Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: LatazzadiTea    18/11/2015    10 recensioni
Una serata speciale in cui Maya rincontra il suo amatissimo donatore di rose, dopo l'ultimo, spiacevole confronto avvenuto fra i due, nel volume 49.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La telefonata era arrivata alla Daito nel primo pomeriggio, per presentare entrambi i cast e promuovere l'evento, si era pensato ad una presentazione e ad un ricevimento in un famoso Hotel di Tokyo, l'Emerald. I due spettacoli presentativi si sarebbero svolti da li a poco, e le emittenti televisive e le testate giornalistiche più importanti, avevano il compito di rendere l'evento, ancor più d'impatto fra l'opinione pubblica.

 Le due compagnie erano al completo,  sia quella di Onodera e quella di Kuronuma si erano già presentate nella grande sala dei ricevimenti dell'Hotel. C'erano tutti, compresa Ayumi Himekawa, come sempre bellissima e accompagnata dall'uomo con cui spesso si era fatta vedere in quel periodo. Un noto fotografo straniero, Peter Hamil che aveva curato un suo servizio fotografico e da cui non si separava mai.

Ormai, i pettegolezzi sulla loro relazione avevano fatto il giro del paese e sembrava proprio che Ayumi, stesse cercando di avvalorare quella storia mettendo ben in mostra e davanti a tutti, la loro relazione. Maya invece, come sempre era sola, anche seYu nonostante tutto, fosse tornato ad essere gentile con lei alle prove, nella vita di tutti i giorni, sembrava evitarla. Ancora non sapeva perché dopo quel terribile incidente, il giovane la trattasse con tanta freddezza, aveva cercato di capire, ma alla fine aveva desistito dal chiedere spiegazioni.

L'unica cosa a cui riusciva a pensare era Masumi Hayami.

Non poteva fare a meno di essere preoccupata per lui, di chiedersi come avrebbe potuto scoprire la verità sulle ragioni che lo avevano spinto a trattarla in quel modo orribile. Nonostante tutto, continuava ad avere fiducia in lui, presto lo avrebbe rivisto, finalmente si sarebbe rivelato a lei come il suo amato donatore di rose. Maya aveva indossato lo stesso abito che Masumi le aveva regalato la sera della crociera, lo aveva fatto, sperando di vederlo fra le centinaia di persone in quella sala, in modo che lui potesse capire che i sentimenti che l'avevano spinta fra le sue braccia quella splendida alba sulla nave, non erano cambiati.

Non si era resa conto degli sguardi d'ammirazione su di lei, persa com'era nei suoi pensieri, quell'abito metteva davvero in mostra le sue forme, che ormai appartenevano ad una donna

. “La stanno guardando tutti, è bellissima stasera ragazzina! ” La voce calma e misurata di Masumi la fece trasalire, i loro sguardi si incontrarono appena mentre lui si allontanava per salutare gli altri invitati sentì il cuore stringersi.

Bevve tutto di un fiato il suo bicchiere di champagne, mentre una mano maschile le prendeva il braccio e la trascinava sulla pista da ballo.

“Lasciati andare non è la prima volta che balliamo...” le disse.

“Ci guardano tutti!” esordì stupita da tanto coraggio.

“Forse, anche se credo che ora, ci sia solo tu al centro dell'attenzione generale ” le rispose.

“Non mi dica che si annoia anche stasera” lo punzecchiò.

“No, affatto e nemmeno quella sera, che fra l'altro è stata una delle più belle della mia vita... la compagnia di tutte queste persone non vale, e non varrà mai quanto la tua Maya, sappilo! ” replicò, mentre il ballo finiva.

Maya finse indifferenza mentre si allontanava da lui, ma il suo piccolo cuore batteva più forte che mai. Masumi aveva ballato con altre ospiti, intelligentemente voleva evitare pettegolezzi. Anche Yu l'aveva invitata a ballare, era stranamente taciturno, aveva fissato Masumi e lei tutta la sera, ma poi al colmo della sopportazione, l'aveva portata al centro della sala per poterle parlare, anche se a stento riusciva a trattenersi.

“È irritante come sempre non trovi?” le chiese.

“Non ci faccio più caso ormai... non dovresti badare a lui, tanto il Sig.Hayami non cambierà mai!” gli rispose, indagandone lo sguardo.

“Sul serio, non badi a lui? Non si direbbe dal modo in cui lo guardi” sbottò Il giovane.

“Yu, cosa ti prende, cosa vorresti insinuare non capisco...” balbettò.

“Perché pensi che stia insinuando qualcosa? Chissà, forse quel vigliacco ti ha fatto gli occhi dolci per accaparrarsi i diritti della Dea scarlatta, e tu ci sei cascata come sciocca! ” ribatté.

Il ragazzo l'aveva stretta più forte a se, facendole notare che era diventato più alto e virile, anche lui aveva perso tutti quei tratti tipici dell'adolescenza, si era fatto un uomo. Abbassò lo sguardo e non fece resistenza, si lasciò guidare cercando la forza di non fuggire.

