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Autore: Butterflix2002    17/11/2015    1 recensioni
"Il suo sguardo era dolcissimo.
Mi stupisco del fatto che tra tutte le persone di questo mondo, lui abbia scelto me.
Abbia scelto il mio Amore.
Era davvero inspiegabile."
One-Shot DaphnexThoren
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero preoccupata. E molto agitata.
Non riuscivo più a smettere di pensarci.
Erano le 22:35 e Thoren non era ancora tornato qui a palazzo.
E non mi aveva dato alcuna notizia.
“Chissà che sta facendo … Starà bene?”
Ho pensato di tutto, davvero.
Facevo avanti e indietro per la mia stanza.
Mia sorella Bloom era da Stella, classico pigiama-party.
I miei genitori invece avevano un po’ di faccende da sbrigare per il Regno. Stavolta da una parte, ero stata anche fortunata. Oggi era il mio giorno libero. Niente Doveri Reali. Ma se avessi saputo che mio marito non si sarebbe fatto vedere, avrei aiutato Domino in qualche modo.
Pazienza.
Ho pensato che in realtà non mi amasse. Ma no.
Non potevo permettermi di immaginarlo.
Non so come mi sia saltato in mente.
Si vede che ero davvero disperata.
Non potrei mai credere che il nostro matrimonio sia stato tutto solo una finzione.
Tutti quei baci, quelle carezze …
Tutte le giornate passate a leggere insieme libri in biblioteca …
Tutte le volte in cui abbiamo combattuto fianco a fianco per salvare l’intera Dimensione Magica …
Tutti i nostri balli …
Tutte le canzoni che mi fanno pensare a lui …
Tutto quell’Amore …
Era inimmaginabile pensare che non avesse mai posseduto l’”A” maiuscola.
Mi sono seduta sul letto e ho cercato di spiegarmi il ritardo in un altro modo.
Forse suo cugino Sky lo aveva invitato da lui ma non era riuscito ad avvisarmi …
Forse l’addestramento di oggi è durato più del previsto …
Forse hanno incontrato qualche nuovo nemico che stavano tutt’ora affrontando …
Ma per confermare queste ipotesi non sapevo davvero come fare …
Sono scesa di sotto, nella mia nuova cucina privata.
La sua cena era ancora lì, ma si era raffreddata.
L’ho riscaldata con un incantesimo che mi ha insegnato mia sorella.
Beh sì …. Forse era stato un gesto inutile. Ma così mi sono sentita più vicina a lui.
Mi sono messa a sedere, e ho iniziato a fissare quel vitello tonnato … Poi ho chiuso gli occhi. Speravo che così facendo l’avrei rivisto davanti a me dopo averli riaperti, ma niente.
Che sciocca che sono … Ma credo che anche la sciocchezza sia un effetto dell’Amore.
Non ricordavo che questa vita terrena fosse così difficile … Ma in compenso, ti dà tante soddisfazioni. Anche se quella sera avrei voluto soltanto  riaverlo qui con me, e magari abbracciarlo. Avrei voluto nient’altro che lui.
Ho acceso il mio cellulare. Quello che mi ha regalato Tecna.
Qualche messaggio finalmente! Entusiasta, ma anche un po’ preoccupata, li ho subito aperti, sperando che me li avesse mandati Thoren. Ma non li aveva scritti lui.
Era solo Stella che aveva condiviso nel gruppo le sue ultime creazioni ultra fashion. Ho chiuso subito e ho rimesso il cellulare nelle tasche.
Ho appoggiato la testa sulla mia mano destra che era sul tavolo, e con la sinistra giocavo coi miei capelli, come faceva Thoren quando stavamo a fissarci senza dire nulla.
In quel momento ho sorriso senza motivo. Era la prima volta oggi che mi capitava.
Mi sono alzata e mi sono affacciata alla finestra, con il disperato bisogno di cercarlo. Non l’ho visto arrivare.
Mi sono rimessa a sedere.
Finalmente mi venne un’idea.
Forse, se mi fossi messa a leggere, il tempo sarebbe passato più velocemente, no?
Era un’ottima idea.
Sono corsa di sopra, verso la mia stanza. Beh, “corsa” per modo di dire … Con quei tacchi era quasi impossibile anche solo camminare.
Dall’armadio mi sono presa un libro di Federica Bosco. “Tutto quello che siamo”.
Davvero stupendo.
Sono uscita dal palazzo per andare a leggerlo … Volevo un’altra atmosfera.
