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Autore: UNBrOkEN_Story    14/11/2015    3 recensioni
L'amore è quel sentimento struggente che ti permette di vivere. Siamo nati dall'amore e viviamo per amare. L'amore ti distrugge,ti rovina la vita ma ti da' una ragione per vivere.
"Perché Rob?"
"Perché ti amo. Ti amo e tu non lo vedi,non lo capisci. L'ho fatto per te."
"Mi hai lasciato affrontare tutto da sola ed ora mi dici che mi ami?"
"Kristen,tu non hai nemmeno idea di..."
"Di cosa? E' possibile che dobbiamo sempre finire a questo punto?"
"Pensa a quando mi sposerai."
Mi volto e lo scruto. Un leggero sorriso contorna il suo viso.
"Non stiamo insieme e parli di matrimonio? Sei fuori di testa?"
"Mi sposeresti comunque..."
Abbasso la testa.
"O no Kristen?"
"No..."
"No cosa?"
"Lo sai."
"Non mi sposeresti?"
"Lo farei mille volte."
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!

Innanzitutto vi ringrazio anche solo per essere arrivati qui e aver deciso,in qualche modo,di leggere la mia fan fiction.
Kristen,ragazza americana e Robert,tipico ragazzo inglese sono i protagonisti della storia. Non mi voglio soffermare su di loro però,li scoprirete pian piano con l’avanzare dei capitoli. Quello che li caratterizza è l’amore l’uno per l’altra. Un sentimento che va oltre ogni altro,è quasi un bisogno fisico e mentale. Perché loro,indipendentemente da tutto,riescono sempre-in qualche modo-a ricominciare. Ad amarsi come se fosse il primo giorno. Anche se stanno lontani e hanno ricominciato in maniera totalmente diversa.
Vi consiglio di leggere i capitoli mentre ascoltate la canzone consigliata all’inizio del capitolo.
Dopo questa piccola premessa,spero che il capitolo vi piaccia e di sentirvi nelle recensioni.
Vi auguro una buona lettura,
G.
 

STAY.

 

1.

 
Te Olvidarè-Cali Y El Dande
 
Pov’s Kristen.
 
Continuo a guardare l’orologio. È passato solo un minuto dall’ultima volta che l’ho fatto. Mi giro ed osservo la parte opposta del letto. È vuota,bianca e perfettamente in ordine. Non dovrebbe essere così. Lui dovrebbe essere qui. Me l’aveva promesso.
 
2 dicembre 2014.
“Rob … Robert non andare via,ti prego!”
“Lasciami Kristen.”
Continuo a cercare i suoi pozzi blu che generalmente mi guardano in maniera dolce ma non stavolta. Adesso i suoi occhi sono due palle di vetro. Puro ghiaccio.

“Perché?”
“Che?”
“Perché mi stai facendo questo Rob?”

Non risponde. Si limita a svuotare il suo armadio e riempire la sua valigia.
“è meglio così.”
“L’hai deciso tu?”
“Kristen non fare cazzate,okay?”
“Che cazzo stai dicendo?”
“Ti amo ma è meglio così.”
Quello che segue è solo la porta del piano di sotto che sbatte in maniera violenta.

Non avrebbe dovuto farlo,non avrebbe dovuto lasciarmi da sola. Me lo aveva promesso. Non avrebbe dovuto lasciarmi con la colpa. Non avrebbe dovuto lasciarmi con tutto questo.
 
13 novembre 2015.
 
È circa mezz’ora che continuo ad ascoltare la stessa canzone. L’ho sentita per sbaglio,il video mi è apparso tra i consigliati su YouTube. Non so perché l’ho aperto,ho solo seguito il mio istinto.
‘Y de repente te das cuenta de que todo ha terminado,
de verdad?’

 
Sono un’autolesionista del cazzo ad ascoltare questa roba.
‘No he podido yo sacarte de mi mente,yo no quiero perderte.
Harè lo necesario para olvidarte,
aunque me toque cambiar.
Y no se nunca màs,
lo que fui ya no me importa igual no volveras.
Harè lo necesario para no pensarte,
la vida pasa y tu igual.
Y aunque voy a llorar,
poco a poco entenderè que nunca volveras.’
 
