Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Dietrich    28/02/2009    6 recensioni
Fanfic ispirata al manga Kuroshitsuji. E' un monologo dello shinigami Greil Sutcliffe, incentrato sulla sua sregolata e perversa passione per il demone maggiordomo Sebastian. Si colloca ipoteticamente dopo la sesta puntata dell’anime. I personaggi non sono miei, ma della sensei Toboso Yana.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il tramonto che intravedo fuori dalla finestra è terribilmente arancione. Troppo arancione.
Questo sole che scende dietro il Tamigi non è minimamente paragonabile agli affascinanti tramonti che vedevo dalle finestre di villa Phantomhive o dalla casa della mia Madame Red.
Quel sole era rosso, caldo, affascinante; questo invece è freddo e insignificante.
Ma forse, se tu fossi qui con me, Sebastian, anche un sole arancione potrebbe scaldarmi il cuore e bruciarmi l’anima.
Quest’alto e scuro palazzo dove ora sono rinchiuso si trova nella periferia di Londra, anonimo e sconosciuto. Normale, dopotutto, perché noi shinigami dovremmo agire nell’ombra, senza farci scoprire dagli umani, secondo le regole prestabilite che tanto piacciono a Willy.
Ah, Willy…tu si che un tempo mi hai scaldato il cuore! Ora invece, con le tue noiose ramanzine e la tua orrenda decisione di sequestrarmi la falce, mi deprimi sempre più.
Ma forse ai miei occhi Willy non è più quello di una volta poiché ho incontrato te, mio bellissimo Sebastian.
Mi sto annoiando. Vorrei tanto non aver dovuto uccidere Madame Red. Lei mi faceva divertire, mi dilettava vedere quanta rabbia e furia metteva nell’uccidere quelle inutili donne. E poi, tutto quel sangue a macchiarle le mani! Era inebriante stare al suo fianco. Ma anche lei ha finito con il deludermi.
Sebastian, anche il tuo sangue è rosso, anche se umano non lo sarai mai. E questo mi attrae ancora di più verso te, come una falena verso la luce assassina.
Chissà quando questa stupida reclusione finirà, quando potrò di nuovo uscire all’aria aperta, satura nell’umidità londinese. Quando il momento arriverà, sarò forse già stato ucciso dalla noia o dilaniato dalla mia passione insoddisfatta?
Ho bisogno di vedere del sangue rosso scorrere copioso. Il mio non mi basta più.
Ho bisogno dei tuoi occhi rossi, Sebastian, del tuo odio che li illumina. Ormai il loro ricordo non mi soddisfa più.
La giacca, di questo bellissimo rosso scarlatto, che è qui con me è ancora calda dell’odore di Madame Red. Mi piaceva il suo profumo, miscuglio di rose rosse, fragole e ciliegie. Mi piaceva rubarglielo di nascosto e spruzzarlo sulla mia pelle. Mi faceva sentire ancora più femminile e… bella.
Ricordo ancora la tua faccia piena di disapprovazione, Sebastian, quando, durante la mia permanenza alla villa, hai sentito questo strano e dolce odore su di me. Il tuo viso disgustato mi ha eccitato da morire.
Mai, a villa Phantomhive, mi sono annoiato. Quegli sciocchi servi erano così buffi nelle loro vite mortali e quel bambino sempre triste e imbronciato mi faceva una tenerezza infinita.
L’unica cosa che mi dava gioia e dolore allo stesso tempo erano i tuoi sguardi scarlatti, Sebastian, quando ignoravi me e ti prostravi al cospetto di quell’inutile e semplice mortale.
Mi giro, stufo di questo tramonto odioso, e osservo ciò che mi circonda. Questa stanza è così spoglia e brutta! Un letto, una scrivania e uno specchio. Che senso ha specchiarmi e rendermi presentabile se poi non posso uscire da qui e far vedere a tutti la mia bellezza carminia? Willy ha detto che stanno discutendo della mia sorte. Che barbosi che sono coloro che fanno le nostre leggi. Mi stendo, stanco di rimuginare, sul letto.
Questo letto, così ampio, è abbastanza largo per due persone…
Dannazione!
Ho tentato per tutto questo tempo di non pensarti, di non ricordarti, di non guardare la giacca rossa di Madame che giace accanto a me, imbrattata del tuo sangue! Per distrarmi, ho anche chiuso gli occhi, per riposare, ma tutto ciò che vedo non è il buio delle mie palpebre, sono i tuoi occhi di fuoco!
Ti desidero, Sebastian! Ti voglio qui, vicino a me, che tu lo voglia o no!
Voglio le tue mani su di me, il tuo viso vicino al mio, il tuo corpo a toccare il mio, le tue labbra a incantare le mie.
Voglio essere posseduto da te, voglio sentire come mi dilani, come violi la mia carne, fino a farmi sanguinare.
Voglio i tuoi occhi di nuovo su di me, colmi di passione, mentre combattiamo di nuovo, per la vita e per la morte.
Voglio sentire il tuo sangue scorrere dentro di me, fuori di me, sulle mie mani, sul mio viso, dentro la mia bocca.
Voglio squarciare la tua carne così pallida, troppo pallida, e farne uscire fuori la tua essenza vitale, che è come ambra per me.
Voglio ucciderti nel più bello dei modi: amandoti e facendomi amare da te. Donandomi a te e prendendoti con la forza. Leccando il tuo sangue fino all’ultima goccia.
Quando morirai, sarai bellissimo, così seducente in tutto quel rosso che si espanderà sotto e su di te. Il mio letto sarà il teatro di questo spettacolo strabiliante. Godrò della tua vita fino all’ultimo, fino a quando non sarai freddo e inutilizzabile dentro di me.
Bussano alla porta. È Willy, viene a portarmi via. Dice che la punizione sarà adeguata al peccato commesso.
Ciò che dice non ha senso. Che peccato ho mai commesso io? Ho semplicemente aiutato un umano a ucciderne altri e poi ho fatto fuori anche quest’ultimo. Non è questo che fanno gli shinigami? Sono solo invidiosi della mia bellissima falce modernizzata. Sciocchi boriosi.
L’unico peccato che ho mai commesso è stato quello di averti conosciuto, Sebastian, e di aver permesso che i tuoi occhi scarlatti se ne andassero via da me così facilmente.
"Potete farmi quello che volete" dico tranquillo a Willy. Mi guarda stupito, come se avessi ammesso quelle colpe di cui non mi ritengo affatto responsabile. Gli sorrido, ammiccando.
Il tuo giovane signore non vivrà per sempre, Sebastian, anche se hai promesso che starai al suo fianco fino alla fine.
Presto sarò libero. Pronto a diventare tuo schiavo. Sempre pazzo di passione per te, Sebastian.
"Ho tutta l’eternità davanti a me per tornare" sussurro a me stesso e a tutti coloro che possono sentirmi.
Ho tutta l’eternità davanti a me per tornare da te, Sebastian. Abbiamo tutta l’eternità davanti a noi per amarci e ucciderci, Sebastian.
Ti amo, diabolico demone dagli occhi rossi come il sangue. Presto il fuoco della mia passione ti divorerà e ti ucciderà.
Con un’ultima risata liberatoria e acuta, mi avvio felice verso il futuro, verso qualsiasi cosa mi attenderà.
Aspettami, Sebastian.

THE END
   
 
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