E soprattutto volevo vederlo arrivare.  
Così mi sono appoggiata sul bordo della fontana.
E ho iniziato.
“L'amore è una complicata acrobazia, è insicurezza costante, è dubbio, è compromesso.”
(Tutto quello che siamo - F. Bosco)
Già. È esattamente così.
E quel libro era esattamente perfetto per me. Non sono riuscita più a staccarmene. Era troppo coinvolgente. Ne ho letti tanti di libri … E questo è proprio uno dei migliori.
La mia sorellina Bloom ama i libri che narrano di bellissime fate.
Io, invece, amo quelli che narrano di quella bellissima cosa che è l’Amore.
E mentre continuavo a leggere, qualcuno posò le sue mani sulle mie spalle.
Non potevo crederci.
Mi sono girata.
Era Thoren.
Era l’amore della mia vita con quel suo magnifico e ineguagliabile sorriso.
Con la sua classica divisa e con una chitarra, fatto che inizialmente non mi sono spiegata.
Ho sorriso, stupita.
Si è seduto di fianco a me.
Io non sapevo che dire.
-Scusa per il ritardo, Daphne. Perdonami. Sono stato impegnato per farti sentire questo. Non sarò granché, già lo so e mi dispiace. Ma spero che apprezzerai comunque.-
E ha iniziato a cantare e a suonare la mia canzone preferita:
“Il regalo più grande”, Tiziano Ferro.
Sentivo il cuore esplodermi.
“Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché 
Di notte chi la guarda possa pensare a te 
Per ricordarti che il mio amore è importante 
Che non importa ciò che dice la gente”

-Thoren, sei tu il regalo mio più grande-
Sono riuscita a dire solo questo.
Troppa emozione.
E l’ho baciato.
L’ho stretto affianco a me.
Lui ha ricambiato.
Appassionatamente, direi.
Avevamo gli occhi aperti.
Ci guardavamo.
Era un’emozione indescrivibile, misteriosa ma magnifica.
La testa mi girava tantissimo …
Poi una folata di vento ci scompigliò i capelli. E per il freddo si avvicinammo ancora di più.
Mi sembrava davvero di volare …
Dio, quanto lo amo.
Dopo un po’, ha allontanato le sue labbra.
“E mi abbracciò di slancio. Senza che quell'abbraccio c'entrasse niente, ma nello stesso tempo come se fosse tutto.”
(Tutto quello che siamo - F. Bosco)
Poi ha riavvicinato le sue labbra accompagnandole con un altro abbraccio.
E quelle labbra erano semplicemente perfette.
Non ho mai baciato nessuno prima di Thoren, ma da quello che leggo, so per certo che i suoi baci sono molto più sensazionali dei soliti parametri di bellezza.
E ho fatto una follia.
Mi sono buttata su di lui e ci siamo bagnati un po’ tutti.
Ma sembrava proprio che ci fossimo solo noi e nient’altro.
Il suo sguardo era dolcissimo.
Mi stupisco del fatto che tra tutte le persone di questo mondo, lui abbia scelto me.
Abbia scelto il mio Amore.
Era davvero inspiegabile.
Oggi lo amo più di prima.
Dopo quei baci interminabili e meravigliosi, ci siamo rialzati.
Eravamo mano nella mano.
La Luna brillava più che mai.
Mi ha citato il libro.
“Sei bella, intelligente e piena di talento, cos’altro c’è che non so di te?”
E sono stata al gioco.
“Non sai quanto ti amo.”
Sapevo cosa mi avrebbe risposto.
“Sì, quello lo so”
(Tutto quello che siamo - F. Bosco)
Mi brillavano gli occhi. Un altro bellissimo effetto dell’Amore.
Subito dopo, ho iniziato a piangere dalla gioia …
Sono così felice con lui. Così tanto che non mi sembra vero.
Lui ha sorriso.
Era un sorriso vero, sincero. Era ancora più bello di quelli di prima.
Mi ha asciugato le lacrime con la sua mano, e mi ha abbracciata nuovamente.
Si è staccato dopo non molto. Voleva i miei occhi.
-Ti amo, Daphne.-
“-Anch’io ti amo- risposi senza capire più niente, con l’unica certezza che fosse proprio il non capirci più niente a definire l’amore.”
(Tutto quello che siamo - F. Bosco)
“Ti dedicherò 
Il regalo mio più grande” 
   
 
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