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Autore: manueos85    04/11/2015    1 recensioni
[One Shot prima classificata ex aequo al contest "Sun is Shining"]
Vendetta... Libertà... Due parole indissolubilmente intrecciate ai pensieri di Yu e legate a Mika a filo doppio...
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yūichirō Hyakuya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Over The Sun, I swear

di manueos85

 

 

"Sei proprio sicuro che sia lui, Yu-chan?"

L'espressione di Shinoa era dubbiosa. Glielo si leggeva chiaramente negli occhi. Voleva credermi. Lo voleva veramente. Voleva non dovermi considerare un pazzo visionario, soprattutto non dopo quello che mi aveva raccontato. Non dopo quello che avevo fatto mentre ero sotto l'effetto di quella droga maledetta. Ma, allo stesso tempo, la possibilità di credermi la terrorizzava.

Aveva distolto lo sguardo da me, ma aveva continuato a lisciare una piega invisibile sulla fasciatura attorno al mio braccio come se volesse impedirmi di scappare, come se quel piccolo gesto potesse convincermi a non andare.

"Stiamo parlando di un vampiro, maledizione! Di uno di quei succhiasangue!"

Kimizuki aveva sputato quella parola tra i denti come il peggiore degli insulti. E, se stessimo parlando di un qualsiasi vampiro senza volto e senza nome, avrei anche potuto dargli ragione. Ma il solo fatto che l'avesse detto riferendosi proprio a Mika mi aveva infastidito.

Semplicemente, non poteva essere. Non potevo crederci. Non era così.

Avevo stretto i pugni e preso un profondo respiro. Non potevo colpire Kimizuki. Dovevo accettare i suoi commenti, anche se facevano male, perché non lo aveva detto per ferirmi. Era ancora sconvolto, lo capivo. Avevamo appena rischiato insieme la vita in missione e sapevo che si preoccupava per me, nonostante quel paravento di indifferenza che ostentava.

Perché, ormai, tutto ciò che ognuno aveva eravamo noi, questo sgangherato gruppo di cinque ragazzi messo insieme come per caso da Guren e che niente avevano in comune l'uno con l'altro se non il continuare a vivere dopo aver perso ogni cosa. Eravamo diventati una famiglia, la mia nuova famiglia, e dovevo tenere conto dei loro sentimenti.

"Pensaci bene, Yu. Non voglio doverti vedere davanti alla corte marziale con l'accusa di alto tradimento."

Perfino Mitsuba. Perfino lei mi aveva rivolto quello sguardo tormentato di chi vuole continuare ad avere fiducia in te e starti accanto comunque vadano le cose, mettendo la parte la propria paura per il tuo bene. E mi ero sentito ancora un po' più in colpa.

L'unico a non pronunciare una sola parola era stato Yoichi. Lui capiva come mi sentivo e la mia sete di vendetta perché aveva vissuto lo stesso mio passato. Anche lui aveva dovuto vedere la sua famiglia uccisa per mano di un vampiro senza poter far niente per impedirlo. E adesso, per me, non avrebbe mai detto niente contro Mika, qualunque cosa lui fosse diventato. Quel ragazzo era semplicemente troppo buono.

 

***

Ero scappato, lo ammetto. Avevo bisogno stare un po' da solo e pensare, così mi ero rifugiato sul tetto.

Era sempre stato il mio posto preferito. Da lì potevo vedere l'intera città ai miei piedi e avevo passato ore intere lassù, a fantasticare su quanto sarebbe stato sublime assaporare il gusto dolce della vendetta. Ma, una volta tanto, quel sogno non mi dava alcuna gioia.

Non dopo aver rivisto Mika.

Il cielo nuvoloso sopra di me rifletteva perfettamente il mio umore. Sarei stato felice perfino se si fosse messo a piovere. Non mi sarebbe importato di inzupparmi come un pulcino. Almeno, avrei potuto nascondere le lacrime che avevano preso a scorrere senza che potessi fare niente per trattenerle.

Lacrime di sollievo...

Mika era vivo.

Dopo tutti quegli anni passati a pensare di averlo perduto per sempre... Dopo tutto quel tempo passato a custodire nel cuore il dolore per la sua assenza e la colpa per averlo abbandonato...

Lui c'era ancora.

Certo, era cambiato. Anche lui era cresciuto e maturato, proprio come me. Ma era sempre Mika.

La voce incredula che aveva pronunciato il mio nome era più profonda di quella che ricordavo dalla nostra infanzia, più adulta, ma i suoi occhi erano rimasti gli stessi. Quelle iridi del colore del cielo più limpido erano identiche a quelle che rivedevo ogni notte, popolando i miei sogni dolceamari e i miei incubi insanguinati.

E lacrime di dolore...

