Stelle perse e lontane nel viola
Scendono ombre e spettri gentili
Si schiudono tombe, nel profondo del niente
Nubi grigie e lontane nell’azzurro più scuro
Il sole affoga tra gli alberi
Echi di melodie dalle foreste più fitte
Spiriti della terra e aghi di pino bruciati
Scende la notte e la legna arde con luce soffusa,
La strada s’illumina, tra lucciole e sentieri sperduti tra il folto
Abitanti di terre senza ancora un nome
Stelle perse nel crepuscolo