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Autore: Shan_live_to_run    17/11/2015    0 recensioni
A Natale si cerca la tranquillità, l'allegria, l'amore di una famiglia e dimenticarsi di tutti i problemi per qualche giorno, ma i desideri più profondi, quelli che cerchi di nascondere, non vanno mai in vacanza e ti bussano alla porta quando meno te lo aspetti...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: è la prima storia a tema Frerard che scrivo quindi spero siate clementi :3 sono solo i pensieri malati di una fan alle prime armi, spero apprezzerete. Xo

 

 

 

 

19 dicembre, New Jersey.

Finito il concerto si erano tutti intrattenuti qualche ora in un locale per festeggiare la fine del tour e la ben riuscita di quell'ennesimo viaggio poi, stanchi ma felici, avevano fatto tutti ritorno all'albergo verso l'una di notte dove Frank doveva ancora finire di preparare le sue cose per partire la mattina dopo.
Dopo l'ultima data voleva solo tornare a casa il prima possibile per godersi le feste natalizie con la sua famiglia senza altri pensieri per la testa. Senza QUEL pensiero per la testa che se ne stava lì fisso durante ogni tour.

Entrando tutti insieme nell'albergo, non senza fare un certo rumore visti gli animi allegri fomentati anche dal bicchiere di troppo che si erano concessi, nessuno si accorse realmente della persona che stava un un angolo appartato della hall.

Frank entrò in camera e si chiuse la porta alle spalle, appoggiandovisi contro per sostenersi dopo un momento di vertigine, non era  proprio ubriaco ma sicuramente gli risultava abbastanza difficile contare quante dita avesse nelle mani.
Barcollò verso il letto su cui si buttò affondando la faccia nel cuscino, dopotutto avrebbe potuto finire domani mattina di preparare la roba, si disse; così messo quasi non si accorse che qualcuno aveva bussato alla porta, credette di esserselo immaginato quando sentì bussare una seconda volta e prima che potesse arrivare alla porta a vedere chi fosse avevano bussato ancora.
Abbastanza spazientito a quel punto cominciò a minacciare chiunque gli stesse rompendo a quel modo a quell'ora di notte -Spero che chiunque tu sia abbia un motivo più che valido per rompermi le palle a quest'ora! Perché se no giuro che…- ma le parole gli morirono in gola quando aprì la porta e vide chi stava alla sua porta.

Si sforzò di dominare tutte le emozioni che sentiva dentro e di togliersi l'espressione beota dalla faccia dove gli si dipinse un sorrisino quasi beffardo -ma bene, chi abbiamo qui… A cosa devo questo onore?- Gerard, che ancora teneva lo sguardo puntato in basso, alzò gli occhi per guardarlo sempre tenendosi con una mani appoggiata allo stipite della porta, non ci voleva un genio a capire che era ubriaco anche lui e pure più di Frank.
Gerard lo guardò per un attimo smarrito, come se non sapesse cosa dire o perché fosse lì, poi abbassò gli occhi di nuovo e farfuglió qualcosa di vagente comprensibile - io.. Sai, è natale e pensavo che.. Come Stai Frankie?- disse enfatizzando l'ultima parte della frase e poggiando una mano sulla guancia di Frank; ma lui si ritirò da quel contatto, quante volte gli era mancato quel contatto ma sarebbe bastato quello a farlo crollare e l'ultima cosa che voleva in quel momento era crollare davanti a Gerard mostrandogli le sue debolezze che persistevano nel tempo.
- Gerarad non mi toccare. Sei ubriaco, vattene- e fece per chiudere la porta ma l'altro lo fermò -NO!- disse alzando anche la voce - no ti prego..- ripeté quasi in un sussurro - ho qualcosa per te, io vorrei che..- 
-Cosa vorresti Gee?! Eh? Cosa?? Sai quante cose ho voluto io in tutti questi anni?? Eppure eccoci qui, adesso, entrambe ubriachi a fare una vita di merda! Sai cosa? Non mi importa quello che tu vuoi! Vaffanculo! Soffri come ho fatto io!- e dopo avergli urlato in faccia quello sfogo, incurante della tarda ora, chiuse la porta sbattendola.