Cosi era così evidente? Come poteva aver visto lui, potevano aver visto altri? Era possibile, l'improvviso cambiamento del giovane era dovuto proprio a quello? Yu, aveva solo intuito o forse, quel giorno al porto aveva visto qualcosa?

“Non è così, ti sbagli! Non ho nessun interesse per quell'uomo e poi, sta per sposarsi!” gli rispose con convinzione.

La musica era finita, tutti si fermarono e partì un applauso, dopo di che, la festa continuò. Era ovvio che quella conversazione avrebbe avuto un seguito ed era proprio quello a preoccuparla. Anche se avesse provato a spiegare a Yu la situazione, e avesse rivelato al giovane la verità su Masumi avrebbe risolto qualcosa? Oppure, avrebbe peggiorato la situazione dando motivo al giovane di credere che Masumi, avesse di proposito vestito i panni dell'ammiratore segreto per raggiungere il suo scopo, cosa doveva fare?

Maya era corsa in bagno, aveva avuto paura, lo sguardo di Yu era sempre stato dolce, era sempre stato un ragazzo buono e gentile, eppure quella sera, aveva visto in lui una rabbia e un ostilità tali da spaventarla. Era colpa sua era stata lei, con la sua indecisione a ridurlo così?

Aveva cercato Masumi fra la folla d'invitati, non ne poteva più di tutto quel rumore, era lusingata dai complimenti e dagli auguri di tutti, ma allo stesso tempo, ne era frastornata. Le ragazze la raggiunsero in bagno per sistemarsi il trucco, erano previste altre foto prima di congedarsi e quando si guardò allo specchio, vide solo tristezza nei suoi occhi.

Lui era lì ad un passo da lei, si comportava come sempre, come se mai nulla fosse successo fra loro. La sua vicinanza la faceva sentire felice ma al contempo, ne soffriva. Cercava una via d'uscita, ma non poteva lasciare il party prima degli altri senza una buona scusa, ne senza, il permesso del Sig.Kuronuma. Doveva mettere da parte le emozioni, doveva indossare una maschera, per il bene di tutti.

“Maya vieni?” le domandò Rei.

“Sì, solo un momento...” le rispose, cercando di trovare il coraggio di tornare in quella sala e di sorridere ancora.

Maya lo incontrò nel corridoio e non ebbe il tempo di reagire quando la portò via, rifugiandosi all'interno di uno sgabuzzino per gli attrezzi. Non aveva ancora ben realizzato di trovarsi in uno spazio così piccolo e chiuso con lui e fra le sue, grandi braccia.

“Hayami-san...” gli sussurrò.

“No, non dire niente, ho solo bisogno di stringerti ancora fra le mie braccia... ne ho bisogno o rischio di impazzire!” ammise.

Maya ricambio quell'abbraccio con tutta la sua forza e non disse nulla, in quel momento, non riusciva più a capire se fosse tutto reale o un sogno dal quale non avrebbe voluto svegliarsi.

“Hai messo il vestito che ti ho regalato” momorò.

“Sì, speravo che capisse!” disse, sforzandosi di non farsi sopraffare dall'emozione.

“Sei così generosa, hai continuato ad avere fiducia in me, nonostante il mio imperdonabile comportamento” le rispose.

“Non so perché si sia comportato così, ma sappia che avrò sempre fiducia in lei, sempre.”- disse dopo essersi goduta col cuore gonfio di felicità, il calore del suo abbraccio.

“Ti spiegherò, lo giuro e lo farò presto!” aggiunse Masumi.

Qualcuno lo chiamò dal corridoio, entrambi trasalirono. Si sentirono in pericolo e Maya, prima che lui uscisse dalla piccola stanza, quasi senza rendersene conto lo baciò. Una scintilla che fece incendiare i sensi di entrambe.

Si fermò stupito di se stesso e del significato di quel gesto così naturale per lei, e quando per un istante, s'incantò a guardare il suo viso, notò che Maya era arrossita. I  suoi grandi occhi castani lo guardavano spalancati e sorpresi, ma sopratutto dolcissimi.

“Hayami-san...” farfugliò, mentre al pensiero di quell'ennesimo distacco gli occhi le si riempivano di lacrime.

“Presto! Lo giuro sul mio onore, ragazzina!” mentre le diceva quelle parole la baciò appassionatamente sua volta, stringendola a se più forte di quanto avesse mai fatto.

Quello che dicevano i loro sguardi era più eloquente di mille parole, come non aveva bisogno di parole, il sorriso che le fece prima di uscire.

Masumi si lasciò Maya alle spalle, al sicuro dalla cattiveria e dall'invidia del mondo e tornò alla festa.

“Maya ma dov'eri finita... ti abbiamo cercato dappertutto!” la rimproverò Rey.

“Scusami è solo che, non mi sono sentita molto bene” rispose, ancora scossa da quell'appassionato e sensuale bacio.

“Vieni torniamo alla festa” le disse Rey.

“Si!” rispose lei, felice come non lo era da tanto tempo.

 
   
 
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