Ashton Irwin, il figlio dell'imprenditore.
Ashton Irwin, il ragazzo ricco.
Ashton Irwin, il ragazzo con la famiglia perfetta.
Questo è ciò che tutti pensano su di me, tanto che vengo additato come snob, ricco, probabilmente anche stronzo da persone che non conoscono altro che il mio nome. A scuola metà ragazze vogliono essermi amiche solo perchè sono ricco, mentre i ragazzi mi evitano come la peste, chiamandomi 'pazzo', 'strano', 'emo'. Solo perchè preferisco la solitudine e preferisco non parlare non vuol dire che io sia pazzo. Odio la mia vita. Potrebbe sembrare che io sia uno di quei figli di papà che si lamentano perchè i genitori non gli hanno comprato il nuovo telefono uscito tre ore fa, ma non è così. Sono una persona tendenzialmente triste, trovo consolazione solo sul mio unico amico, Calum, e nella musica, ma dipende dai momenti. Mio padre mi rimprovera per questo, dice che vivo nelle cuffiete nelle orecchie, ma voglio che il rumore della musica superi il rumore dei miei pensieri. Anche adesso, sdraiato nel mio letto con le cuffie nelle orecchie, posso immagginarmi mio padre scuotere la testa e sospirare. Mi stringo nel maglione rosso, quasi a volermi nascondere, e lascio che le note di I miss you dei Blink-182 mi risuonino nelle orecchie. Forse ho bisogno solo di essere salvato, ma chi salverebbe mai un disastro come me.