Asuramaru era già conficcata a fondo nella sua spalla quando avevo alzato gli occhi a guardare in faccia quel vampiro, pronto ad approfittare del suo momento di debolezza per distruggerlo. Ora lo so. Non sarei mai riuscito a colpirlo se lui non mi avesse riconosciuto per primo e fosse rimasto come paralizzato a guardarmi, incapace anche solo di difendersi dal mio attacco.

Mi ero pietrificato anche io per un tempo infinitesimale quanto eterno, rifiutandomi di credere a quello che i miei occhi vedevano e allo stesso tempo desiderando con tutto il cuore che non si trattasse di un'illusione.

Non era altro che un crudele scherzo del destino. Su un campo di battaglia, ricoperti di sudore e polvere e sangue, eravamo stati messi l'uno davanti all'altro soltanto per scoprire di appartenere a due fazioni opposte, come in una squallida rivisitazione della celebre tragedia che aveva per protagonisti due fratelli al posto di una coppia di innamorati.

La sua carnagione era troppo pallida, troppo nivea e perfetta... E non potevo non rabbrividire d'orrore nel notare quanto fossero lunghi e appuntiti i suoi canini.

 

***

Basta. Devo smetterla di frignare come un moccioso.

Non posso farmi vedere in questo stato miserabile da nessuno. Shinoa mi compatirebbe, come anche Yoichi e Mitsuba. Kimizuki mi considererebbe un debole. Non posso permetterlo. Nel momento in cui verranno a stanarmi dal mio rifugio, dovranno trovarmi forte. Sono un soldato. Lo siamo tutti. Bisogna dimostrare orgoglio e coraggio, come ci aveva insegnato Guren.

Devo rialzare la testa con fierezza e guardare dritto davanti a me.

È un segno del destino.

In questo esatto momento un raggio di sole squarcia le nuvole e in un attimo questo mondo grigio e vuoto è inondato di luce dorata, tanto intensa da accecare. Il suo calore mi accarezza il viso e mi asciuga le lacrime dalle ciglia, come se volesse lenire in questo modo tutto il mio dolore.

È caldo come le mani di Mika.

L'avevo percepito perfettamente nel breve istante in cui mi aveva stretto con forza le braccia, lo stesso calore di quando mi stringeva la mano da ragazzini. Nemmeno quello era cambiato. Le sue dita non possedevano ancora quel gelo di morte capace di raggelare il corpo e l'anima.

C'è speranza. Mika può ancora essere salvato.

Lui è ancora imprigionato in quel mondo infernale da cui ero riuscito a scappare proprio grazie al suo sacrificio, ma io non sono più lo stesso marmocchio terrorizzato di allora. Ora sono capace di affrontare la paura. Non scapperò più accecato da lacrime di disperazione, troppo terrorizzato perfino per voltarmi indietro. Da quella tragica notte di sangue ho imparato come difendere me stesso e la mia famiglia.

Mika ne fa ancora parte. Nonostante ciò che è stato costretto a diventare.

Finalmente il mio percorso è chiaro. La vendetta può aspettare. Non me ne dimenticherò, perché Ferid Bathory si dovrà pentire amaramente di quello che ci ha fatto e gli farò provare la stessa nostra disperazione. Ma prima voglio regalare a Mika quello che avevamo sognato insieme nei giorni di prigionia nella città sotterranea e adesso il sapore di quella parola sulla lingua è perfino più allettante. Nei nostri ingenui sogni infantili, aveva significato poche semplici cose: prati, aria aperta, sole, la nostra famiglia con Akane e gli altri bambini dell'orfanotrofio Hyakuya. Adesso, non avrà altro significato se non l'unico possibile, quello più completo.

Anche Mika avrà la sua libertà.

"Hai deciso." Shinoa formula quella frase, ben sapendo di non star ponendo una domanda, ma facendo un'affermazione.

Forte di quella nuova risoluzione, sorrido nell'alzare il viso verso il sole che aveva ripreso a splendere con tutta la sua forza, verso quel sole che ormai mi ricorda Mika in ogni cosa. Dorato come i suoi capelli biondi e caldo come il suo carattere. Luminoso come il suo sorriso e fermo come la sua determinazione. Così assurdamente bello da guardare senza rimanere accecati da tanto fulgore.

Mika, fratello mio, se anche tu stai guardando questo stesso sole, io te lo giuro, ti salverò.





Angolino dell'autrice:
Se siete arrivati a leggere fin qui... Grazie!
Spero che questa ff vi sia piaciuta e di essere riuscita a rendere al meglio quelli che potevano essere i pensieri di Yu per il suo caro Mika in un momento tanto delicato.
Se vorrete lasciare una recensione, anche una piccola piccola, per farmi sapere cosa ne pensate, vi sarò grata!
Un abbraccio
manueos85

  
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