Si era ripromesso di non crollare e non lo aveva fatto ma non aveva potuto impedire alla rabbia di sfogarsi. Si appoggiò con la schiena alla porta e scivolò seduto a terra con la testa tra le ginocchia sperando che tutti i ricordi che stavano affollando la sua mente sparissero.
Fu allora che lo sentì.

"I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need"

La voce incerta, chissà se per la quantità di alcool che aveva in corpo e non gli permetteva di essere lucido

'I don't care about the presents underneath the Christmas tree"

Singhiozzi trattenuti…

"I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true"

.. Che alla fine vennero liberati

"Baby all I want for Christmas is you"

Frank sentì le lacrime calde bagnargli le guance, perché stupido stava piangendo?! Non poteva dargliela vinta in quel modo, non dopo tutto quello che gli aveva fatto! 
Però sentiva i leggeri singhiozzi di Gerard dall'altra parte della porta in sincrono con le sue lacrime, lo sapeva: i loro cuori pativano le stesse pene, un doppio filo li legava indissolubilmente in un modo che forse nemmeno loro avevano capito davvero.

Aprì la porta. Gerard era seduto per terra e si teneva la testa tra le mani, scosso dai leggeri singhiozzi , quando si accorse che Frank era davanti a lui si alzò in piedi e per un lungo momento si fissarono negli occhi che entrambe avevano colmi di lacrime.
Come una boccata di ossigeno dopo troppo tempo in apnea apnea così arrivò il bacio di Gerard sulla bocca di Frank, quasi violento come tutto il male che si erano fatti e passionale come il sentimento che sentivano bruciare dentro! L'altro non ci dovette nemmeno pensare perché il suo corpo reagiva da sé: si attaccò a Gerard stringendogli i fianchi in un abbraccio soffocante e si lasció spingere dentro la camera.
Quando si staccarono Gerard si appoggiò con la fronte a quella di Frank che era immobile, trattenuto da quella forza invisibile che sempre gli aveva impedito di staccarsi dall'unico amore della sua vita. Quegli occhi verdi incatenati ai suoi lo bloccavano più delle braccia che lo tenevano spinto contro il muro.

Avevano il respiro corto perché in quel momento il bisogno di sentire le labbra bollenti dell'amante sulla propria bocca era maggiore del bisogno di aria, Gerard si spostò delicatamente verso il collo di Frank con tutta l'intenzione di godersi ogni centimetro di quella pelle pallida che tanto gli era mancata
-Gee- 
La voce di Frank era quasi ridotta a un ansito, Gerard si bloccò per fissarlo con una leggera sorpresa quando l'altro lo strinse più forte tirandolo a sé tanto che le loro bocche quasi si sfioravano, e lo fece soltanto per bearsi di quella visione che ora non era più solo un sogno ma era realmente davanti a lui; aveva lo sguardo illuminato di una luce di speranza, di amore e Gerard si rese conto di come quella fosse l'unica cosa che avrebbe voluto vedere fino alla fine dei propri giorni. Come aveva potuto causare tanto male a un essere così perfetto?
-Frankie-
-mmm?-
- Ti amo come mai ho amato e mai potrò amare qualcuno nella mia vita perché la mia vita inizia e finisce solo con te-
-Lo sai che non mai amato altri che te- e intanto altre calde lacrime cominciavano a scendere, cariche di troppe emozioni.

Non avrebbe mai più voluto vedere pioggia dal cielo nei suoi occhi, non a causa sua.
Gerard lo baciò dolcemente per poi prenderlo in braccio e portarlo fino al letto.

Quella notte si sarebbero appartenuti in ogni modo possibile, avrebbero nuovamente sigillato l'unione delle loro anime che sapevano bene non essersi mai separate dalla prima volta che i loro sguardi si erano incrociati.

   
 
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