Sto male. Non riesco a smettere di pensare a lui,nonostante tutto. Continuo ad ascoltare canzoni che mi fanno soffrire ed è una cosa che faccio volontariamente. Il dolore è c
iò che mi ricorda noi. Quello che eravamo. La nostra parte perfetta.
Probabilmente nessuno sarà mai in grado di capire quello che provo. La gente è abituata a sminuire i sentimenti,specialmente se si tratta di quelli degli altri. Il nostro però non era un amore normale. Quando andavo in giro e vedevo le coppie passeggiare non le invidiavo. Non lo facevo perché sapevo che io avevo il meglio che una donna potesse desiderare. La nostra era pura dipendenza l’uno dell’altro. Non credo si possa spiegare un sentimento così immensamente profondo a parole. Era ciò che avevo sempre desiderato,anzi di più. Quello a cui sarei dovuta essere preparata è che ogni cosa bella alla fine ci fa stare male. L’amore funziona così.
Il mio cellulare vibra e mi permette di tornare alla realtà in meno di un secondo
.


‘Ciao madrina bella,vieni stasera al solito pub? Non voglio stare da sola tutto il tempo con gli amici di papà. Ci incontriamo tutti alle nove,ti aspetto.’

Sorrido,Marlowe è la bambina più dolce che esista.

‘Ci vediamo lì tesoro.’

In realtà non ho molta voglia di uscire,il che non è una novità,ma devo dato che non vedo la mia nipotina da un bel po’.
                                  °°°°°°°°°°
 Entro nel pub alla ricerca di Marlowe e la trovo quasi immediatamente seduta al capo di uno di quei tavoli rettangoli tipici inglesi. Proprio mentre le sto andando incontro sorridendo,mi fermo e sento le lacrime immediate impossessarsi dei miei occhi,indecise se scendere o mano.
“Papà,è arrivata madrina!”
Marlowe scende dalla sedia e mi corre incontro,mentre io cerco di scrutare lo sguardo di Tom alla ricerca di una spiegazione,anche minima. Tiene la bocca leggermente aperta,sembra quasi sorpreso. Ed è proprio in quel momento che il mio cuore si rompe nuovamente in mille pezzi. Lui si volta a guardarmi;ha la mascella contratta- il che non è un buon segno- e,posso giurare,di aver visto il suo sguardo passare dalla felicità al ghiaccio. Ancora,per la seconda volta. Ma che diavolo gli ho fatto?
“Thomas..vieni con me un attimo.”
La sua voce. L’avevo quasi dimenticata … non so come sia possibile ma l’avevo quasi scordata. Sto tremando,non riuscirò a reggere questa situazione per molto. Riesco a sentire il suo profumo,è sempre lo stesso. Quel misto di sigaretta e freschezza che mi ha sempre fatto impazzire. Chiudo gli occhi e poi...poi il vuoto.

 
Pov’s Robert.
 
“Papà,madrina è svenuta!”
Mi volto e vedo gli occhi di Marlowe riempirsi di lacrime. Osservo il mio migliore amico correre all’interno del locale e lo seguo. Non so esattamente il perché. Poi la vedo,davvero dopo tanto tempo. Indossa una gonna rossa-troppo corta-e un top a fiori;i capelli sono legati in una specie di chignon e il trucco è praticamente inesistente sul suo viso. I suoi occhi sono chiusi e me ne dispiace un po’,avrei tanto voluto vedere il colore delle sue iridi che,tuttavia,non riesco a scordare.
“Tom,torno a casa.”
Non mi risponde ma lo conosco talmente bene da capire che l’abbassare lo sguardo per un secondo è il suo segno di disapprovazione.
“Perché?”
Mi fermo e non mi muovo per un po’. La voce di Marlowe mi rimbomba nelle orecchie e mi porta alla mente troppi ricordi,troppe domande a cui non ho mai saputo dare una risposta. In fondo non c’è una motivazione nella vita,non sempre almeno. Quindi Marlowe,ti prego,non chiedermi il perché della mia scelta.    

 
   
 
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