo per entrare, non mi aspettavo di certo che piombasse qui all'improvviso oltre il coprifuoco.” esclamò Piper. Fortunatamente, gli altri erano già nei loro dormitori.

“Dobbiamo dirvi una cosa importante.” disse Reyna, seriamente.

“E c'era bisogno di quattro persone?” chiese Frank. Jason sospirò.

“Saremmo dovuti venire io e Reyna, ma abbiamo incontrato questi due per la strada.” disse, indicando Leo e Nico.

“Che ci facevate nei corridoi a quest'ora?” chiese Hazel, guardando i due serpeverde come una madre guarderebbe i due figli rientrati con mezz'ora di ritardo.

“Non guardare me, è stata una sua idea e mi ha trascinato!” si difese Nico.

“Però non hai opposto resistenza!” esclamò il figlio di Efesto.

“Ti ho urlato contro!”

“BASTA E ASCOLATE!” sbottò Reyna. Si guardò intorno, e iniziò a raccontare il piano suo, di Hermione e di Annabeth.

“Se ci scoprissero potremmo essere espulsi.” disse Hazel.

“Penso che sia un rischio che bisogna correre.” esclamò Frank, sorridendole.

“Dovete parlarne solo a persone fidate, che lotterebbero con determinazione.” disse Jason.

“Penso di sapere a chi parlarne.” rispose Piper, lanciando un'cchiata a Felcy che era stata lasciata in disparte.

Si dissero il luogo e l'orario dell'incontro, poi gli altri uscirono velocemente, così come erano entrati.

“Ah, voi due -esclamò Reyna a Leo e Nico, prima che si dividessero per andare ognuno al proprio dormitorio- cercate di tenere Malfoy fuori dai nostri piani.”

“Consideralo fatto!” la rassicurò Leo, facendole l'occhiolino. La figlia di Bellona alzò gli occhi al cielo, sbuffando.

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Allooora, ci sono molte cose che devo dirvi:

  1. ogni volta che dico che aggiornerò presto, per cause maggiori mi è impossibile, quindi ora non dirò niente.

  2. Questa non è la vera sconda parte del capitolo, diciamo che è un intermezzo e che la seconda parte arriverà nel prossimo capitolo.

  3. Perdonatemi per il capitolo corto, vi prego.

  4. Purtroppo o per fortuna, nella mia testa c'è tutta una linea della storia con la Leyna e un'amicizia Leo/Nico. Perdonetemi.

  5. Niente, ci vediamo alla prossima!

    Sciao sciao

    -Animalia

  
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