Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Geist    12/11/2015    2 recensioni
una piccola creepypasta invntata da me.
La storia che leggerai sarà in prima persona, ciò vorrà dire che sei tu il protagonista.
Recensite..Ciao
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ti senti bene?
Sembra che ti sei scolato bottiglie di alcol, ma sai che non è così.
Allora perchè ti senti così strano?

Le undici di sera stanno già passando e tu non riesci a prendere sonno, così vai a fumarti una sigaretta in giardino.
Tutto quello che puoi fare ora è fissare le stelle, quando ad un tratto ti pare di vedere una figura nascosta dietro un albero che ti spia.
Cerchi di socchiudere gli occhi per vedere meglio, ma non appena sbatti le palpebre, vedi per un secondo tutto sfocato.
Ti pare di vederci ancora dopo esserti strofinato gli occhi, così ti rimetti a guardare l'albero dove vi era l'individuo, ma lui non c'è.

Tutto ciò che hai visto pare impossibile, insomma: vivi in una casa isolata in montagna e non hai mai visto nessuno passegiare da quelle parti.
Sarà stata la tua immaginazione.
Meglio rientrare, fuori fa freddo.
Decidi di prepararti per andare a dormire, prenderai sonno stando sdraiato forse.

Ti dirigi verso la camera da letto quando ad un tratto.
*PUM PUM PUM*

Qualcuno ti sta bussando alla porta, prima osserva dalla finestra.
Lui, quell'individuo è lì sotto nell'ombra ad osservarti.
Resti immobile, sei terrorizzato, ma non puoi fare a meno di guardare.

Ora la persona fuori si avvicina alla luce di una lanterna che hai messo li fuori.
Non credi ai tuoi occhi. Una ragazzina.
Ti guarda con un sorriso che ti pare sforzato.

Vedi di nuovo tutto sfocato, ti ristrofini gli occhi e....
Accidenti, lei non c'è più.

Decidi di andare a controllare, ma apri la porta di entrata molto lentamente,devi essere prudente.

Guardi giù per un attimo, un libricino rosso è sotto il tuo naso.
Ovviamente lo prendi e torni dentro.

Quello che hai raccolto sembrerebbe un diario, forse è il diario di quella ragazzina, leggere è l'unica soluzione.

28 settembre 2000
Così gentile, troppo gentile.
Quell'uomo mi ha ospitato in casa sua.
Era un uomo calvo, molto chiaro di pelle e ha due magnifici occhi grigi.
Per anni sono rimasta ad abitare con lui, ma è strano. Non sapevo chi ero e da dove venivo.
Affianco a lui queste domande non me le posi più, perchè ero sicura.
Diventammo tanto intimi poi, lui era un uomo 40enne e ridevamo spesso: per esempio lo chiamavo spesso
Slenderman.

Lui rideva, perchè sapeva di essere molto snello e non riusciva mai a prendere chili.


La storia comincia ad interessarti, sai che non faresti bene a leggere il diario segreto di una ragazzina, ma delle foto dentro ti fanno capire che la casa in cui è stata ospitata è quella dove abiti ora.
Arrivi alla fine del libretto.

04 Febbraio 2001
La casa andò in fiamme io e lui stavamo dormendo, quando ci svegliammo.
Guardammo il fuoco sotto di noi, poi ci guardammo negli occhi stringendoci le mani.
Sapevo che non mi avrebbe mai lasciata.
Il suo spirito purtoppo vaga per le foreste di questa montagna alla mia ricerca, mentre io sono libera.
Sono un'anima, lui un fantasma che ha perso una persona a cui voleva bene.
L'ho visto con molti altri bambini e poi li ha uccisi per la disperazione di non trovare mai nessuno
che lo farà ridere come me.
Slenderman sarà sempre nel mio cuore.


Non capisci molto bene ciò che ha scritto.
Se la casa era andata in fiamme, perchè l'hai trovata intera? Non ha senso.
Sono diventate le mezzanotte e mezza del 28 settembre.

*PUM PUM PUM*
Apri la porta, davanti a te vi è una ragazzina bruna.
La ospiti a casa.

Non sei molto sveglio.
Sai che non uscirai vivo da quella casa adesso.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Geist