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Autore: Flame Ettard    15/11/2015    0 recensioni
[Zero Escape]
[Contesto: 9 Hours 9 Persons 9 Doors] [SPOILER SUL TRUE END]
"Ma la morte, la morte lui la teneva tra le mani, e aveva quell’odore.
L’odore di manine bruciate."
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Hold your breath, here comes the turn
this is where we all get burnt."

(Set it Off - Swan Song)


 
BURNT HANDS
 


L'amaro odore di bruciato impregnava l'aria, e faceva lacrimare gli occhi, quasi non si respirava
Voleva tossire, e Aoi avrebbe tossito, se non stesse singhiozzando.

La polvere che aveva respirato gli creava un groppo in gola, assieme alle lacrime che stava trattenendo.
Il ragazzino dai capelli argentati continuava a singhiozzare, singhiozzi rochi e a intermittenza, di chi giá aveva urlato di dolore fino a sgolarsi, e di chi giá aveva pianto fino a esaurire tutte le lacrime.

Perchè era capitato a loro? Perchè? Perchè era capitato a lei?
Aoi Kurashiki strinse forte al petto il corpo morto della sorella.

Corpo... Sorella...
Per quanto uno li guardasse, non sembravano nè una, nè l'altra cosa.
Quello che stringeva era un fantoccio nero e malconcio, fragile e face da spezzare come carta nera accartocciata dal fuoco, come foglie secche bruciate.
-Aoi...-
La voce di un altro ragazzo alle sue spalle stava cercando di richiamare la sua attenzione, assieme a quella di un uomo sulla quarantina che gli aveva urlato una cosa come "Ohi! Ragazzino!"
Aoi, per tutta risposta, non diede loro alcun credito, e strinse piú forte e vicino quel cadavere rinsecchito.
-Akane...-
La voce del ragazzo era flebile e rotta dal pianto.
-Akane, loro...loro la pagheranno...te lo giuro...- tiró su col naso, stringendo gli occhi mentre nuove lacrime sgorgavano, lasciandogli una scia sul volto appena annerito dai resti di fuliggine.
Ormai era nei suoi polmoni, nel suo naso, nei suoi occhi, non sentiva nemmeno piú il bisogno di tossire.
-Non gliela lasceró passare liscia...-
-Aoi, dobbiamo sbrigarci, o Hongou...!-
Vaffanculo, Light. Vaffanculo tu e il tuo linguaggio delle foglie di merda.
 Speranza. Fede. Amore. Fortuna.
Cazzate. Cazzate. Tutte cazzate!
Nessuno stupido quadrifoglio era riuscito a tenere in vita sua sorella.
Aoi fece per riaprir bocca. Non voleva rispondere al ragazzo cieco, voleva rassicurare Akane, ancora una volta. Voleva dirle che era tutto okay e che sarebbero usciti da lí assieme.
Voleva vedere la sua sorellina annuire, con le labbra tremanti e gli occhi pieni di lacrime, dargli la mano.
E voleva vedere il sorriso della minore una volta usciti di lí, un sorriso sincero, e sollevato, e voleva abbracciarla ancora e sentire il suo calore, il calore di lei che ricambiava il suo abbraccio.
Ma questo... Questo ormai non er piú possibile.
Il corpo di Akane era caldo sí, ma era il calore piú freddo che Aoi avesse mai potuto provare sulla pelle.
Forse era tutto un equivoco. Forse sua sorella stava bene. Vero? Magari era lui che aveva la mente annebbiata, in quel momento.
Magari non era appena stata bruciata viva in un inceneritore.
Si. Magari... Magari ora, se l'avesse guardata, avrebbe rivisto il suo sorriso...
Aoi, con esitazione allontanó appena la sorella da sè, per guardarla, per cercare il suo viso.
Duró un secondo.
Spalancó gli occhi e riabbracció la sorella a sè, coi sudori freddi che gli colavano per la fronte.

Cos'era. Cos'era.
Non c'era piú niente di simile a un volto umano lí. Era... Era...
Il ragazzo cercó di cancellare quella raccapricciante visione dalla sua mentre, mentre i suoi arti, e poi tutto il suo corpo, cominciarono a tremare.
Gli parve che Light e Seven gli stessero dicendo qualcosa, ma lui non riuscí a sentirli.
Loro non capiscono, Akane. Non capiscono.
Okay. Okay Aoi, stai calmo. Prendile la mano. Sei il suo fratello maggiore. Devi rassicurarla. Dirle che è tutto a posto.
Con le mani tremanti piú che mai e la gola secca, l'albino cercó disperatamente le mani della sorella.
Le mani.
Strinse qualcosa che pareva comunque l'estremitá del braccio.
Il cuore di Aoi si strinse ancora. Non c'era niente di simile a una mano, lá.
-Gaaaah...!-
Un ultimo suono roco dalla sua gola, e poi sfrecció veloce, verso l'uscita, e gli altri due lo seguirono.
Aveva la vista completamente annebbiata dalle lacrime, ma Seven prontamente si mise a capofila di quella corsa verso la libertá, guidandoli.
Il ragazzo non lasció nemmeno per un secondo il corpo della sorellina, mentre si allotanavano da quella stanza che puzzava di bruciato e morte.
Ma la morte, la morte lui la teneva tra le mani, e aveva quell’odore.
L’odore di manine bruciate.
   
 
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